{"id":24275,"date":"2011-04-28T17:26:31","date_gmt":"2011-04-28T17:26:31","guid":{"rendered":""},"modified":"2011-04-29T09:29:59","modified_gmt":"2011-04-29T09:29:59","slug":"crema-i-giovani-e-la-ricerca-storica","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/crema-i-giovani-e-la-ricerca-storica\/","title":{"rendered":"Crema, i giovani e la ricerca storica"},"content":{"rendered":"
"La ricerca è necessaria come l'acqua". Ad affermarlo ai nostri microfoni è Vito Zani, storico dell'arte<\/strong> che, nel convegno previsto a Crema per sabato 7 maggio<\/strong>, dedicherà un affondo ai due maestri rinascimentali Pietro Antonio Solari e Giovan Angelo del Maino, che operarono in diversi cantieri di Lombardia. Ma torniamo alla bella città di Crema. Sabato 7 maggio <\/strong><\/p>\n appuntamento nella Sala Conferenze del Centro Giovanile San Luigi per il convegno intitolato: "La Cattedrale di Crema. Le trasformazioni nei secoli: liturgia, devozione e rappresentazione del potere".<\/strong> La giornata di studi, alla quale parteciperanno ricercatori e docenti di diversi atenei italiani, è la prima iniziativa della Società Storica Cremasca, un giovane sodalizio culturale nato lo scorso autunno. Scopo del convegno aperto al pubblico è quello di indagare, dando seguito alla ricerca, il celebre monumento religioso cittadino, uno dei più pregevoli della regione lombarda. <\/p>\n A dare ragione del perchè e del per come sia nato il progetto per la giornata di studi è il Presidente dell'Associazione, Matteo Facchi <\/strong>che dichiara: "La giovane Società Storica nasce dall'impegno e dalla buona volontà di giovani studiosi, storici e storici dell'arte. A breve saranno pubblicati anche gli atti del convegno". Convegno – Sabato 7 maggio 2011 Pausa prando (ore 12.30)<\/p>\n Pomeriggio (ore 14.30) – Presiede la seduta Richard Schofield Per maggiori info: http:\/\/www.societastoricacremasca.it\/
Ma la discussione si allarga non solo in termini di confronti storico-artistici ma coinvolgendo anche diversi argomenti legati alla cronaca culturale del territorio della nostra provincia. Zani, infatti, accenna alla recente scomparsa della rivista locale "Tracce<\/strong>" edita fino a non molti anni fa dalla Tipografica Varesina di Giuseppe Redaelli. <\/strong>E i termini si fanno inequivocabili: "La mancata pubblicazione della rivista – spiega – è una piccola tragedia che dà la misura del disinteresse locale per la storia, per l'arte e per la cultura in genere".<\/p>\n
C'è da augurarsi, come ha fatto Vito Zani, che questo esempio trovi largo seguito in altre città.
Magari anche da noi.<\/p>\n
Crema, Sala Conferenze del Centro Giovanile San Luigi
Mattino (ore 9.00) – Presiede la seduta Sara Fasoli<\/strong>
Michele Sangaletti<\/strong>, Crema e la sua Cattedrale: cronologia di un linguaggio politico<\/em>.
Monica Ibsen<\/strong>, Le fasi antiche dell'insediamento religioso: dalle origini alla distruzione del Barbarossa<\/em>.
Simone Caldano<\/strong>, L'impianto tardomedievale del Duomo di Crema: l'edificio e la sua decorazione architettonica dall'assedio del Barbarossa agli inizi del XV secolo<\/em>.
Stefania Buganza<\/strong>, Le sculture trecentesche dei portali: materiali di studio<\/em>.
Federico Riccobono<\/strong>, Alcuni esempi di pittura murale medievale nel Duomo di Crema<\/em>.<\/p>\n
Jessica Gritti<\/strong>, Un coro all'antica e gli interventi al Duomo di Crema tra XV e XVI secolo<\/em>.
Gabriele Cavallini<\/strong>, Le cappelle della Madonna della Misericordia e di San Sebastiano agli inizi del Cinqucento<\/em>.
Licia Carubelli<\/strong>, Pagine di storia del Duomo di Crema da fonti inedite o poco conosciute: una rivisitazione delle vicende artistiche tra Cinquecento e Settecento<\/em>.
Gianpaolo Angelini<\/strong>, Restitutum exornatum: il rinnovamento settecentesco delle Cattedrali lombarde e il caso di Crema. 1776-1780<\/em>.
Vito Zani<\/strong>, Pietro Antonio Solari e Giovan Angelo Del Maino: due statue rinascimentali in Cattedrale<\/em>.
Angelo Lameri<\/strong>, L'adeguamento della Cattedrale alle norme della riforma liturgica durante l'episcopato di monsignor Carlo Manziana<\/em>.<\/p>\n