{"id":22253,"date":"2010-08-02T07:37:52","date_gmt":"2010-08-02T07:37:52","guid":{"rendered":""},"modified":"2010-08-06T07:54:24","modified_gmt":"2010-08-06T07:54:24","slug":"andr-villers-festa-di-compleanno-in-laguna","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/andr-villers-festa-di-compleanno-in-laguna\/","title":{"rendered":"Andr\u00e9 Villers, festa di compleanno in Laguna"},"content":{"rendered":"
Il maestro a San Marco<\/strong> – Varese ha avuto la fortuna di conoscerlo, di ammirare i suoi scatti come una lunga pellicola cinematografica che ripercorre le personalità del XX secolo. 120 immagini in bianco e nero, volti e sguardi che hanno fatto e segnato le vicende culturali del mondo negli ultimi decenni. André Villers<\/strong>, grazie ad Arte Communications<\/strong>, Fabbrica Arte<\/strong> e Musea<\/strong>, ha la fortuna di festeggiare l'importante traguardo degli 80 anni nel fascino della città lagunare più famosa al mondo. E i festeggiamenti non potevano che essere all'insegna della sua arte, della sua amata fotografia. La mostra 'La prospective du ventre'<\/strong>, ospitata negli spazi di Fondaco dell'Arte di Venezia<\/strong>, rimane aperta al pubblico fino a metà ottobre.<\/p>\n Dal 1953 una nuova vita<\/strong> – "Il titolo della mostra prende spunto dal fatto che Villers fotografava con un apparecchio Rolleiflex che per inquadrare si tiene davanti al ventre. La 'Prospettiva del ventre'<\/strong> diviene così una sorta di architettura nell'occhio del fotografo e nello spazio del soggetto dove geometrie e sentimenti possono incontrarsi. Possiamo definire le foto di Villers le ultime opere dell'arte fotografica prima dell'era digitale e guardarle come capolavori di capacità artistica e sapienza tecnica. Lo stesso vale per le sue elaborazioni: l'immaginario prodotto dalla serie di opere fotografiche offre una summa delle arti del XX secolo e una<\/p>\n miriade di suggestioni pronte a essere carpite dai nuovi media che, pur disponendo della velocità delle tecnologie, faticano a liberarsi dal dato freddo delle possibilità per entrare in rapporto caldo con l'esistenza dei soggetti rappresentati", spiegano i curatori della mostra.<\/p>\n Gli inizi<\/strong> – Un incontro fatidico nel '53 con Pablo Picasso<\/strong> che segna deifinitivamente la strada del giovane André: "Bisogna che facciamo qualcosa noi due. Io ritaglierò dei piccoli personaggi e tu scatterai delle foto. Con il sole darai rilievo alle ombre, ti toccherà fare migliaia di scatti". Col tempo il suo percorso si amplia e intraprende diverse strade, partendo dagli insegnamenti e dal modello del maestro. "Picasso è stato il detonatore, se così posso dire. Quello che m'interessa è cambiare le facce e le cose in modo che il mio sguardo intervenga di più sulla materia. Taglio i negativi, ci sputo sopra e li passo nell'ingranditore cospargendoli di zucchero o di sale, secondo i giorni, secondo l'umore", ha dichiarato Villers in merito alle sue fotoelaborazioni. Sulla strada della vita e della fotografia, in un continuo e stimolante intreccio, il francese incontra anche i volti di Prévert, Cocteau, César, Hartung, Leo Ferré, Brassai, Doisneau, <\/p>\n Ionesco, Aragon e Butor.<\/p>\n Una cornice degna di nota <\/strong>– L'atmosfera veneziana è già di per sè un mondo magico, fatto di profili e sagome avvolte nella nebbia o illuminate e luccicanti al sole. Il luogo, il Fondaco dell'Arte, in cui trova spazio la mostra dedicata al maestro francese è storico edificio veneziano sorto tra la fine del '500 e gli inizi del '600. Venezia, città legata storicamente al commercio, ereditò dal mondo arabo la tipologia architettonica del fondaco e la trasferì in laguna affinché i mercanti potessero soggiornare e usarne gli spazi come magazzino. Il tipico impianto strutturale, dato da ampi spazi senza pareti divisorie, ne rivela la destinazione. Un testimone della storia veneziana, direttamente affacciato sul Canal Grande, nelle vicinanze di Palazzo Grassi, impreziosito dai grandi lucernai sul tetto dai quali filtra la luce naturale e le colonne marmoree che sorreggono antiche capriate in legno.<\/p>\n L'esposizione è arricchita da ALBUM VILLERS<\/strong>, edito da TraRariTipi<\/strong>, un volume d'arte che raccoglie per la prima volta in modo esaustivo sia l'opera fotografica che quella artistica di questo straordinario personaggio e artista tuttora attivo in Provenza. La monografia è stat ideata da Debora Ferrari<\/strong> e Luca Traini<\/strong> in collaborazione con lo stesso Villers, riporta pagine critiche, biografiche, scritti dell'artista e circa 150 immagini tra i ritratti, le fotoelaborazioni e i découpages del maestro.<\/p>\n 'LA PERSPECTIVE DU VENTRE' Dettaglio del manifesto della mostra Il maestro a San Marco – Varese ha avuto la fortuna di conoscerlo, di ammirare i suoi scatti come una lunga pellicola cinematografica che ripercorre le personalità del XX secolo. 120 immagini in bianco e nero, volti e sguardi che hanno fatto e segnato le vicende culturali del mondo negli […]<\/p>\n","protected":false},"author":1,"featured_media":22254,"comment_status":"closed","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"footnotes":""},"categories":[65,12,42],"tags":[],"yoast_head":"\n
André Villers photographe et artiste_photographer and artist ritratti da Picasso a Fellini, fotoelaborazioni e découpages<\/strong>
Fino al 17 ottobre 2010
Fondaco dell'Arte di Venezia
San Marco 3415
Eventi speciali: curatori in mostra, visite guidate, conferenze portatili e degustazioni
27 agosto h 18 | 24 settembre h 17 | 8 ottobre h 17
Orari: tutti i giorni dalle 11 alle 19
info@artecommunications.com
www.artecommunications.com
www.musea.it<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"