{"id":22647,"date":"2010-09-23T04:51:17","date_gmt":"2010-09-23T04:51:17","guid":{"rendered":""},"modified":"2010-09-24T08:51:57","modified_gmt":"2010-09-24T08:51:57","slug":"prima-di-tutto-il-legame-con-il-territorio","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/prima-di-tutto-il-legame-con-il-territorio\/","title":{"rendered":"“Prima di tutto il legame con il territorio”"},"content":{"rendered":"
Non solo Arte – <\/strong>"Il Museo di Gemonio, intitolato a Floriano Bodini, rappresenta innanzitutto un gesto forte di reponsabilità civile<\/strong>". A parlarci in questi termini è Enrico Crispolti<\/strong>, noto critico e storico dell'arte che ha persanalmente conosciuto lo scultore nato a Gemonio nel 1933 e ha curato l'ampia rassegna dal poetico titolo: "Il segno dell'anima nell'arte di Bodini<\/strong>". "Il presupposto dell'omaggio a questo grande artista – spiega Crispolti – è il legame con il territorio che lega Bodini all'orizzonte prealpino. Questo grande autore, infatti, ha raggiunto tappe importanti e oggi molte suo opere sono conservate nelle più celebri e rappresentative collezioni d'arte del mondo. Ma Bodini è partito ed è sempre tornato alle sue origini. Ha sempre tenuto un canale preferenziale di dialogo con l'ambiente di Varese. Nel 1999 si è aperto a Gemonio il Museo Civico che porta il suo nome quando ancora lui era vivo (Bodini, infatti, muore a Milano il 2 luglio 2005)".<\/p>\n Lettura emozionale –<\/strong> E il maestro, oggi riconosciuto a livello internazionale, nasce artisticamente nelle aule dell'Accademia di Brera intorno agli anni '50, studiando con lo scultore Francesco Messina<\/strong> ed aderisce al movimento artistico del realismo esistenziale, con opere ricche di vigore drammatico e comunicativo. Ma sarà tra i pochissimi artisti della generazione degli anni Trenta, a praticare la ritrattistica. Quest'ultima, così come i temi sacri, ci vengono restituiti in un percorso che non pretende di offrire l'ennesima lettura onnicomprensiva dell'opera di Bodini, ma più semplicemente e genuinamente, di guidare ad una scoperta emozionale ed emozionante, coinvolgente e autentica di questo grande maestro della nostra terra.<\/p>\n "La mostra – prosegue Crispolti – ha il grande merito e pregio di portare all'attenzione del pubblico tutti i principali temi dell'arte di Bodini. Sto parlando di mostra, ma per essere più corretto dovrei parlare di mostre,<\/strong> visto che sono molte le iniziative che Varese e l'Associazione Amici di Piero Chiara hanno messo in pista per ricordare Bodini. In particolare, vorrei porre l'accento sul percorso alla scoperta delle opere permanentemente visibili in diverse località della Provincia. È un'idea molto semplice e al contempo molto importante per una vera e piena valorizzazione dell'opera della scultura di Floriano Bodini".