{"id":22393,"date":"2010-08-26T08:51:53","date_gmt":"2010-08-26T08:51:53","guid":{"rendered":""},"modified":"2010-08-27T07:26:25","modified_gmt":"2010-08-27T07:26:25","slug":"prima-dell-obelisco-la-gloria-alata","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/prima-dell-obelisco-la-gloria-alata\/","title":{"rendered":"Prima dell’obelisco: la Gloria alata"},"content":{"rendered":"
In prima pagina –<\/strong> Senza alcuna riserva possiamo ammettere che a dominare le cronache estive bustocche è stato lui: il Monumento ai Caduti di piazza Vittorio Emanuele II. <\/strong>Questione di giorni ormai la sua "dipartita" definitiva dalla storica sede, per ricevere adeguati interventi di restauro ed essere infine ricollocato in Piazza Trento Trieste. Un evento questo che costituisce innegabilmente un capitolo decisivo per la storia della città, andando a cambiare totalmente la fisionomia e, di conseguenza, a cancellare la gergale denominazione della famosa piazza. Per la città di Busto Arsizio, tuttavia, quello del Monumento ai Caduti non è che l'ultimo risvolto di una vicenda che rimonta al primo dopoguerra e che si fregia di un'altra opera, perduta e da molti dimenticata.<\/p>\n C'era una volta uno scultore di Milano –<\/strong> E' infatti dopo la Prima Guerra Mondiale che la città decide la realizzazione di un Monumento ai Caduti di Busto Arsizio. A seguito di un complesso iter concorsuale<\/strong>, avviato nel 1919 e caratterizzato dal succedersi di più commissioni artistiche, nel 1924 viene proclamato vincitore il bozzetto presentato dallo scultore milanese Costante Orazio Grossoni<\/strong> (1867 – 1952). Muovendo i passi dal verismo di Giuseppe Grandi<\/strong>, Grossoni si è poi affermato come uno dei maggiori esponenti della stagione del Simbolismo<\/strong> "maturo" di inizio novecento, realizzando numerose opere di rilievo presso il Cimitero Monumentale di Milano (tra cui ricordiamo il vistoso monumento Bocconi <\/strong>del 1908). <\/p>\n nucleo Madre-figlio<\/strong>; a sinistra i Vincitori e il Sacrificio<\/strong>; infine, in posizione sopraelevata, svettante su tutti, la Gloria<\/strong> alata<\/strong>. <\/div>\n 21 giugno 1927, inaugurazione del monumento In prima pagina – Senza alcuna riserva possiamo ammettere che a dominare le cronache estive bustocche è stato lui: il Monumento ai Caduti di piazza Vittorio Emanuele II. Questione di giorni ormai la sua "dipartita" definitiva dalla storica sede, per ricevere adeguati interventi di restauro ed essere infine ricollocato […]<\/p>\n","protected":false},"author":1,"featured_media":22394,"comment_status":"closed","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"footnotes":""},"categories":[37,17],"tags":[],"yoast_head":"\n
foto d'epoca, 1927<\/span><\/div>\n