{"id":22169,"date":"2010-07-21T16:54:17","date_gmt":"2010-07-21T16:54:17","guid":{"rendered":""},"modified":"2010-07-23T07:40:43","modified_gmt":"2010-07-23T07:40:43","slug":"arles-andata-e-ritorno-nostalgico","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/arles-andata-e-ritorno-nostalgico\/","title":{"rendered":"Arles, andata e ritorno (nostalgico)"},"content":{"rendered":"
Argentiero con il sindaco di Arles<\/span><\/div>\n
Vacanze francesi – <\/strong>Anche quest'anno, il sesto consecutivo, l'Archivio Fotografico Italiano è andato (e tornato) ad Arles per partecipare ai Rencontres de la Photographie, un festival internazionale dove l'associazione castellanzese (di sede, ma di vedute e confini ben più ampi) rappresenta con orgoglio la fotografia italiana. Claudio Argentiero ci racconta la loro esperienza, il riscontro con il pubblico e con la città, l'immersione totale nel mondo della fotografia.<\/p>\n
Com'è andata la vostra sesta trasferta ad Arles?<\/strong><\/p>\n
<\/strong>"Benissimo ed ogni anno constatiamo che va sempre meglio. Quest'anno l'amministrazione ci ha concesso uno spazio davvero d'eccezione, di fronte a Place du Forum<\/strong>, zona centralissima di passaggio. Una posizione che tanti altri espositori ci hanno invidiato e che il comune di Arles ci ha offerto in virtù della collaborazione che da anni abbiamo maturato con loro, anche in relazione al nostro ruolo di mediatori nel gemellaggio Arles-Vercelli. A differenza di altre realtà che si autofinanziano uno spazio all'interno del festival, noi siamo ospiti in terra francese".<\/p>\n
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Argentiero con Lanfranco Colombo ad Arels<\/span><\/div>\n
Insomma, vi è stata riservata un'attenzione particolare?<\/strong><\/div>\n
<\/strong>"In effetti sì, ma che è appunto frutto di un rapporto di stima e collaborazione cresciuto e maturato nel tempo. L'Assessore alla Cultura e il Sindaco ci hanno tenuto a presenziare al vernissage, cosa che qui in Italia non sempre avviene. Bisogna poi considerare che tra le poche presenze italiane ai Rencontres noi siamo gli unici a presentarci come Archivio". <\/div>\n
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Vista la privilegiata posizione centrale avrete avuto molta affluenza…<\/strong> <\/div>\n
"Moltissima e in maniera continuata. Certo, lo spazio concessoci ci ha aiutato molto: due vetrine intere, grande visibilità da ogni direzione, anche grazie alla grafica esterna e all'allestimento da noi curato nei minimi dettagli. Molto apprezzata la mostra di immagini vintage di Giacomelli.<\/strong> La maggiore soddisfazione è che davvero la nostra sala è diventata un punto di riferimento per gli appassionati. E nello spazio fuori si susseguivano dibattiti e confronti sulla fotografia, accompagnati da del buon caffè italiano. Inoltre per quattro giorni abbiamo avuto come ospite d'eccezione Lanfranco Colombo<\/strong> <\/p>\n
La Galleria con la mostra dell'AFI<\/span><\/div>\n
(appartenenti alla sua collezione privata le fotografie esposte di Giacomelli e quelle della moglie Giuliana Traverso, ndr). In molti sono passati a salutarlo, a stringergli la mano e ci sono stati anche alcuni incontri abbastanza commuoventi". <\/p><\/div>\n
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C'è stata occasione di stabilire nuovi contatti?<\/strong> <\/div>\n
"Sì, nel nostro spazio abbiamo visionato lavori stupendi di autori europei, molti dei quali provenienti da importanti scuole di fotografia e da gallerie private,individuandone alcuni che vorremmo presentare in Italia in occasione del nostro Festival Europeo, sempre più rivolto ai talenti che generano ricerche d'autore, di alto livello. Inoltre non è detto che saremo ad Arles anche a maggio, durante il Festival Fotografico Europeo di Nudo<\/strong>, con una mostra di più autori. L'idea ci stuzzica e <\/p>\n
Immagine della mostra ad Arles<\/span><\/div>\n
i contatti sono avviati". <\/p><\/div>\n
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Un'opinione invece sul Festival…<\/strong> <\/div>\n
"Come diciamo sempre, per noi Arles è un rigenerante. Hai possibilità di aggiornarti su cosa sia la fotografia nel resto del mondo: le nuove ricerche, le tematiche affrontate, gli autori storici e quelli emergenti. In definitiva, Arles lascia sempre un segno, vuoi per le mostre, vuoi per l'ambiente e il clima culturale che si avverte, vuoi per il senso di libertà che si respira…e la malinconia quando riparti è forte." <\/div>\n
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Pensate già alla prossima edizione?<\/strong> <\/div>\n
"Certo, il nostro posto è già prenotato". <\/div>\n<\/div>\n<\/div>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"
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Arles, andata e ritorno (nostalgico) - ArteVarese.com<\/title>\n\n\n\n\n\n\n\n\n\n\n\n\n\t\n\t\n\t\n\n\n\n\t\n\t\n\t\n