{"id":23206,"date":"2010-11-24T04:43:28","date_gmt":"2010-11-24T04:43:28","guid":{"rendered":""},"modified":"2010-11-26T09:15:22","modified_gmt":"2010-11-26T09:15:22","slug":"dal-diario-di-ernesto-treccani","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/dal-diario-di-ernesto-treccani\/","title":{"rendered":"Dal diario di Ernesto Treccani"},"content":{"rendered":"
Primo anniversario<\/strong> – Ernesto Treccani<\/strong> è stato un personaggio cruciale delle vicende culturali, artistiche e politiche dei decenni centrali del secolo scorso. Ad un anno esatto dalla scomparsa la Fondazione Corrente<\/strong> da lui stesso creata e l'Università degli Studi di Milano, hanno realizzato l'evento "Ernesto Treccani: 'la condizione dell'artista è la condizione dell'uomo'. Convegno sull'opera e sulla vita del maestro"<\/em><\/strong>. Ad aprire il convegno Fulvio Papi<\/strong> seguito da Giuliana Albini<\/strong> Preside della Facoltà di Lettere e Filosofia: "Il mestiere dell'artista richiede costanza e attenzione – precisa la professoressa – Treccani è stato pittore, poeta, fotografo, politico, e ha saputo conservare i suoi 'prodotti culturali' attraverso il suo prezioso archivio, la biblioteca e la qualità della Fondazione da lui creata". "E' stato un intellettuale che ha lasciato una traccia profonda in Italia per molti anni – ricorda Presidente della Fondazione Corrente Giovanni Cervetti<\/strong> – più di molti altri ha colto la complessità del reale, perchè il reale l'ha vissuto, vi si è immerso totalmente. E' stato un intellettuale organico ed impegnato, nella cultura come nella politica".<\/p>\n Estremi di vita<\/strong> – Ernesto Treccani nasce a Milano nel 1920. Giovanissimo, ancora studente di ingegneria, entra nei gruppi di avanguardia artistica e di fronda nei confronti della cultura fascista. Con altri giovani fonda nel '40 la rivista Corrente<\/em>; si accosta all'arte pittorica che amerà per tutta la vita. Teatro, politica, fotografia, pittura, poesia, molteplici le passioni portate avanti da Ernesto, che dal 1949 accosta alla sua Milano, la città di <\/p>\n Melissa in Calabria. Il suo cuore e le sue attenzioni si dividono per queste due realtà molto differenti tra loro, ma che incuriosiscono e coinvolgono l'animo sempre sensibile di Treccani. Il 27 novembre 2009 Ernesto Treccani si è spento nella sua Casa delle rondini a Milano, sede di quella Fondazione che traspare ancora oggi ogni emozione e passione dell'uomo, oltre al personaggio, che è stato per Milano e per l'Italia intera.<\/p>\n 'Corrente' terra di frontiera<\/em><\/strong> – Anni Trenta: la Guerra Civile in Spagna, il conflitto mondiale si avvicina all'Italia, vengono promulgate le leggi razziali, il lavoro degli architetti razionalisti a Milano finisce sulle pagine di Casabella. Una panoramica in cui va inquadrata la nascita di Corrente<\/em>, che per i letterati della metropoli lombarda di quegli anni significava "un punto di partenza tra un passato da ridefinire e un futuro da prefigurare", precisa Giovanna Benvenuti<\/strong> dell'Università Cattolica di Milano. Nel 1938 esce il primo numero della rivista 'Corrente di Vita Giovanile'<\/strong><\/em> con evidenti rimandi alla politica fascista; caratteristica che svanisce rapidamente nei mesi successivi quando le firme che occupano le pagine della pubblicazioni diventano costanti: Giulio Carlo Argan, Antonio Banfi, Carlo Emilio Gadda, Alfonso Gatto, Alberto Lattuada, Enzo Paci, Vasco Pratolini, Salvatore Quasimodo, Luigi Rognoni, Umberto Saba, Giancarlo Vigorelli, Elio Vittorini. Un legame particolare si viene a creare tra Ernesto e Raffaellino De Grada<\/strong>, grande personaggio scomparso poco più di un mese fa, tra i membri più motivanti agli esordi della rivista. Tra i volti noti di Corrente <\/em>Vittorio Sereni<\/strong>, contrario alla poesia e alla letteratura che non è in grado di farsi carico delle storie da cui nasce. <\/p>\n La politica di Treccani <\/strong>– L'esordio in età giovanile di Treccani nel panorama politico è stato ricordato da Fiorella Mattio<\/strong>: "Aveva sete di conoscenza dell'uomo con la 'u' minuscola! Si allontana il più possibile dalle origini alto borghesi della sua famiglia, visita le fabbriche del padre e si immedesima negli operai. Negli anni '40 si occupa con De Grada della stampa di materiale pubblicitario antifascista e giornali clandestini. Per Ernesto l'arte e la politica sono sempre state imprescindibili una dall'altra dall'altra".<\/p>\n Teatro e altre forme d'arte <\/strong>– Teatro, fotografia e ceramica: tre espressioni artistiche che Treccani ha fatto proprie nel corso della ricca esistenza creativa. Il rapporto con il teatro è stato indagato da Stefano Locatelli<\/strong>: "Il gruppo di Corrente <\/em>si accosta agli artisti di Palcoscenico<\/strong>, una realtà nata all'improvviso, ospite nella Sala Sammartino. Tra i grandi nomi Paolo Grassi e Giorgio Strehler fondatori del Teatro Piccolo nel 1947". Il rapporto tra pittura e fotografia è stato ricordato da Silvia Campese<\/strong>: "Una passione sviluppata accanto all'amico Toni Nicolini nata negli anni '60. A lungo la fotografia diventa per Treccani motivo di ispirazioni per successive opere pittoriche, spesso invece è mezzo per descrivere il suo mondo, dalle periferie e le ditte di Milano, ai contadini e la bellezza della terra di Melissa". Vasta, ma ancora da studiare approfonditamente la produzione ceramica di Treccani che, come hanno spiegato Giacinta Cavagna di Gualdana<\/strong> e Ilaria De Palma<\/strong>, è legata alle manifatture di Albissola con Giovanni Poggi e Bepi Mazzotti e a Castelli d'Abruzzo con Nino De Simone. Moltissimi i piatti dipinti, ma anche piccole sculture, fino alla grande opera milanese (1980-84): la facciata della sua abitazione, oggi sede della Fondazione, oltre 2000 formelle creano un cielo con le rondini dipinte, incise e scolpite".<\/p>\n La lunga strada della pittura<\/strong> – E' compito di Antonello Negri<\/strong> ripercorrere a grandi tappe la strada della pittura percorsa dal milanese. Dalle prime opere degli anni Quaranta fino all'opera Vanno <\/em>del 1988, i temi e le situazioni descritte a colori da Treccani sono state essenzialmente le medesime. Amava l'uomo, gli elementi di vita quotidiana, i paesaggi di Milano e del Sud Italia, il calore della gente. Agli inizia era accompagnato dagli amici e colleghi Birolli, Sassu e Guttuso, che in parte hanno segnato la sua strada: una pittura romantica, marcatamente antifuturista, vicina al cubismo e all'espressionismo tedesco. Negli anni clou<\/em> della separazione tra realisti e astrattisti, Treccani sceglie e ne rimane fedele tutta la vita, la realtà. Nei suoi quadri ovviamente anche i drammi della società e dell'uomo contemporaneo. In un secondo momento, in età matura la sua pittura si dirige verso la ricerca della felicità, della serenità, della libertà, senza mai dimenticare l'importanza dell'uomo.<\/p>\n Solo un inizio<\/strong> – Il convegno si è concluso con l'intervento di Paolo Rusconi<\/strong> rivolto a Treccani quale scrittore d'arte e con le testimonianze dirette<\/strong> di Zeno Birolli, Franco Loi, Toni Nicolini e Silvio Riolfo Marengo. www.fondazionecorrente.org<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":" Apertura del convegno Primo anniversario – Ernesto Treccani è stato un personaggio cruciale delle vicende culturali, artistiche e politiche dei decenni centrali del secolo scorso. 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e Duilio Morosini davanti alla
Bottega di Corrente, 1942
<\/span><\/div>\n
Fino al 28 gennaio<\/strong> è aperta alla Fondazione Corrente<\/strong> la mostra 'Per Ernesto Treccani. Omaggio a un poeta delle immagini'<\/strong><\/em>: oltre a testi, poesie, fotografie personali e riproduzioni fotografiche di sue opere che testimoniano in modo articolato la sua biografia, sono esposte i lavori di ventisei artisti <\/strong>sono stati invitati a realizzare un'opera liberamente ispirata alla figura e alla poetica di Ernesto, pubblicate anche in un catalogo con testo critico di Giorgio Seveso<\/strong>.<\/p>\n