{"id":24027,"date":"2011-03-24T13:51:28","date_gmt":"2011-03-24T13:51:28","guid":{"rendered":""},"modified":"2011-03-25T10:44:14","modified_gmt":"2011-03-25T10:44:14","slug":"a-varese-l-arte-si-tiene-in-mano","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/a-varese-l-arte-si-tiene-in-mano\/","title":{"rendered":"A Varese l’arte si tiene in mano"},"content":{"rendered":"
Un museo dove non sia vietato toccare. <\/strong>Tutt'altro, dove la via preferenziale per conoscere e approcciare il mondo sia proprio quella che passa per le dita e i polpastrelli; un museo dove l'opera perda una parte della sua aurea di sacralità e si lasci avvicinare tanto dai vedenti quanto dai non vedenti. "Sì, perchè troppo spesso ci si dimentica che le opere d'arte sono nate per essere toccate, portate in processione, baciate, trasportate. Nei musei di oggi, invece, tutto appare così irrimedialmente lontano, inavvicinabile, trincerato dietro un vetro o un cordone di sicurezza. Il divieto di toccare l'opera è innanztitutto un tabù culturale. Così avviene che tele o sculture se ne stanno rinchiusi in una sorta di "tempio sacro" della cultura, nell'olimpo che riesce ad allontanare più che ad avvicinare. Ma le opere d'arte non sono nate per i musei". <\/p>\n A presentarci il Museo Tattile che aprirà i battenti il 16 aprile a Varese è Livia Cornaggia di Controluce ONLUS<\/strong>, la giovane Associazione che ha promosso, oltre alla mostra tattile di mulini ospitata al Museo Salvini la scorsa estate, il progetto "Quarta di copertina<\/strong>", garantendo ai non vedenti la possibilità di tenersi aggiornati sulle novità in libreria e biblioteca grazie alle schede in Braille delle 'quarte di copertina' dei titoli di più recente pubblicazione.<\/p>\n "Il Museo varesino permette ai non vedenti o agli ipovedenti di avvicinare la realtà attraverso dei piccoli modelli lignei. Attraverso il tatto si può percepire e comprendere meglio la forma di una rotonda di un incrocio, il contorno di un monumento, di un palazzo ma anche di un percorso turistico. Stiamo parlando di una scala educativa del tatto, di una reale possibilità di coinvolgimento, comunicazione e sensibilizzazione. Per info.: http:\/\/nuke.controluceonlus.org\/
Il Museo tattile Omero di Ancona e quello tiflologico di Madrid <\/strong>hanno fatto dell'osservazione tattile il loro principale canale di conoscenza. Questo di Varese – crediamo – sarà un progetto destinato certamente a lasciare un solco profondo anche tra quanti la vista ce l'hanno. Pare davvero di essere stati disabituati a toccare e quando lo facciamo spesso lo facciamo con violenza. Ecco perchè la nostra Associazione ama dire – e dimostrare – che si tratta di uno spazio espositivo e di conoscenza aperto a tutti".<\/p>\n
L'intervista completa a Livia Cornaggia <\/strong>andrà in onda su La6 Tv domenica sera, alle 20.45.