{"id":24119,"date":"2011-04-07T09:27:34","date_gmt":"2011-04-07T09:27:34","guid":{"rendered":""},"modified":"2011-04-08T08:57:18","modified_gmt":"2011-04-08T08:57:18","slug":"giovani-ciceroni-a-cittiglio","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/giovani-ciceroni-a-cittiglio\/","title":{"rendered":"Giovani Ciceroni a Cittiglio"},"content":{"rendered":"
Nel week end del 26 e 27 marzo si sono svolte le Giornate FAI di Primavera:<\/strong> molto luoghi di interesse culturale, solitamente chiusi al pubblico, sono stati aperti e vi si sono organizzate visite guidate. In particolare la chiesa di S.Biagio a Cittiglio<\/strong>, salita ad onor di cronaca per i recenti scavi archeologici, ha visto oltre seicento visitatori. La gestione della giornata e le visite guidate sono state seguite dagli studenti del Liceo Sacro Monte di Varese. Incuriositi da tale successo, ne abbiamo parlato con i protagonisti.<\/p>\n La scuola sul territorio – Il Preside, Prof. Pippione<\/strong>, ha sottolineato come la scuola non sia nuova a questi progetti: alcuni studenti recentemente hanno partecipato come guide alla mostra di Rauschenberg a Villa Panza. La volontà della scuola è proprio quella di sviluppare la curiosità e l'interesse dei ragazzi, coinvolgendoli in attività nuove, sul territorio, e permettendo loro di vivere un'esperienza formativa importante. Infatti, sottolinea il Preside, fanno proprie delle competenze e si relazionano con un pubblico più ampio rispetto alla classe e al professore, e si rendono conto di "saper fare". La scuola offre la possibilità di aprirsi alla realtà, e la realtà talvolta fornisce l'occasione per capire veramente l'importanza della scuola. E nel caso di S.Biagio è successo proprio così.<\/p>\n Un interesse che parte da lontano –<\/strong> Già un paio di anni fa, alla conclusione delle operazioni archeologiche a San Biagio, i ragazzi del liceo classico, dopo avere visitato gli scavi, diedero il via ad una approfondita ricerca sulla <\/p>\n chiesetta. Ne studiarono le caratteristiche artistiche, le origini, anche in base a quanto l'archeologia aveva portato alla luce; analizzarono i dipinti, cercando confronti soprattutto in ambito lombardo. Un'importante novità, non solo parole! <\/strong>I ragazzi non solo hanno assunto il ruolo di ciceroni per un week end. Al contrario, come si è detto, hanno approfondito le conoscenze con un lavoro di ricerca, confluito in una dispensa. Mentre gli studenti dello scientifico sono stati coinvolti nel rilievo della chiesetta, attraverso la tecnica della fotogrammetria. In pratica le dimensioni vengono ricavate attraverso la restituzione prospettica di una fotografia scattata in loco. Lavori inediti, quindi, e impegnativi che, come ha sottolineato il Preside sono stati svolti fuori dall'orario delle lezioni. I risultati –<\/strong> I felici esiti di questo impegno si rivelano nelle parole dei professori, soddisfatti perché i ragazzi hanno mostrato interesse, abilità nel condurre le ricerche, creatività nel gestire un progetto. La testimonianza – <\/strong>Alle parole del Preside e dei docenti, vogliamo far seguire uno stralcio dell'articolo fornitoci dalla Prof. Bardelli, scritto da Martina Bianchi, a nome dei compagni di scuola, relativo proprio all'esperienza di San Biagio: Un momento della visita guidata Nel week end del 26 e 27 marzo si sono svolte le Giornate FAI di Primavera: molto luoghi di interesse culturale, solitamente chiusi al pubblico, sono stati aperti e vi si sono organizzate visite guidate. In particolare la chiesa di S.Biagio a Cittiglio, salita ad onor di cronaca per i […]<\/p>\n","protected":false},"author":1,"featured_media":24120,"comment_status":"closed","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"footnotes":""},"categories":[10,230,52],"tags":[],"yoast_head":"\n
La giornata che fa primavera –<\/strong> Quest'anno la ricerca è stata ripresa e grazie al gruppo "Amici di San Biagio" la scuola ha posto la propria candidatura per gestire la giornata di Primavera. Organizzatori delle attività i Professori Raffaella Bardelli e Christian Liberatore<\/strong>, con le loro classi rispettivamente del liceo classico e scientifico.<\/p>\n
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E, fuori da scuola, anche i visitatori di San Biagio, accorsi numerosissimi, possono condividerne la soddisfazione.
La giovanissime guide, Erica Salina (I classico), Luca Aletti, Riccardo Bay, Corcione Federica, Daniele Pippione (IV B scientifico), Martina Bianchi, Anna Cocozza, Stefania De Angelis, Francesca Marcassa, Marta Zanuso (III classico) hanno esposto con semplicità e chiarezza gli argomenti, soffermandosi su alcuni aspetti dell'edificio: gli scavi archeologici, l'architettura della chiesa, l'apparato decorativo, il famoso affresco della Chimera, la spiegazione del rilievo fotogrammetrico. Ai visitatori, più o meno profani, è arrivata chiara e netta la sensazione di avere di fronte giovani appassionati e consapevoli di quanto stessero facendo.<\/p>\n
"Non saprei descrivere la meraviglia che noi studenti del Liceo "Sacro Monte" di Varese, divenuti per un giorno apprendisti ciceroni<\/em>, abbiamo sperimentato come testimoni del continuo fluire di amanti dell'arte nel sito di San Biagio, ma senza alcun dubbio è stata un'esperienza indimenticabile. Noi studenti, anche se per un unico weekend, abbiamo avuto la possibilità di stare a contatto con questo frammento della nostra storia lombarda e abbiamo tentato di comunicare il nostro amore per l'arte anche ai numerosi visitatori che sono giunti ad ascoltarci. È proprio negli occhi attenti di coloro che abbiamo incontrato che siamo stati in grado di cogliere una sincera curiosità ed un vivo interesse per il nostro territorio." <\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"