{"id":23944,"date":"2011-03-10T16:17:53","date_gmt":"2011-03-10T16:17:53","guid":{"rendered":""},"modified":"2011-03-11T08:51:23","modified_gmt":"2011-03-11T08:51:23","slug":"quando-botticelli-arriv-a-milano","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/quando-botticelli-arriv-a-milano\/","title":{"rendered":"Quando Botticelli arriv\u00f2 a Milano"},"content":{"rendered":"
Quando pensi di aver visto tutto –<\/em><\/strong> "Mi sembra importante sottolineare come, anche per i più famosi artisti, per i quali può sembrare che tutto sia già stato conosciuto, indagato e messo a fuoco, restino ancora ampi spazi di indagine. La ricerca, come ben sa chi la pratica, non finisce mai: cambiano soltanto gli strumenti, l'ottica, l'angolazione, gli obbiettivi. I musei, insieme alle università, sono i luoghi vivaci in cui vengono individuati i nuovi percorsi di ricerca<\/strong> e vengono alla luce importanti novità scientifiche che servono a far proseguire il cammino della conoscenza. Come per la medicina". È Annalisa Zanni, curatore insieme con Andrea Di Lorenzo<\/strong>, della mostra "Botticelli nelle collezioni lombarde<\/strong>" a spiegare genesi e ragioni della rassegna. Firenze, 1510: muore Sandro Botticelli. Milano, 2010: il Poldi Pezzoli presenta la mostra "<\/strong>Botticelli nelle collezioni lombarde", un'occasione più unica che rara per poter ammirare uno accanto all'altro alcuni dei capolavori del noto maestro "dispersi" in alcuni dei più importanti musei lombardi e forse non così noti al grande pubblico.<\/p>\n Dunque, se pensate che Botticelli faccia rima solo con Firenze, la mostra è pronta a smentire questo luogo comune. A <\/p>\n cominciare dalla collezione permanente del Museo: il Poldi Pezzoli, infatti, possiede ben tre opere del grande autore del Rinascimento: due dipinti di grande qualità, la Madonna<\/em> del Libro <\/em>e il Compianto sul Cristo morto<\/em>, e un bellissimo ricamo raffigurante l'Incoronazione della Vergine<\/em>, eseguito su disegno dell'artista per un cappuccio di piviale. Accanto a queste opere, la mostra presenta importanti prestiti provenienti dalla Pinacoteca dell'Accademia Carrara di Bergamo – il Ritratto di Giuliano de' Medici<\/em>, la tavola raffigurante la Storia<\/em> di Virginia <\/em>e il Cristo dolente in atto di benedire <\/em>– e due disegni conservati alla Biblioteca Ambrosiana, appartenenti al celebre Codice Resta, San Tommaso che riceve la cintola <\/em>e Pallade su un piedistallo<\/em>.<\/p>\n Un Botticelli che non ti aspetti –<\/strong> L'esposizione vuole valorizzare la presenza nelle collezioni lombarde dell'artista fiorentino e guidare il visitatore alla scoperta della sua produzione attraverso una rappresentazione completa delle tecniche in cui si manifestò l'arte di Botticelli e della sua bottega, nel periodo più significativo della sua attività, che va dall'inizio degli anni 80 alla fine <\/p>\n degli anni 90 del Quattrocento. "Con questa esposizione – prosegue Annalisa Zanni – desideriamo ribadire il ruolo importante che i musei continuano ad avere nel promuovere studi, ricerche archivistiche e interventi conservativi sulle opere, e la condivisione dei risultati di tutte queste indagini con gli altri studiosi, nonostante e forse ancor di più in questi momenti, così difficili dal punto di vista economico, nei quali ci troviamo a vivere. Una mostra come questa è stata possibile grazie a numerose persone, soggetti attivi, solidali e responsabili della nostra società". Seguendo l'evoluzione dello stile dell'artista e in un allestimento di forte suggestione che isola le opere con mirati fiotti di luce, la mostra propone una riflessione sui temi della bellezza, della devozione e della penitenza, passando dal carattere pacato e prezioso della Madonna del Libro <\/em>ai toni patetici e drammatici e ai colori squillanti del Compianto<\/em>. Botticelli nelle Collezioni Lombarde Accompagna la mostra un catalogo, a cura di Andrea Di Lorenzo, edito da Silvana Editoriale. Sandro Botticelli e Filippino Lippi (?), Madonna con il Bambino detta Madonna del Libro Quando pensi di aver visto tutto – "Mi sembra importante sottolineare come, anche per i più famosi artisti, per i quali può sembrare che tutto sia già stato conosciuto, indagato e messo a fuoco, restino ancora ampi spazi di indagine. La […]<\/p>\n","protected":false},"author":1,"featured_media":23945,"comment_status":"closed","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"footnotes":""},"categories":[45,15],"tags":[],"yoast_head":"\n
E così, può succedere che quando pensi di aver imparato e visto tutto, si spalancano nuove ed inaspettate sorprese.<\/p>\n
riceve la cintola – Bibl. Ambrosiana<\/span><\/div>\n
Cristo morto<\/span><\/div>\n
E l'esposizione, oltre che splendida opportunità di diletto per lo sguardo ed importante momento per verificare e rinfrescare studi e ricerche, è anche preziosa occasione di un importante recupero: infatti la Madonna<\/em> del Libro<\/em>, molto sofferente, è stata restaurata grazie al contributo di Marta Marzotto, in ricordo della figlia Annalisa.<\/p>\n
<\/p>\n
<\/strong>Fino al 21 marzo 2011
Milano, Museo Poldi Pezzoli
Via Manzoni 12
Orari: da mercoledì a lunedì, dalle 10.00 alle 18.00
Chiuso il martedì
Per info.: tel. 02 794889 – 02 796334
www.museopoldipezzoli.it<\/p>\n
Presentando il biglietto della mostra, è possibile accedere con un ingresso ridotto alla Pinacoteca Ambrosiana (www.ambrosiana.it) per ammirare il tondo della Madonna del Padiglione<\/em>, in un ideale itinerario collegato all'esposizione. <\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"