{"id":23000,"date":"2010-10-29T06:11:05","date_gmt":"2010-10-29T06:11:05","guid":{"rendered":""},"modified":"2010-10-29T08:11:21","modified_gmt":"2010-10-29T08:11:21","slug":"strade-e-fontane-nate-sotto-il-segno-del-barocco","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/strade-e-fontane-nate-sotto-il-segno-del-barocco\/","title":{"rendered":"Strade e fontane nate sotto il segno del Barocco"},"content":{"rendered":"
Passato e presente: dialoghi sempre aperti – <\/strong>Come nasce una città e in che modo la sua storia plurisecolare influenza la nostra vita oggi? Che rapporto c'è tra tre grandi capitali europee come Roma, Parigi e Torino nel Seicento? Maria Cristina Loi, docente di Storia dell'Architettura presso il Politecnico di Milano<\/strong>, ha tenuto la seconda conferenza sul Barocco, organizzata da Italia Nostra, sezione di Varese con la collaborazione dell'Assessorato alla Cultura del Comune di Varese. "Scenari di Città nel Barocco<\/strong>" è stato il titolo dell'incontro aperto al pubblico che ha portato alla scoperta di un'interessante antologia di prospettive scenografiche e grandi interventi urbanistici dei maestri dell'architettura barocca.<\/p>\n "Molte strade amplissime e dirittissime, talché può ciascuno a piedi, a cavallo, e in cocchio partirsi di che <\/p>\n luogo si voglia di Roma e andarsene per dirittura alle piú famose devotioni". Questo lo spaccato in presa diretta di Domenico Fontana, architetto di Papa Sisto V (1585-90)<\/strong> al quale venne affidato il compito di unire le grandi basiliche di Roma attraverso strade rettilinee, che hanno come punti focali gli obelischi e per scena di fondo le facciate monumentali delle chiese. Così la "città immortale" ha cambiato volto, diventando modello per molti inteventi nei secoli futuri.<\/p>\n Affascinante la topografia di Roma del 1748 incisa da Giovanni Battista Nolli<\/strong>, grande ingegnere e cartografo italiano, originario di Como<\/strong>. Maria Cristina Loi ha presentato i campioni e i grandi progetti dell'architettura Barocca: da Bernini a Borromini, da Piazza S. Ignazio firmata da Filippo Raguzzini fino alla facciata di Santa Maria della Pace di Pietro da Cortona, tutti capolavori storici impressi e canonizzati nelle pagine di Rudolph Wittkower, Eleonora Bairati e Anna Finocchi. "Ancora oggi queste grandi città – ha proseguito Loi – vivono di quei sistemi viari, di quelle modifiche e soluzioni architettoniche che hanno saputo modellare il tessuto cittadino".<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":" Carlo Segre, presidente Italia Nostra Passato e presente: dialoghi sempre aperti – Come nasce una città e in che modo la sua storia plurisecolare influenza la nostra vita oggi? Che rapporto c'è tra tre grandi capitali europee come Roma, Parigi e Torino nel Seicento? Maria Cristina Loi, docente di Storia dell'Architettura presso il Politecnico di […]<\/p>\n","protected":false},"author":1,"featured_media":23001,"comment_status":"closed","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"footnotes":""},"categories":[11,51],"tags":[],"yoast_head":"\n