{"id":24257,"date":"2011-04-28T05:13:43","date_gmt":"2011-04-28T05:13:43","guid":{"rendered":""},"modified":"2011-04-29T09:30:48","modified_gmt":"2011-04-29T09:30:48","slug":"l-insubria-si-conosce-attraverso-l-arte","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/l-insubria-si-conosce-attraverso-l-arte\/","title":{"rendered":"L’Insubria si conosce attraverso l’arte"},"content":{"rendered":"
Alla celebre frase di Massimo d'Azeglio: "Abbiamo fatto l'Italia ora dobbiamo fare gli italiani" oggi si potrebbe accostare l'equivalente: "E' nata l'Insubria, ma gli Insubrici ci sono?". Oggi l'Insubria resta una realtà che socialmente, culturalmente e storicamente, oltre che geograficamente, richiede una definizione maggiormente chiara ed aggiornata, uno sforzo per delineare ciò che pare avere ancora contorni vaghi. Chiamati a rispondere all'appello, alcuni giovani artisti (tra cui anche studenti ed ex studenti dell'ateneo) e due esponenti dell'arte dei nostri tempi: il pittore Massimo Villa di Varese<\/strong> e lo scultore russo Jurij Tilman<\/strong>, lecchese d'adozione, le cui opere sono esposte permanentemente presso il Museum of art Hourglass di San Pietroburgo, Museum Puskin di Mosca (collezione Talochkin), la Galleria d'Arte della Repubblica di San Marino. Dunque quello a cui sono chiamati a rispondere gli Insubrici è un campanello dal timbro marcatamente e squisitamente artistico e culturale.<\/p>\n "Così come nel Risorgimento hanno contribuito alla nascita dell'Italia unita, oggi le popolazioni delle città di Como, di Varese e dell'intero territorio insubre <\/p>\n rappresentano un sentire comune – dichiarano gli organizzatori della rassegna – . L'Insubria, infatti, più che a un territorio geografico finito, fa riferimento ad un processo millenario che ha determinato evolutivamente un amalgama culturale e linguistico, ove popoli di diversa provenienza si sono reciprocamente plasmati e fusi in sistema sociale complesso, con proprie riconoscibili caratteristiche. Ecco perchè l'Associazione Studentesca Sant'Abbondio intende celebrare, nell'ambito dei festeggiamenti per i 150 anni dell'Unità d'Italia<\/strong>, la realtà culturale che ha dato ispirazione costitutiva alla nostra Università degli Studi dell'Insubria, simbolicamente rappresentativa di una vicenda storica che unisce le popolazioni della regione. L'arte è dunque lo strumento privilegiato per comunicare emozioni".<\/p>\n Nel contesto della tre giorni comasca collegata all'open day dell'ateneo e sullo sfondo del chiostro della Basilica di Sant'Abbondio, sede della Facoltà di Giurisprudenza, saranno protagonisti dell'esposizione artisti insubrici e diverse sensibilità creative. I giovani artisti Comaschi che esporranno insieme a Massimo Villa e Jurij Tilman sono: Ferdinando Lombardi, Lorenzo Bitetto, Giulia Mecarelli, Valeria Radaelli, Marta Longhini, Stefano Perego. A conclusione della mostra, la sera di domenica 15 maggio, il Chiostro verrà lambito da un "sapore" d'altri tempi, della Belle Epoque: verrà messo in scena il Gran Galà "L'operetta, musica dell'Italia Unita" che vedrà esibirsi Andrea Binetti, Consuelo Gilardoni e Marco Rossi, oltre ad alcuni allievi del Conservatorio di Musica di Como.<\/p>\n L'Insubria parla con l'Arte Programma: Domenica 15 maggio: Con il Finanziamento della Commissione per le Attività Culturali e Ricreative degli Studenti dell'Università degli Studi dell'Insubria Como, la facciata di Sant'Abbondio Alla celebre frase di Massimo d'Azeglio: "Abbiamo fatto l'Italia ora dobbiamo fare gli italiani" oggi si potrebbe accostare l'equivalente: "E' nata l'Insubria, ma gli Insubrici ci sono?". Oggi l'Insubria resta una realtà che socialmente, culturalmente e storicamente, oltre che geograficamente, richiede una definizione maggiormente chiara ed aggiornata, uno sforzo per […]<\/p>\n","protected":false},"author":1,"featured_media":24258,"comment_status":"closed","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"footnotes":""},"categories":[42,230,15],"tags":[],"yoast_head":"\n
Un'interessante iniziativa mira a tracciare un profilo netto e "culturalmente ispirato" dell'Insubria.<\/strong> "L'Insubria parla con l'Arte. La creatività dell'arte quale motivo unificatore dell'Insubria, dell'Italia di ieri e di oggi<\/strong>" ci sembra allora un titolo particolarmente appropriato e significativo per battezzare la mostra in programma il 14 e 15 di maggio nel Chiostro della Basilica di Sant'Abbondio a Como<\/strong>.<\/p>\n
"La creatività dell'arte quale motivo unificatore dell'Insubria, dell'Italia di ieri e di oggi"
Mostra di Massimo Villa, Jurij Tilman e giovani artisti<\/strong>
14 – 15 maggio 2011
Como, Chiostro della Basilica di Sant'Abbondio<\/p>\n
Sabato 14 maggio:
– Apertura dalle ore 12:00 alle ore 21:00
– ore 18:30 Inaugurazione della mostra, seguita da buffet accompagnato da quartetto d'archi<\/p>\n
– Apertura dalle ore 10:00 alle ore 21:00
– ore 18:30 Aperitivo nel Chiostro
– ore 19 (a conclusione della Mostra): Gran Gala "L'Operetta, musica dell'Italia Unita" con Andrea Binetti (Tenore e Comico), Consuelo Gilardoni (Soprano), Marco Rossi (Pianoforte)
Ingresso libero<\/p>\n
Sotto l'Alto Patrocinio del Comitato provinciale per la valorizzazione della Cultura della Repubblica nel contesto dell'Unità europea presso la Prefettura di Como
Con il Patrocinio di: Assessorato alla Cultura del Comune di Como – UniverComo<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"