{"id":23250,"date":"2010-11-25T18:12:49","date_gmt":"2010-11-25T18:12:49","guid":{"rendered":""},"modified":"2010-11-26T11:41:57","modified_gmt":"2010-11-26T11:41:57","slug":"trentasei-minuti-per-vederci-chiaro","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/trentasei-minuti-per-vederci-chiaro\/","title":{"rendered":"Trentasei minuti per vederci chiaro"},"content":{"rendered":"
Nell'anno che ha segnato il traguardo dei novant'anni del Circolo degli Artisti di Varese<\/strong>, sono stati tre i premi assegnati per meriti professionali e benemerenza. Così i destinatari della preziosa medaglia, incisa su disegno di Floriano Bodini, si sono dati appuntamento negli studi di RETE 55 <\/strong>per fare il punto sul mondo culturale contemporaneo in quel di Varese, sul ruolo e sulla reale capacità di incidenza della comunicazione mediatica. E se Fabrizia Buzio Negri <\/strong>ha sottolineato come l'arte contemporanea quì da noi risulti spesso indigesta per il grande pubblico e difficilmente avvicinabile o fruibile liberamente, Giuseppe Armocida<\/strong> ha ribadito come esistano forme d'arte che vivono da sè e altre, per contro, che devono essere fattivamente promosse: "Una di queste è certamente la poesia – ha spiegato il docente <\/p>\n e storico varesino – che risulta sempre difficile da sostenere. Non bisogna nemmeno dimenticare che si devono far quadrare i conti e che occorre, quando si è amministratori, la capacità di mediare con i gusti personali, di scegliere senza penalizzare nessuno, ma pur sempre di scegliere".<\/p>\n E dunque Armocida ha parlato facendo "riemergere l'animo" proprio dell'assessore alla cultura<\/strong> ("uno dei più brillanti dei tempi recenti", lo ha definito Inzaghi). Ma è nel campo delle rassegne espositive che Armocida ha giocato le sue carte migliori: "A che cosa servono le mostre se non a proporre opere che altrimenti non verrebbero mai esposte al pubblico? Perchè allestire rassegne d'arte senza ricerca, o riciclando "pacchetti itineranti" che ostentano dipinti che si possono vedere permanentemente nei musei"? E come non pensare – e rimpiangere – alla bellissima e "localissima" mostra intitolata "Giuseppe Bonino. Un ritrattista nella Varese del Settecento", a cura di Francesco Frangi ed Anna Bernardini<\/strong>, allestita al Castello di Masnago giusto negli anni dell'assessore Giuseppe Armocida? Sotto chilometri di sabbia –<\/strong> Proprio sul valore e sul significato del "locale" è calato l'affondo di Inzaghi. "Sono convinto – ha ripreso il Direttore di RETE55 – che quella locale sia la forma più pura di informazione. La stella polare per un giornalista che opera in ambito territoriale è necessariamente l'ambiente e il tempo che lui stesso abita, vive ed intende raccontare. Credo molto nella responsabilità culturale ed educativa della televisione e trovo che sia pazzesco voler giustificare il livello basso dell'informazione o dell'intrattenimento televisivo semplicemente dicendo "la gente vuole questo". La nostra è una società ancora capace di ri-orientarsi, di essere educata, indirizzata a cose belle. Guardare in faccia i propri interlocutori quotidianamente, porta il giornalismo locale a responsabilizzarsi di più, a verificare sempre le notizie, perché più ti getti dentro la realtà di una città più la scopri. Nei "microcosmi locali" ci sono realtà straordinarie che aspettano solo di essere raccontate e dunque se non sdoganiamo noi i talenti del <\/p>\n territorio chi lo fa"? Più complesso è invece il ritratto che sortisce dell'Università cittadina<\/strong>, pienamente collaudata ma non ancora riconosciuta parte integrata ed integrante della città. <\/p>\n L'informazione a chilometro zero – <\/strong>Due immagini colpiscono più di tutto l'immaginazione. La prima è quella dell'approfondimento "no limits" di Inzaghi<\/strong>: "Nella comunicazione, che è il mio pane, l'obiettivo che sento come irrinunciabile è quello di scegliere un punto, un luogo e poi indagarlo, scavarlo, conoscerlo fino in fondo. Solo così sarà in grado di parlare pienamente e in modo autentico". La seconda è la suggestiva equivalenza proposta da Armocida: "Ad un paesaggio versatile come quello delle Prealpi varesine corrispondono animi altrettanto duttili e con spirito di adattamento, animi che si sanno ben destreggiare in situazioni differenti e che hanno imparato che la vita è fatta di salite e di discese".<\/p>\n Guarda la Puntata:<\/strong> Circolo degli Artisti Varese Nell'anno che ha segnato il traguardo dei novant'anni del Circolo degli Artisti di Varese, sono stati tre i premi assegnati per meriti professionali e benemerenza. Così i destinatari della preziosa medaglia, incisa su disegno di Floriano Bodini, si sono dati appuntamento negli studi di RETE 55 per fare il punto sul […]<\/p>\n","protected":false},"author":1,"featured_media":23251,"comment_status":"closed","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"footnotes":""},"categories":[230,14,51],"tags":[],"yoast_head":"\n
<\/strong><\/p>\n
Nell'intervento di Inzaghi, l'"informazione" ha preso una connotazione più ampia e profonda, passando dalla semplice comunicazione<\/strong> di eventi e fatti, all'essere "formazione". <\/p>\n
Prima Parte
Seconda Parte
Terza Parte<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"