{"id":22840,"date":"2010-10-12T07:02:02","date_gmt":"2010-10-12T07:02:02","guid":{"rendered":""},"modified":"2010-10-15T08:26:00","modified_gmt":"2010-10-15T08:26:00","slug":"giancarlo-ossola-e-le-cisterne-della-storia","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/giancarlo-ossola-e-le-cisterne-della-storia\/","title":{"rendered":"Giancarlo Ossola e le cisterne della Storia"},"content":{"rendered":"
La storia compressa – Il Secolo breve.<\/strong> Così Eric Hobsbawm<\/strong> ha definito i dieci decenni che ci siamo lasciati alle spalle, comprimendo l'estensione temporale di uno dei secoli più tremendi della storia tra 1914-1991. Fu infatti nel giorno 28 giugno di questi due anni che accaddero eventi che racchiudono il lasso di tempo all'interno del quale – o, meglio, in conseguenza del quale – il mondo non è stato più lo stesso di prima. Il 28 giugno 1914 a Sarajevo veniva assassinato l'arciduca Francesco Ferdinando; nello stesso giorno di settantotto anni dopo, il presidente francese François Mitterrand parlava nella stessa città martoriata dalla guerra balcanica per invocare – rivolto ai grandi di tutto il mondo – una nuova e duratura pace.<\/p>\n Il Secolo breve <\/strong>si trova anche al centro della riflessione artistica di Giancarlo Ossola <\/strong>che manca da Varese dal 2009, quando fu ospite insieme ad Antonio Pedretti della Galleria Ghiggini. <\/strong>Oggi, la Galleria Ostrakon di Milano <\/strong>mette insieme 40 opere fra grandi oli, chine e tempere che indagano il rapporto tra spazi raffigurati ed eclissi, mutazioni e drammi storico-sociali. In modo del tutto antidogmatico, Ossola ha saputo raccontare i luoghi deputati della Storia, vicende collettive, indicibili <\/p>\n fatiscenze e indigenze. Nel saggio in catalogo di Piero Del Giudice <\/strong>si indaga questo inaspettato link <\/em>tra architetture archetipiche del secolo scorso ed emblematiche scansioni della storia del XX secolo. I luoghi raffigurati di Ossola sono dunque "cisterne della Storia" tra limiti pericolosamente traballanti tra l'universo concentrazionario della fabbrica fordista e quello seriale del lager.<\/p>\n Ma senza alcuna pretesa di completezza dalla Galleria milanese<\/strong> fanno sapre: "Del lavoro di Ossola hanno scritto talmente in tanti, critici d'arte, scrittori, poeti, sono state fatte talmente tante mostre in Italia e all'estero, che supporre, con questa mostra, di offrire nuove angolazioni di lettura si pecca di misura. Ci sentiamo però di dire che il taglio antologico e critico della presentazione è ambizioso e inconsueto per uno spazio espositivo privato".<\/p>\n "Di che interni si tratta, di quali città? Ossola con una qualità e un furore che non ha in quegli anni rivali, con una sequenza febbrile di opere dipinge – quasi inseguendoli – gli interni di una città industriale, interni di lavoro ora disabitati, in cui si accumulano le tracce e le bave delle esistenze che li hanno abitati costrette, sono spazi di un collettivo coatto, ghetti operai, luoghi di concentrazione di destini e di corpi, opifici e baracche di lager".<\/p>\n Giancarlo Ossola Ossola, Distanza dagli oggetti, 1987, olio su tela La storia compressa – Il Secolo breve. Così Eric Hobsbawm ha definito i dieci decenni che ci siamo lasciati alle spalle, comprimendo l'estensione temporale di uno dei secoli più tremendi della storia tra 1914-1991. Fu infatti nel giorno 28 giugno di questi due anni che accaddero eventi […]<\/p>\n","protected":false},"author":1,"featured_media":22841,"comment_status":"closed","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"footnotes":""},"categories":[65,45,15],"tags":[],"yoast_head":"\n
Interni del secolo breve (opere 1950-2006)<\/strong>
Fino al 13 novembre 2010
Milano, Galleria Ostrakon
via Pastrengo 15\/Via Moscova 66
a cura di Piero Del Giudice
tel. 3312565640, dorino.iemmi@fastwebnet.it
Orari: da martedì a sabato ore 15.30 – 19.30<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"