{"id":23694,"date":"2011-02-02T10:17:51","date_gmt":"2011-02-02T10:17:51","guid":{"rendered":""},"modified":"2011-02-04T08:02:25","modified_gmt":"2011-02-04T08:02:25","slug":"pacciarotti-e-la-nostalgia-per-i-grandi-cataloghi","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/pacciarotti-e-la-nostalgia-per-i-grandi-cataloghi\/","title":{"rendered":"Pacciarotti e la nostalgia per i grandi cataloghi"},"content":{"rendered":"
Giudizi personali – <\/strong>"Quest'anno, mi sembra, che la provincia di Varese e i suoi immediati dintorni, abbiano vissuto una serie di fortunati avvenimenti, soprattutto nel campo delle mostre". A parlare è il Professor Giuseppe Pacciarotti, ospite degli studi di La6 Tv <\/strong>che discute, insieme con noi, i principali avvenimenti recenti che hanno caratterizzato il mondo dell'arte. "Desidero citare le retrospettive di Varese, il nuovo museo MAGA che, ritengo, abbia portato un sostanzioso contributo ed un interessante stimolo culturale, soprattutto nella collezione permanente messa insieme, in anni di collezionismo, da Silvio Zanella, critico e cultore d'arte. Allargando i confini del territorio, direi che è stato "tutto un correre" tra Legnano, dove è in corso la mostra dedicata a Rodin; Castellanza e Varese, saltando purtroppo la mia città. Mi è sembrato che, eccezion fatta per le due maggiori Gallerie, vale a dire la Bambaia e la Palmieri, ed esclusa anche l'effervescente manifestazione del Festival Fotografico Italiano di Argentiero e Armiraglio, la città abbia vissuto un anno di quiescienza", prosegue Pacciarotti che alla fine del 2010 aveva già espresso il suo giudizio nel nostro meglio-peggio-auspicio.<\/strong><\/p>\n <\/strong>"Il problema nella mia città, così come in molte altre della zona – incalza Pacciarotti – è soprattutto di <\/p>\n programmazione degli eventi, di continuità e di coerenza delle proposte culturali.<\/strong> A Varese, si conferemano poli attrattivi della cultura Villa Panza e i Musei Civici che, sotto la direzione di Daniele Cassinelli, si sono visti imprimere un forte sprint". E il riferimento al Castello di Masnago dà l'abbrivio a Pacciarotti per un lungo affondo riguardante la mostra allestita alla Pinacoteca di Rancate, curata da Agosti, Tanzi e Stoppa.<\/p>\n "Una mostra interessante e con un catalogo che si presenta come punto di riferimento bibliografico per la storia dell'arte moderna; un catalogo composto di due volumi di cui il secondo è un atlante di itinerari artistici. Pubblicazioni come queste costituiscono vere e proprie pietre miliari, volumi da consultare anche a distanza di tempo, ben oltre il termine dell'esposizione".<\/p>\n Senza scadenza – Pacciarotti <\/strong>punta l'indice soprattutto su questo aspetto: in campo culturale servono lungimiranza ed investimenti strutturali, capaci di dare frutti anche dopo diverso tempo. Non è possibile ragionare con "il metro di riferimento settimanale": nel campo culturale occorre dilatare la linea temporale e ragionare per stagioni, anni, decenni. L'ansia da prestazione non giova a nessuno, non permette congruenza e progressione. "La cosa importante – conclude Pacciarotti – è puntare su iniziative di qualità": il pubblico, può anche dimostrarsi di dura cervice, ma col tempo le riconosce e le apprezza.
Pinacoteca di Rancate<\/span><\/div>\n