{"id":24217,"date":"2011-04-21T05:55:48","date_gmt":"2011-04-21T05:55:48","guid":{"rendered":""},"modified":"2011-04-22T10:25:22","modified_gmt":"2011-04-22T10:25:22","slug":"hands-on-una-mostra-da-guardare-e-da-toccare","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/hands-on-una-mostra-da-guardare-e-da-toccare\/","title":{"rendered":"Hands On: una mostra da guardare e da toccare"},"content":{"rendered":"
Lo spettatore interagisce con l'opera d'arte, è chiamato a toccarla e a riferire le sensazioni che ha sperimentato<\/strong>: questo accade nella mostra interattiva "Hands On<\/strong>", strutturata in un percorso che intende far scoprire la molteplicità delle azioni esplorative del nostro sistema tattile, integrato dalle informazioni visive e uditive. Si passa dalla semplice osservazione al tocco, coinvolgendo così non soltanto la dimensione estetica puramente contemplativa, ma anche quella più epidermica ed emozionale, ad un livello di maggior profondità.<\/p>\n La mostra si inserisce nel contesto del progetto UMUL – Use More Use Less<\/strong>, una rassegna internazionale di esempi di elevata qualità formale, estetica e funzionale, realizzati a partire dal riutilizzo di oggetti e di componenti presenti sul mercato che altrimenti sarebbero destinati alla dismissione. Giunto alla sua quarta edizione<\/strong>, il progetto viene riproposto dal Laboratorio Dagad<\/strong> e dal Laboratorio di Psicologia della Comunicazione dell'Università Cattolica di Milano<\/strong>. Alcuni studenti volontari, infatti, guidano lo spettatore alla fruizione delle opere, invitandolo poi a registrare su apposite schede le impressioni che sono state suscitate.<\/p>\n Diciassette le opere presenti, di artisti italiani e <\/strong><\/p>\n stranieri<\/strong>. Troviamo, ad esempio, "Text-ile" <\/strong>di Andrea Ortolani<\/strong>: una comoda sedia a sdraio composta dalle tastiere di computer portatili, che creano una superficie di riposo alquanto speciale, molto piacevole al tatto. L'interessante idea che ha mosso l'artista è nata pensando al contrasto tra il tempo del lavoro e il tempo della vacanza: in quest'ottica, l'autore ha deciso di recuperare le tastiere dei pc, intese quali simboli dello stressante lavoro d'ufficio, destinandoli invece alla funzione opposta, cioè ludica e di riposo.<\/p>\n Sempre a proposito di sedie particolari, c'è "Colabrodo<\/strong>", di Andrea Magnani <\/strong>e Giovanni del Vecchio<\/strong>: opera composta da sedie in pvc traforate in modo da creare una texture particolare. Degli stessi autori è presente anche "Burton<\/strong>", un vecchio cassetto in legno riadibito a tavolino, e "10&12 September<\/strong>".<\/p>\n L'artista Marcella Foschi <\/strong>ha esposto "Pegs<\/strong>", un appendiabiti composto da elementi d'arredo in disuso, quali spalliere di sedie e maniglie di porte; "Dressing Lamps", <\/strong>e "Cassette wallets", <\/strong>ossia portafogli per musicassette.<\/p>\n Sono state presentate anche alcune borse: "Freitag<\/strong>", di Markus <\/strong>e Daniel Freitag<\/strong>, i cui materiali derivano da componenti di mezzi di trasporto come i teloni dei camion e le cinture di sicurezza; "Sitbag<\/strong>", di Asli AKDEMIR<\/strong>; "Ornj bags<\/strong>" di David Shock<\/strong>; e "Paper Bag<\/strong>" di Josh Van der Meulen<\/strong>.<\/p>\n Di Martine Camillieri<\/strong> è poi "La serie dei Camions-bidons<\/strong>", flaconi di detersivo vuoti che sono stati trasformati in simpatici camioncini giocattolo. C'è poi "Cascade- blossom<\/strong>" di Michelle Brand<\/strong>; e "La friulana<\/strong>", un paio di scarpe rosse disegnate da La Clautana<\/strong> su modello di una calzatura tipica friulana, ma avendo come materia prima dei copertoni da bicicletta; e "Rig rug<\/strong>", di Roberto Meinardi<\/strong>, un tappeto fatto o partire dagli scarti di produzione di borse per la spesa. Alcune opere, infine, giocano maggiormente sugli effetti di luce, come "Le chandelier<\/strong>" di Josh Owen<\/strong>, un lampadario formato da una serie di contenitori di cd rom, disposti in cerchio a formare una raggiera; e la lampada "Jellyfish<\/strong>" di Massimiliano Contu<\/strong>, costituita da una fila di lenti da sole di seconda scelta.<\/p>\n Dal 18 al 23 aprile 2011 Laboratorio Psicologia della Comunicazione Laboratorio DAGAD Alcuni lavori esposti Lo spettatore interagisce con l'opera d'arte, è chiamato a toccarla e a riferire le sensazioni che ha sperimentato: questo accade nella mostra interattiva "Hands On", strutturata in un percorso che intende far scoprire la molteplicità delle azioni esplorative del nostro sistema tattile, integrato dalle informazioni visive e uditive. Si passa dalla semplice […]<\/p>\n","protected":false},"author":1,"featured_media":24218,"comment_status":"closed","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"footnotes":""},"categories":[45,15],"tags":[],"yoast_head":"\n
Hands On, in UMUL – Use More Use Less
Rassegna Interattiva<\/strong>
Dal 13 al 15 aprile 2011
Loggiato del Cortile d'Onore – Aula Borsi
Università Cattolica del Sacro Cuore
Largo Gemelli 1, Milano<\/p>\n
Orari: dalle 13.00 alle 21.00
Fabbrica del Vapore – Cattedrale
Via Procaccini 4, Milano<\/p>\n
Tel. 0272345931 www.psicomlab.it<\/p>\n
Tel. 0236587283 www.laboratoriodagad.it
marta.carlon@laboratoriodagad.it<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"