{"id":24195,"date":"2011-04-19T12:55:53","date_gmt":"2011-04-19T12:55:53","guid":{"rendered":""},"modified":"2011-04-22T17:11:29","modified_gmt":"2011-04-22T17:11:29","slug":"io-sto-con-dio","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/io-sto-con-dio\/","title":{"rendered":"“Io sto con Dio”"},"content":{"rendered":"
"Alla tentazione del serpente davanti all'albero in mezzo al giardino: 'Dio sa che quando voi ne mangiaste, si aprirebbero i vostri occhi e diventereste come Dio, conoscendo il bene e il male<\/em>', che cosa avrebbe potuto o dovuto rispondere Eva? Ebbene, una buona risposta sarebbe potura essere: 'Non ho bisogno di essere come Dio, perchè io sto con Dio<\/em>'. Nel libro della Genesi, infatti, ci viene raccontato che il Signore Dio passeggiava nel giardino alla brezza del giorno. Quella vicinanza, quella familiarità, si potrebbe quasi dire, è stata interrotta per sempre". <\/p>\n Così Silvano Petrosino in una lezione a commento dei primi capitoli della Genesi<\/strong>, una di quelle lezioni che non ti scordi perchè lapidario e vivissimo è il racconto che apre il libro biblico. Questa icasticità ficcante si ritrova nelle opere di Alessandro Nastasio, ospitate in Sala Veratti fino all'8 maggio<\/strong>.<\/p>\n Le tappe del Libro –<\/strong> Una mostra che ripercorre alcuni passi delle Sacre Scritture introdotta da un ampio commento di Piero Viotto: "Al centro, il Vangelo secondo Giovanni, non solo perchè possiamo presentare l'opera nella completezza delle sue cinquantasei xilografie in bianco e nero nella pregevole edizione Marzorati, ma perchè è la chiave di lettura dell'intero percorso della mostra. Infatti l'artista, alla ricerca del significato della condizione umana che non si può accettare e non si può rifiutare, ma si può trascendere, si confronta con le Sacre Scritture sul fondamento ultimo di Cristo morto e risorto, che rappresenta in un'unica figura in diverse sculture".<\/p>\n Lo stile di Nastasio si avvicina tanto a quello di Emil Nolde<\/strong>, ad una sorta di vetrata colorata con contorni scuri, ma su carta. Ma dall'altro lato, l'opera è come riscaldata da una reminiscenza classica, quasi mediterranea. Sottolinea Viotto a proposito delle illustrazioni dei Salmi: "Le due illustrazioni che si riferiscono al lavoro "Quelli che seminano nel pianto, mieteranno nella gioia<\/em>" (Sal. 126,5) e "Viene con gioia colui che porta i suoi covoni<\/em>" (Sal. 126,6) ci ricordano le figure dei mesi nelle cattedrali romaniche e gotiche". Il lavoro non è più una punizione divina, viene come riscattato e illuminato da una positività tutta terrestre, fatta di sacrificio, sudore, fasci di grano da portare sulla schiena, ma anche tanta gioia e la possibilità, che si lascia solo intravedere all'orizzonte, di un raccolto copioso e da condividere.<\/p>\n
La Bibbia di Alessandro Nastasio<\/strong>
Varese, Sala Veratti
Dal 15 aprile all'8 maggio 2011
Orari: da martedì a domenica, dalle 9.00 alle 12.00 e dalle 14.30 alle 18.30
A cura di Piero Viotto
Mostra organizzara da: Associazione Varesevive, Decanato di Varese, Comune di Varese