{"id":23798,"date":"2011-02-18T04:32:15","date_gmt":"2011-02-18T04:32:15","guid":{"rendered":""},"modified":"2011-02-18T09:30:24","modified_gmt":"2011-02-18T09:30:24","slug":"como-e-la-moda-rococ","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/como-e-la-moda-rococ\/","title":{"rendered":"Como e la moda Rococ\u00f2"},"content":{"rendered":"
Fashion victim –<\/strong> Un'interessante conferenza, svoltasi a Como, in Pinacoteca<\/strong>, dal titolo Una famiglia intelvese alla corte di Vienna nel '700. Il piacere di vestire alla moda<\/em> ha raccontato gli abiti e le mode dell'epoca del Rococò. A riportare gli uditori, accorsi numerosi, all'epoca di damine e figurini, la Prof. Marialuisa Rizzini, docente di storia del costume.<\/strong> Occasione della conferenza è la mostra dedicata agli artisti Ferrata e Carloni<\/strong>, vissuti fra Seicento e Settecento, originari della val d'Intelvi, ma frequentatori e protagonisti dell'arte delle più importanti città europee, come Vienna e Roma. Il primo fu un importante scultore attivo a Roma, il secondo operò alla corte degli Asburgo. Di quest'ultimo in mostra sono esposti sei ritratti, che raffigurano i membri della famiglia dei De Allio. Le opere sono di proprietà del comune di Scaria, frazione di Lanzo di Intelvi.<\/p>\n I De Allio – Originari di Scaria<\/strong>, oltre al pittore stesso, <\/p>\n erano i De Allio, sebbene la loro carriera si svolse lontano dal paese natio, alla corte di Vienna. Donato Felice de Allio, il pater familias, lavorava come ingegnere militare e i suoi tre figli ricoprirono incarichi importanti, politici e militari. In arte il periodo è dominato dalla corrente del Rococò<\/strong>, di cui un esempio è il palazzo di Schonbrunn. E come ha sottolineato la Prof.ssa Rizzini nella conferenza, anche gli abiti rispecchiano questa tendenza artistica.<\/p>\n L'abito, segno di distinzione sociale –<\/strong> Tutti i personaggi sono ritratti con gli abiti ufficiali, che ne denotano il ruolo. Ad esempio Carlo Antonio de Allio<\/strong> è raffigurato con il copricapo militare, che lo identifica come un tenente, Donato Felice<\/strong> con la divisa da ingegnere: una tendenza tipica dell'epoca, che è confermata anche da ritratti di altri personaggi coevi. L'abito è un distintivo sociale, un modo di ostentazione, così come gli accessori, preziosi e ricercati: calze di seta, merletti ai polsi. E poi la parrucca, posata su teste calve, rasate per l'occasione, acconciata così come la moda dettava.<\/p>\n Ma chi dettava la moda? Modello di eleganza fu anche nel Settecento il Re Sole, Luigi XIV<\/strong>, che lanciò le scarpe <\/p>\n maschili con il tacchetto rosso: a partire da lui, i sovrani si presentarono come gentiluomini di corte, non più militari, cosa che era accaduta fino a pochi secoli prima.<\/p>\n La moda femminile –<\/strong> Le donne di rango indossavano impegnativi abiti, di tradizione francese, come la Robe à la francaise<\/em>, caratterizzata dalla presenza di estensioni laterali, che venivano sostenute da paniers, sottostrutture in giunco o metallo che potevano raggiungere dimensioni notevoli. Questi abiti risultavano così molto scomodi, poco funzionali e le dame dell'epoca, come si può ammirare ad esempio nei ritratti di Von Meytens, assumevano sempre una innaturale posizione eretta, a causa della presenza di stretti corpetti. Nell'opera esposta a Como, Madame De Allio indossa probabilmente un vestito alla francese<\/strong>, impreziosito da un drappo rosso che cade morbido sulle spalle e da fiori acconciati sul petto. Le maniche sono ornate da merletti: indumenti maschili e femminili facevano largo uso di pizzi. Molto ambite erano le opere delle merlettaie del Belgio e della Francia, che tentavano di soddisfare i capricci delle dame.<\/p>\n Il Parini… Pizzi, merletti, parrucche, abiti di corte, ricami e corsetti: emblemi di quell'aristocrazia che pochi anni più tardi il Parini avrebbe ironicamente raccontato nelle sue opere.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":" Maria Teresa d'Austria e famiglia, in un ritratto di Von Meyte Fashion victim – Un'interessante conferenza, svoltasi a Como, in Pinacoteca, dal titolo Una famiglia intelvese alla corte di Vienna nel '700. Il piacere di vestire alla moda ha raccontato gli abiti e le mode dell'epoca del Rococò. A riportare gli uditori, accorsi numerosi, all'epoca […]<\/p>\n","protected":false},"author":1,"featured_media":23799,"comment_status":"closed","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"footnotes":""},"categories":[42,16],"tags":[],"yoast_head":"\n
Maria Anna von Beroldingen<\/span><\/div>\n