{"id":24283,"date":"2011-04-29T06:26:44","date_gmt":"2011-04-29T06:26:44","guid":{"rendered":""},"modified":"2011-05-02T05:58:23","modified_gmt":"2011-05-02T05:58:23","slug":"l-eredit-della-letteratura-a-ferno","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/l-eredit-della-letteratura-a-ferno\/","title":{"rendered":"L’eredit\u00e0 della letteratura a Ferno"},"content":{"rendered":"
Manzoni e "L'unità dell'italiano"- Alessandro Manzoni, Giacomo Leopardi, Italo Calvino<\/strong>: sono questi tre grandi autori i protagonisti del ciclo di incontri promossi dal comune di Ferno <\/strong>e tenuti dal Professor Alberto Introini <\/strong>– Docente di Lingua e Letteratura italiana all'istituto Elvetico di Lugano. Tre appuntamenti, il primo svoltosi lo scorso giovedì, che si susseguiranno fino al 12 maggio<\/strong> e che mirano a sviscerare il pensiero di questi tre personaggi di spicco del panorama letterario italiano. Ad aprire le danze, Manzoni. A lui è stata interamente dedicata la prima serata. "L'unità dell'italiano" il titolo scelto per la conferenza. Un titolo che lascia trasparire il desiderio del Professor Introini di valorizzare la capacità del più rilevante esponente del Romanticismo italiano di avvicinare la lingua scritta a quella parlata e di riuscire, conseguentemente, ad allargare la cerchia dei potenziali lettori. Il relatore, concretamente, ha evidenziato al suo pubblico il lavoro di svecchiamento della prosa narrativa ottocentesca da parte del Manzoni. Sfogliando i Promessi Sposi, Introini si è soffermato sulle scelte linguistiche – espressive e lessicali dell'autore. Scelte tutte indirizzate all'unico obiettivo di rendere lo scritto accessibile a molti, allontanandosi dal linguaggio puramente accademico e assolutamente sconosciuto ai più.<\/p>\n Un volume prezioso – <\/strong>"Sfogliando i Promessi Sposi", ho scritto poco fa. Ora aggiungo, "non una copia come le altre". Perchè il Professor Introini possiede un'edizione del noto Romanzo particolarmente preziosa. A caratterizzarla, le illustrazioni di Giacomo Mantegazza. Nato a Saronno nel 1853 e morto a Cernobbio nel 1920<\/strong>. Allievo di Gerolamo Induno e studente all'Accademia di Brera (allora diretta da Giuseppe Bertini). Numerosi i libri da lui illustrati, tra i più noti il "Teatro scelto" di Carlo Goldoni, realizzato per la Casa Editrice Sonzogno nel 1888. Nel 1895 partecipa al Concorso Hoepli per illustrare i Promessi Sposi insieme a Gaetano Previati, Giovanni Fattori, Carlo Chiosti e a altri nove pittori. La Giuria del Concorso, composta da nomi illustri nelle arti e nelle lettere come Tullio Masserani – Giuseppe Giacosa e Luca Beltrami, sceglie i lavori di Gaetano Previati. I bellissimi disegni di Mantegazza rimangono inediti per più di un secolo. Soltanto 8 tavole su 180 vengono pubblicate 3 anni dopo la morte dell'artista, nell'edizione dei Promessi Sposi dell'editore Vallardi.<\/p>\n Leopardi e "Una vita alla ventura" – <\/strong>Seconda serata in <\/p>\n programma, quella del 5 maggio<\/strong>, intitolata "Una vita alla ventura<\/strong>". Giacomo Leopardi il protagonista. Una figura alla quale Introini è particolarmente legato. A lui ha dedicato la sua tesi di Laurea e del suo "Pessimismo eroico" parla ai microfoni de La6Tv con fervore ed entusiasmo. "É importante" – spiega – "analizzare il tipo di pessimismo che caratterizzi i testi di Leopardi. Nelle sue opere le parole maggiormente impiegate sono «vita» – «amore» seguite solo poi da «dolore», «morte»." Ed è proprio dal concetto di pessimismo che il relatore parte, per sviscerare il pensiero di Leopardi, mostrandolo sotto una nuova luce. Una luce capace di dare giustizia a ogni sfaccettatura della profonda personalità del poeta di Recanati.<\/p>\n Calvino e "Il piacere dei libri" –<\/strong> La serata conclusiva, quella del 12 maggio, è dedicata a Italo Calvino.<\/strong> Si intitola "Il piacere dei libri" e vuole essere un'occasione per analizzare i recenti dati statistici sulla lettura. "Dati che" afferma Introini "presentano un'Italia dove si legge poco. Dove le moderne tecnologie, come il sofisticato iPad, non sono certo capaci di invogliare alla lettura il pubblico".
"Leggo per legittima difesa, diceva Woody Allen." Ricorda Introini che prosegue: "un'affermazione significativa. Tutti dovrebbero comprendere quanto la lettura, il sapere siano necessari per ridurre le nostre incertezze- le nostre paure – le nostre debolezze. Quanto, grazie ad un libro, si possa maturare – crescere – acculturarsi. Quanto sia importante non smettere di farlo".