{"id":23858,"date":"2011-02-25T07:45:42","date_gmt":"2011-02-25T07:45:42","guid":{"rendered":""},"modified":"2011-02-25T09:29:10","modified_gmt":"2011-02-25T09:29:10","slug":"l-accademia-e-la-malnate-che-non-c-pi","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/l-accademia-e-la-malnate-che-non-c-pi\/","title":{"rendered":"L’Accademia e la Malnate che non c’\u00e9 pi\u00f9"},"content":{"rendered":"
"Viaggio nel tempo a Malnate. Suggestioni di storia, arte e letteratura".<\/strong><\/em> Questo il titolo dell'evento, che ben rende la pluralità di fonti e di voci, la volontà di creare suggestioni all'ascoltatore, di portarlo dentro la Storia universale, ma anche nella storia locale. Si è parlato delle vicende più antiche di Malnate, ma in un modo nuovo: momenti di musica si sono alternati a momenti di letteratura, in cui hanno preso vita le opere di autori immortali, come Dante, Guinizzelli e Manzoni. Affreschi, documenti antichi e reperti archeologici hanno completato il quadro, permettendo all'ascoltatore di calarsi in una atmosfera rarefatta e lirica. Il Bisonte –<\/strong> Nell'epoca delle glaciazione il paesaggio <\/p>\n malnatese era simili alle attuali tundre polari,con muschi e licheni. In questo habitat giravano un bisonte alto oltre due metri, alci e il terribile orso delle caverne. Di questi animali sono arrivate tracce fino a noi. E nel 1959, nella cava di sabbia nei pressi del paese, furono portate alla luce le ossa di un enorme bisonte, forse travolto dalla piena del fiume.<\/p>\n Nuova tappa della macchina del tempo, i primi abitanti –<\/strong> Fra IV e III sec.a.C l'altopiano malnatese è ricoperto da querce e castagni: e probabilmente nella zona di Monte Morone si trovava un villaggio celtico, abitato cioè da quei popoli passati alla storia come Galli Insubri. Si trattava di un popolo fiero, bellicoso, formato da abilissimi guerrieri, organizzati in una società tribale, con una forte gerarchia. Il territorio malnatese conserva tracce di questo periodo: nel 1903 in località Rogoredo furono scoperte due tombe a incinerazione, di cui una, maschile, conservava una spada particolare, cioè con l'ansa a forma umana, detta per questo antropoide. Un'altra testimonianza è la pietra inglobata nella chiesa di Monte Morone<\/strong>, caratterizzata dalla presenza di coppelle, forse legata a qualche aspetto rituale.<\/p>\n Fra tegole e torri –<\/strong> Poche sono le testimonianze della piena epoca romana, anche se don Branca, appassionato di storia locale, attribuì a un villaggio romano di questo periodo alcuni frammenti di tegole, provenienti da Monte Morone, ritrovate negli anni Trenta del Novecento. Ben cambiata è la situazione nel IV sec.d.C., quando Roma si trovò minacciata dalle popolazioni barbariche che premevano i confini. A tale periodo risale una serie di fortificazioni per il controllo soprattutto delle aree subalpine. Alle più note, come Castelseprio <\/strong>e Torba<\/strong>, si <\/p>\n possono aggiungere anche il campanile della chiesa di Monte Morone, che dominava la valle del Lanza, e forse anche il sito dell'attuale chiesetta malnatese di S.Matteo. Non a caso la zona si chiamava castelasc<\/em>, variante di castello, quindi fortificazione e dalla posizione sopraelevata era possibile, per le sentinelle, controllare la valle del Lanza. Ancora oggi, a monte Morone, esiste sotto il campanile una cisterna.<\/p>\n I Longobardi e il culto di Maria –<\/strong> A partire dal VI sec.d.C., la Lombardia fu stabilmente occupata dai Longobardi, popolo nordico. Inizialmente ariani, vennero progressivamente convertiti dalla famosa regina Teodolinda e da allora fu un susseguirsi di edifici religiosi, molto spesso dedicati a Maria. E si dice che presenti una dedicazione alla Madonna della Cintola la chiesetta di Monte Morone, che si fa risalire proprio all'età longobarda. In particolare la cintola era la cintura di Maria che, secondo la tradizione, proteggeva le fortezze.<\/p>\n Ecco i Franchi – I Longobardi, nel IX secolo, furono conquistati dai Franchi<\/strong>, e fu così che nacque il sacro Romano Impero…Mille e non più Mille, si diceva, e della Malnate dell'epoca non si hanno notizie…dobbiamo aspettare il 1068 per la prima testimonianza, ma questa sarà un'altra storia!<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":" Accademia dei Curiosi di Malnate "Viaggio nel tempo a Malnate. Suggestioni di storia, arte e letteratura". Questo il titolo dell'evento, che ben rende la pluralità di fonti e di voci, la volontà di creare suggestioni all'ascoltatore, di portarlo dentro la Storia universale, ma anche nella storia locale. Si è parlato delle vicende più antiche di […]<\/p>\n","protected":false},"author":1,"featured_media":23859,"comment_status":"closed","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"footnotes":""},"categories":[13,50],"tags":[],"yoast_head":"\n
Ma vediamo, ora, questa storia, più da vicino…
Un po' di geologia – Malnate sorge in un territorio antichissimo,<\/strong> risultato dell'azione di fiumi e ghiacciai. Prima ancora dell'epoca quaternaria l'altopiano di Malnate si affacciava su un fiordo marino, popolato da molluschi, formatosi in seguito all'ingresso delle acque marine in veri e propri canyon scavati dai fiumi. Di questi momenti ormai perduti rimane oggi un fossile, una conchiglietta che fuori dal paese non ha confronti, la Emiliomya malnatensis<\/em>. Con il tempo i fiumi riempirono i fiordi e diedero vita alla valle Olona.<\/p>\n