{"id":23030,"date":"2010-11-04T04:46:47","date_gmt":"2010-11-04T04:46:47","guid":{"rendered":""},"modified":"2010-11-05T08:43:51","modified_gmt":"2010-11-05T08:43:51","slug":"in-pausa-caff-tra-ricordi-e-bambole","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/in-pausa-caff-tra-ricordi-e-bambole\/","title":{"rendered":"In pausa caff\u00e8 tra ricordi e bambole"},"content":{"rendered":"
Un naufragio di ricordi – <\/strong>Affinità con la minuziosità e la raffinatezza delle porcellane europee. Per questo l'opera di Francesca Caraffini<\/strong> è stata scelta per il progetto Coffeebreak Museum ideato ed organizzato dal Museo Gianetti. L'attenzione al dettaglio è centrale nella sua installazione "Naufragio<\/strong>": una serie di ricordi messi sotto vetro installati all'interno della sala delle ceramiche europee. L'artista ci invita a naufragare lentamente in un percorso di oggetti, foto, scritte, cose raccolte qui e là, che rimandano al vissuto suo personale, ma che facilmente coinvolgono la memoria collettiva. Tutto fa parte del dolce mare del naufragio, anche i mobili della raccolta, in primis le porcellane. Queste, assieme agli oggetti moderni, ricordano qualcosa anche attraverso un piccolo dettaglio: ecco il fil rouge che li lega. <\/p>\n Nella sala è conservato uno dei servizi più importanti della collezione, quello con i paesaggi di Dresda<\/strong> e dintorni dipinto da Bernardo Bellotto<\/strong> (nipote di Canaletto<\/strong>) che ideò queste vedute e fu di grande aiuto ai ricostruttori della città dopo il suo bombardamento che la distrusse completamente durante la grande guerra. Attenzione ai dettagli, dunque, riflettiamo su di essi, ci comunica la Caraffini: ognuno conserva la memoria di qualcosa. E per inciso il Cameroun – <\/strong>Durante l'inaugurazione vi sarà una piccola parentesi dedicata alle ceramiche africane del Cameroun<\/strong> e al rapporto che il Museo Gianetti intesse da anni con l'IFA (Istituto di Formazione Artistica) di Mbalmayo<\/strong>. All'ingresso del museo sarà possibile visionare opere realizzate da studenti ed artisti dell'Ifa. <\/strong>Come ripetuto più volte da Mara de Fanti, <\/strong>conservatrice del Museo Gianetti: "il COE<\/strong> (Centro di Orientamento Educativo) ha questa scuola in Cameroun, con la quale il museo ha uno scambio costante con i ragazzi lì presenti. Le loro sono ceramiche d'uso quotidiano che associano le tecniche di modellazione occidentali, addirittura faentine, come l'ingobbio e la maiolica, sconosciute a queste popolazioni, a motivi decorativi tipici della loro tradizione. Un modo come un altro per far dialogare l'Occidente con il sud del mondo". <\/p>\n Il progetto del 7 novembre gode del patrocinio del Comune di Saronno e della collaborazione e sponsorizzazione di Associazione Il sandalo-Equosolidale di Saronno e de Il salotto coffee & tea-room Lionetti oltre che di Caffè 75 Srl di Varese.<\/p>\n Progetto Coffeebreak Museum Locandina evento Un naufragio di ricordi – Affinità con la minuziosità e la raffinatezza delle porcellane europee. Per questo l'opera di Francesca Caraffini è stata scelta per il progetto Coffeebreak Museum ideato ed organizzato dal Museo Gianetti. L'attenzione al dettaglio è centrale nella sua installazione "Naufragio": una serie di ricordi messi sotto vetro installati all'interno […]<\/p>\n","protected":false},"author":1,"featured_media":23031,"comment_status":"closed","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"footnotes":""},"categories":[64,46,17],"tags":[],"yoast_head":"\n
Bambole moderne: "cercasi visibilità" – <\/strong>Nella sala delle ceramiche italiane, <\/strong>caratterizzata da tante piccole statuette, le bambole di cera di Anna Boria <\/strong>si mettono in mostra. <\/strong>"Erano due sorelle che…<\/strong>": si intitola così l'installazione che raccoglie piccole pupe desiderose di mettersi in vetrina al pari di un piatto o di un vaso di ceramica. Rispetto a questi sono però più esibizioniste: si mettono sotto oggetti quotidiani di vetro o plastica qualsiasi, per farsi notare. Lo scopo? Mettere in dialogo la società contemporanea con quella settecentesca e scoprire che sotto certi aspetti il mondo non è cambiato di una virgola.
<\/strong><\/p>\n
Uno x due! Francesca Caraffini e Anna Boria
<\/strong>Dal 7 al 30 novembre 2010
Museo Gianetti Via Carcano 9
Saronno (VA)
Inaugurazione domenica 7 novembre, alle 18.00
Orari: martedì – venerdì ore 9.00 – 12.00; 15.00 – 18.00, sabato 15.00 – 18.00
Caffè e ingresso sale con opera contemporanea costo 2€ – caffè e ingresso intero museo 5€
Info http:\/\/www.museogianetti.it\/ Tel 029602383<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"