{"id":23778,"date":"2011-02-15T11:49:07","date_gmt":"2011-02-15T11:49:07","guid":{"rendered":""},"modified":"2011-02-18T09:28:27","modified_gmt":"2011-02-18T09:28:27","slug":"risorgimento-sar-il-museo-delle-cere","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/risorgimento-sar-il-museo-delle-cere\/","title":{"rendered":"Risorgimento, sar\u00e0 il Museo delle cere?"},"content":{"rendered":"
Gli appassionati non ne perdono uno: da Madame Tussauds a quello del Vittoriano.<\/strong> Stiamo parlando del museo delle cere, vera delizia per gli amanti del genere, del verosimile che rasenta il parossismo, ma qualche volta anche la macchietta… Maccagno sceglie di celebrare così il 150° dell'Unità d'Italia, con un'iniziativa a metà strada tra ricostruzione biografica e storia di scene ambientate. Dal "Museo delle Cere" della Postumia, erede del Museo delle Cere di Milano<\/strong>, restaurato, integrato e riportato a nuova dignità nel 2004 a Gazoldo degli Ippoliti<\/strong>, giungono a Maccagno trentotto statue per animare un percorso storico e rinnovare la memoria di vicende italiane e di contesto internazionale.<\/p>\n Napoleone Bonaparte apre la mostra che poi si delinea con i protagonisti del Risorgimento, Garibaldi, Mazzini, Cavour, Vittorio Emanuele II. Vittorio Emanuele III e Ivanoe Bonomi traghettano alle Guerre Mondiali e <\/p>\n all'avvento della Repubblica che si manifesta nei dieci Presidenti: da Einaudi a Napolitano. In parallelo, i Pontefici dal dopoguerra fino a Benedetto XVI. Una sintesi delle vicende internazionali del ‘900 ospita le figure di Benito Mussolini e Adolf Hitler e molti altri protagonisti della storia contemporanea, da Churcill, Stalin, Roosevelt a Charles De Gaulle e J. F. Kennedy.<\/p>\n L'affiancamento e la stampella dei contemporanei –<\/strong> Un po' forzata, o quantomeno discutibile, l'idea di voler inserire nel percorso, quattordici opere realizzate da artisti contemporanei come Giovanna Fra, Giorgio Vicentini, Antonio Pedretti o Grazia Ribaudo.<\/strong> Le opere, in qualche caso, stridono con i corpi in legno e resina di Mazzini e Garibaldi, con i nei e la barba finti degli impassibili protagonisti della storia. Il Museo delle cere sembra portare inscritti un sentore ed un'idea di museo ottocentesco, di enfilade di polverosi visi del passato o, nel caso delle cere moderne, degli eccentrici vip dello star system come Gigi D'Alessio, Tiziano Ferro o Ligabue (questi sono gli ultimi "attesi" al Museo di Roma a lato di Piazza Venezia). E poi, quasi automaticamente, torna in mente "La bottega dell'antiquario" di Dickens, dove la piccola protagonista Nell, in fuga da Londra, a Warwick è ospite e lavora nel <\/p>\n museo delle cere di Mrs. Jarley, l'ambiziosa proprietaria che si fa chiamare "Marchesa". <\/p>\n Non sindacando sulla bontà dell'operazione ma sulle scelte di affiancamento e allestimento<\/strong>, aspettiamo di snocciolare tutte le iniziative che celebreranno, nel segno dell'Arte e dei suoi dintorni, il 150° dell'Unità d'Italia, sperando di tenerci alle debite distanze dalle celebrazioni defalcate, o peggio ancora, dalle rassegne delle serie: "Facciamo pur di dover fare". Abbiamo imparato che è meglio non fare una mostra che fare qualcosa che distrugge lo sguardo, che sia frutto solo di cosmesi e non di sostanza. Ci piacerebbe vedere ricordati, letti o illustrati, oltre ai manichini di gommapiuma, i film che hanno segnato la storia della Nazione, gli autori delle correnti pittoriche regionali come quelle dei Macchiaioli o della Scuola di Posillipo (pulsanti di vita oltre che di colori), le pagine della letteratura, da Ippolito Nievo a Machiavelli, da Manzoni, Beccaria, Parini a Carlo Emilio Gadda. O, se vogliamo restare ben aderenti al locale, le storie di Domenico Adamoli, Ernesto Cairoli, Francesco Daverio<\/strong> che ci vengono restituiti negli straordinari ritratti biografici di: "C'erano una volta. Novantuno protagonisti della storia di Varese" di Max Lodi e Luisa Negri.<\/p>\n CERA MEMORIA Alessandro Manzoni, scultura di cera Gli appassionati non ne perdono uno: da Madame Tussauds a quello del Vittoriano. Stiamo parlando del museo delle cere, vera delizia per gli amanti del genere, del verosimile che rasenta il parossismo, ma qualche volta anche la macchietta… Maccagno sceglie di celebrare così il 150° dell'Unità d'Italia, con un'iniziativa a […]<\/p>\n","protected":false},"author":1,"featured_media":23779,"comment_status":"closed","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"footnotes":""},"categories":[40,17],"tags":[],"yoast_head":"\n
Pagine di tempo e di storia dal Museo delle Cere della Postumia
Trentotto statue provenienti del Museo delle Cere di Gazoldo degli Ippoliti<\/strong>
Dal 20 febbraio 2011 al 1° maggio 2011
Maccagno, Civico Museo Parisi-Valle
via Leopoldo Giampaolo 1
Orari: venerdì, sabato, domenica e festivi 10.00 – 12.00 \/ 15.00 – 18.00
Ingresso gratuito
Inaugurazione: sabato 19 febbraio ore 17.30
Ulteriori informazioni:
tel. 0332\/561202 web: www.museoparisivalle.it
fax: 0332\/562507 e-mail: info@museoparisivalle.it
A cura di Claudio Rizzi e Nanni Rossi, con esauriente catalogo edito da PubliPaolini e Patrocinio della Regione Lombardia, della Provincia di Varese, della Provincia di Mantova, la mostra verrà riproposta il 7 maggio 2011 a Sabbioneta, con allestimento nella Galleria di Palazzo Giardino.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"