{"id":23896,"date":"2011-03-04T03:41:05","date_gmt":"2011-03-04T03:41:05","guid":{"rendered":""},"modified":"2011-03-04T09:04:06","modified_gmt":"2011-03-04T09:04:06","slug":"incontro-con-l-artista-juan-marull","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/incontro-con-l-artista-juan-marull\/","title":{"rendered":"Incontro con l’artista Juan Marull"},"content":{"rendered":"
Viva il nuovo –<\/strong> Una bella mostra di energia e colore sulla pareti del centro ThQU-Brentart di Brenta. <\/strong>Un'esposizione che unisce la bellezza di uno spazio nuovo e aperto alla sperimentazione con le energie creative di un giovane pittore come Kirka<\/strong>, origini argentine e residenza a Gemonio. Arte che vuole provocare il senso comune ma con un velo di ironia: dalla religione al razzismo ai luoghi comuni sul Paese Italia, dalla politica al costume: il tutto guarnito con colori puri e vivaci, in una specie di carnevale sudamericano a cui non sfugge l'amore per il calcio. L'esperimento piace: perché Brentart apre la sua nuova stagione con un artista che ha i giusti requisiti per l'innovazione: linguaggio non banale, buone idee e lavoro duro e continuo sull'arte del dipingere. Piace perché il centro lo accoglie con degna scenografia, rendendo ogni quadro spettacolo appeso ai muri in pietra.<\/p>\n Novità: i titoli –<\/strong> "Ci sono un paio di quadri nuovi, ma la vera novità è che ho deciso di mettere i titoli esposti al pubblico, così la gente si ferma e si mette a pensare un po' di più", confessa Juan Marull – in arte Kirka – <\/strong>a cui piacciono le interpretazioni personali, quello che ognuno può leggere senza che l'artista suggerisca niente al di fuori di ciò che è dipinto. Ma quando si tratta di comunicare è anche buona cosa facilitare il compito a chi osserva: è quindi spiegata la novità della mostra di Brenta. Un'esposizione che conta numerosi pezzi, alcuni dei quali davvero impressionanti, anche nelle dimensioni: quello in cui la zattera della Medusa diventa iconografia del viaggio dei disperati verso Lampedusa<\/strong> oppure quello in cui il pittore stesso è protagonista di una crocifissione irriverente, segno delle persecuzioni e dileggi di cui l'artista è vittima. La mostra resterà aperta tutti i fine settimana fino a domenica 13, ed è l'occasione per respirare un po' di aria nuova in un luogo lontano dai grandi circuiti dell'arte ma che ha tutte le caratteristiche per diventarlo.