{"id":22561,"date":"2010-09-16T04:42:52","date_gmt":"2010-09-16T04:42:52","guid":{"rendered":""},"modified":"2010-09-17T08:56:28","modified_gmt":"2010-09-17T08:56:28","slug":"il-vero-gioiello-la-madonna","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/il-vero-gioiello-la-madonna\/","title":{"rendered":"“Il vero gioiello \u00e8 la Madonna”"},"content":{"rendered":"
Il mito mariano<\/strong> – "Nel corso dei miei studi e ricerche, mi é capitato talvolta di dover sfatare antiche leggende o racconti tramandati dalla tradizione". Isabella Marelli<\/strong>, Soprintendente per il Patrimonio storico, artistico e etnoantropologico di Milano, dispiega le tappe e le regioni dello studio storico-artistico e degli scavi documentari che hanno portato alla pubblicazione del volume intitolato 'La Madonna del Monte. Storia e restauro della Madonna lignea trecentesca al Sacro Monte di Varese' <\/em><\/strong>a cura della Fondazione Paolo VI<\/strong> per il Sacro Monte. Un libro che è molto di più di un semplice resoconto delle fasi di restauro che hanno interessato la celebre scultura lignea, mettendo nero su bianco, per la prima volta ed in maniera compiuta, l'attribuzione cronologica, il contesto storico e devozionale che il venerato simulacro ha attraversato nel corso dei secoli. <\/p>\n Tra i capolavori d'arte del Museo Baroffio e del Santuario<\/strong>, proprio accanto alla sala interamente dedicata alla Vergine Maria, la conservatrice del Museo Laura Marazzi ha presentato la serata ed introdotto gli illustri ospiti e studiosi che hanno contribuito alla realizzazione <\/p>\n del libro. "Nel museo dei gioielli, il gioiello più grande è la Madonna", ha affermato Mons. Luigi Stucchi<\/strong>. Sono state invece le parole di Riccardo Broggini<\/strong> a ricordare l'importanza che rivestiva nella religiosità e nei pensieri di Mons. Pasquale Macchi la devozione mariana ed il culto per la Vergine, da lui testimoniata anche nell'opera di mecenate. L'intervento di Don Angelo Corno<\/strong> ha sottolineato come negli ultimi anni lo studio rivolto alle Madonne nere si sia intensificato ed arricchito di nuove scoperte. Dagli studiosi, in particolare, é accettata unanimamente la teoria secondo la quale il colore scuro dell'incarnato della Vergine é dovuto alla reiterata esposizone delle sculture al fumo delle candele di devoti e pellegrini. <\/p>\n Studiosi al lavoro<\/strong> – Il restauro della statua lignea, presentato nell'ottobre 2008, è stato diretto da Piero Lotti<\/strong> che nel libro firma il contributo che passa in rassegna le indagini diagnostiche e le tappe dell'intervento di risanamento della scultura. Ad illustrare i numerosi ed affascinanti confronti e gli studi storico-artistici legati all'opera sacra erano presenti oltre ad Isabella Marelli<\/strong>, Paola Viotto<\/strong> docente del Liceo Classico E. Cairoli di Varese. Porta la firma della Marelli l'affondo: "Il contesto artistico. La Madonna del Monte di Varese e la scultura lignea lombarda tra Due e Trecento". "L'interesse verso la statua – ha spiegato la studiosa – ha origini antiche, ma lo studio sistematico riguardante la statuaria lignea si è intensificato soprattutto negli ultimi anni".<\/span><\/p>\n <\/strong><\/p>\n La veste sacra <\/strong>– "La nostra Madonna è nata per essere contemplata frontalmente, dato che sul lato posteriore si presenta cava – ha spiegato la Viotto – Ho voluto principalmente soffermarmi sull'uso, sul tempo e modo della vestizione della scultura. Nelle visite pastorali del XVI secolo la Madonna del Sacro Monte di Varese non risulta vestita, mentre agli inizi del '600, in particolare in un documento del 1622 compare il manto che lascia però ancora visibile il Bambino. Dalle ricerche condotte, sono emerse le principali modifiche strutturali apportate per motivi pratici, estetici oppure per rispondere alla necessità di aggiornamento cultuale". <\/p>\n La pubblicazione, così come il restauro di cui le pagine danno conto,<\/strong> sono stati resi possibili grazie a tanti benefattori, pellegrini e parrocchiani che hanno contribuito a questa "restituzione all'originaria bellezza" di un oggetto tanto caro ai varesini (il prezioso abito tessuto e finemente ricamato con filo d'oro é stato donato al Santuario dai parrocchiani). Così le pagine del volume rendono ragione e contribuiscono a divulgare un'immagine da scoprire e da amare che il tempo non logora. <\/p>\n 'La Madonna del Monte. Storia e restauro della Madonna lignea trecentesca al Sacro Monte di Varese' <\/strong>
luglio 2010, pp. 66
edizione: Fondazione Paolo VI per il Sacro Monte di Varese
grafica e stampa: Artestampa sas
costo al pubblico: € 5,00 (disponibile in museo e in santuario)