{"id":22641,"date":"2010-09-23T04:08:24","date_gmt":"2010-09-23T04:08:24","guid":{"rendered":""},"modified":"2010-09-24T08:48:45","modified_gmt":"2010-09-24T08:48:45","slug":"la-fondazione-bandera-celebra-la-mezzadra","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/la-fondazione-bandera-celebra-la-mezzadra\/","title":{"rendered":"La Fondazione Bandera celebra la Mezzadra"},"content":{"rendered":"
Tutto secondo programmi –<\/strong> L'avevano preannunciato Nicola Paolantonio e Matteo Tosi<\/strong>, poco prima della chiusura estiva, quello che sarebbe stato il programma di rilancio della Fondazione Bandera. E così, mantenendo fede ai propositi, la nuova stagione espositiva si prepara a partire con una grande mostra antologica dedicata ad una protagonista dell'arte contemporanea lombarda. In linea con la precisa volontà di valorizzare gli artisti autorevoli del nostro territorio, la Fondazione Bandera ha scelto di rendere omaggio a Elena Mezzadra<\/strong>, 84enne pittrice milanese, esponente dell'astrattismo lombardo. <\/p>\n L'artista –<\/strong> Nata a Pavia nel 1926, ma da sempre residente a Milano, Elena Mezzadra porta avanti da più di quarant'anni un percorso artistico coerente, ma la sua personalità riservata, o forse il fatto stesso di essere una donna, la rende ancora oggi poco conosciuta al grande pubblico. Chi invece si occupa d'arte sa che la Mezzadra rappresenta una perla rara all'interno dell'esperienza astratta italiana, tanto da essere l'unica presenza femminile all'interno della collezione di Casa-Museo Boschi<\/strong> e da aver legato il proprio nome alla storica Galleria delle Ore<\/strong> di Milano. Nel 1992 il Pac <\/strong>di Milano gli dedicò una grande personale, ora la Mezzadra torna a esporre alla Fondazione Bandera la complessità della propria opera, riunendo in una sola mostra tele, grafiche e sculture. <\/p>\n definite da piani sovrapposti e accostati. Un'astrazione, la sua, basata su ritmi compositivi essenziali che, pur nella ripetizione degli stessi motivi formali, riesce ad affascinare lo spettatore per la sua sincera carica emotiva. La modernità del suo linguaggio – composto di figure geometriche, solidi e piani che si intersecano tra di loro in una quasi monocromia attraversata da profondi tagli di luce – è tuttavia resa tramite una tecnica quasi secentesca, per la meticolosa cura infusa dall'artista nella ricerca delle tinte e nelle infinite velature di colore, fino ad ottenere il meditato equilibrio dell' opera finita.<\/div>\n Un quadro di Elena Mezzadra Tutto secondo programmi – L'avevano preannunciato Nicola Paolantonio e Matteo Tosi, poco prima della chiusura estiva, quello che sarebbe stato il programma di rilancio della Fondazione Bandera. E così, mantenendo fede ai propositi, la nuova stagione espositiva si prepara a partire con una grande mostra antologica dedicata ad una protagonista […]<\/p>\n","protected":false},"author":1,"featured_media":22642,"comment_status":"closed","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"footnotes":""},"categories":[65,37,14],"tags":[],"yoast_head":"\n
Il catalogo –<\/strong> Figura appartata quanto notevole della scena artistica italiana, Mezzadra ha da sempre convogliato sulla propria opera l'interesse e l'attenzione dei più importanti critici del Paese, come attesta il catalogo realizzato per questa mostra. Il volume, curato da Giorgio Prevosti e Matteo Tosi, sarà disponibile anche in 99 copie a tiratura limitata, impreziosite da una puntasecca originale dell'artista. <\/p>\n
Elena Mezzadra-la forma è sostanza <\/strong><\/div>\n
Orari: mar-ven 15\/19 – sab-dom 10\/12 e 15\/19 <\/div>\n