{"id":22387,"date":"2010-08-25T10:13:16","date_gmt":"2010-08-25T10:13:16","guid":{"rendered":""},"modified":"2010-08-27T07:25:54","modified_gmt":"2010-08-27T07:25:54","slug":"gruppo-cccz-ora-si-guarda-ad-arcumeggia","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/gruppo-cccz-ora-si-guarda-ad-arcumeggia\/","title":{"rendered":"Gruppo CCCZ, ora si guarda ad Arcumeggia"},"content":{"rendered":"
Impasti di esperienze<\/strong> – Lo studio immerso nel verde, una struttura essenziale che ben illumina e accoglie la moltitudine di opere scultoree, di piccole e grandi dimensioni, bozzetti e fusioni, che negli anni sono nate dall'impegnato e coinvolto animo creativo di Ignazio Campagna<\/strong>. Di origini sicule, a Viggiù l'artista giunge giovanissimo e fin da subito rimane colpito da quell'atmosfera artistica dal sapore di antiche tradizioni che il paese trasmette. Ammira la strada del padre, cavatore di tufo, iniziando lo studio e la sperimentazione con differenti materiali plastici, guidato dagli insegnamenti delle maestranze locali quali Virginio Gussoni e Antonio Danzi. Il percorso formativo prosegue nelle aule del Liceo Artistico Frattini, ancora oggi frequentate da Campagna come docente di discipline plastiche; la passione lo accompagna poi all'Accademia di Brera dove approfondisce la conoscenza dell'arte scultorea sotto la guida di Marchese.<\/p>\n Maestri illustri <\/strong>– Campagna ricorda con piacere i personaggi che hanno in qualche maniera smussato e segnato il suo percorso artistico. Partendo da Vittorio Tavernari<\/strong> le cui frequentazioni risalgono alla fine degli anni Settanta – inizio anni Ottanta; Ettore Cedraschi<\/strong> nel cui laboratorio in via Pellegrino Rossi a Milano il giovane ha perfezionato lo studio dell'anatomia e infine Francesco Somaini<\/strong> con cui ha collaborato dal 1995 al 1998.<\/p>\n Stimoli e confronti<\/strong> – La strada dell'arte e ancor più quella della scultura è costellata di sacrifici e difficoltà, di scelte importanti e continue modifiche di rotta. Un cambio di ruolo, da allievo a docente, permette a Ignazio Campagna di trovarsi sempre all'interno del gioco creativo, di proseguire un dialogo inatteso e inaspettato. La voglia di conoscere nuove dimensioni ha portato l'artista ad indagare diversi materiali: le ultime opere <\/p>\n sono realizzate infatti in Rhodoid<\/strong>, un materiale plastico di origine vegetale e biodegradabile, la cui lavorazione, molto simile a quella del marmo, avviene per abrasione e attraverso l'uso di frese (a freddo e non a caldo come richiesto dal marmo). Viene fornito dalla Mazzucchelli, storica azienda di Castiglione Olona che utilizza questo materiale in vasta quantità per la produzione di occhiali e altri oggetti. In questi blocchi compatti di vario colore sono racchiuse le ultime creazioni di Campagna, alcune stanno già fuoriuscendo, altre sono ancora immaginazione.<\/p>\n Uno sguardo ad Arcumeggia <\/strong>– Amici, colleghi, artisti, pittori, scultori, attivi dal 1994, Ignazio Campagna, Massimo Conconi, Emilio Corti e Marco Zanzottera, il gruppo CCCZ<\/strong>. Tornano dopo una serie di mostre, a dialogare attraverso diverse forme artistiche, e nel contempo a guardare e valorizzare il territorio varesino. Da sabato 18 settembre<\/strong> saranno protagonisti di una doppia mostra alla Sangalleria e alla Bottega del Pittore di Arcumeggia<\/strong>. Il borgo con i suoi dipinti è diventato motivo di ispirazione per nuove opere, in particolare Campagna ha concentrato l'attenzione sull'opera di Montanari San Martino<\/em> e il povero e Il trionfo di Gea<\/em> (Le donne di Arcumeggia<\/em>) di Monachesi. Una piccola terracotta e la relativa fusione sono state ispirate dal primo dipinto, una luna in rhodoid dal secondo. "Mi ha molto affascinato l'opera di Monachesi nel quale coesistono <\/p>\n dettagli spigolosi e linee sinuose e morbide – spiega Ignazio – mi piacciono molto queste figure femminili che ricordano in qualche modo le mie forme dei primi anni, ancorate ad un linguaggio figurativo, che nel tempo ho abbandonato per una linea molto geometrica". <\/p>\n Il canto dell'acqua<\/strong> – Il nuotatore, il mare, l'acqua, la dolcezza delle onde, sono elementi che ritornano molto spesso nelle opere di Ignazio Campagna. Sono soggetti costanti raccontati in pittura, scultura e attraverso le tecniche grafiche, in una produzione che trasversalmente percorre l'intera carriera dell'artista.<\/p>\n Campagna al MAP<\/strong> – 'Elena<\/em><\/strong>, figura mitica e sempre ambita, continua a suggerirci linee equilibrate e dinamiche', come scrive l'autore, è l'opera con cui lo scultore ha partecipato alla collettiva dei Liberi Artisti della Provincia di Varese ospitata al MAP <\/strong>di Castiglione Olona nei mesi scorsi. Un'opera per lgnazio che ha segnato l'inizio di una nuova rotta verso l'utilizzo del rhodoid, con cui intende dar forma ad altri pezzi nei prossimi mesi. Una bella soddisfazione per lo scultore, data la decisione del MAP di inserire Elena <\/em>nella collezione permanente. <\/p>\n www.campagnaignazio.it<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":" L'artista nel suo studio Impasti di esperienze – Lo studio immerso nel verde, una struttura essenziale che ben illumina e accoglie la moltitudine di opere scultoree, di piccole e grandi dimensioni, bozzetti e fusioni, che negli anni sono nate dall'impegnato e coinvolto animo creativo di Ignazio Campagna. Di origini sicule, a Viggiù l'artista giunge giovanissimo […]<\/p>\n","protected":false},"author":1,"featured_media":22388,"comment_status":"closed","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"footnotes":""},"categories":[65,230,46,17,49],"tags":[],"yoast_head":"\n
marmo di Candoglia, 2006<\/span><\/div>\n