{"id":24285,"date":"2011-04-29T06:37:56","date_gmt":"2011-04-29T06:37:56","guid":{"rendered":""},"modified":"2011-04-29T09:46:22","modified_gmt":"2011-04-29T09:46:22","slug":"principia-stanze-e-sostanze-delle-arti-prossime","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/principia-stanze-e-sostanze-delle-arti-prossime\/","title":{"rendered":"Principia: stanze e sostanze delle arti prossime"},"content":{"rendered":"
In occasione del Salone del Mobile<\/strong>, manifestazione giunta al suo cinquantesimo, è stato organizzato un grande evento collaterale, dedicato ad opere d'arte che guardano al futuro<\/strong>, ispirandosi alle più recenti e innovative scoperte scientifico-tecnologiche.<\/p>\n Questo ambizioso progetto culturale è stato intitolato "Principia. Stanze e sostanze delle arti prossime<\/strong>", ed è stato ideato e curato da Denis Santachiara in collaborazione con Solares Fondazione delle Arti. La mostra si compone di un padiglione, dalla forma curiosa simile ad una molecola, suddiviso in 8 stanze, ognuna delle quali accoglie delle avveniristiche opere d'arte originate dalla scienza, intesa appunto quale "musa ispiratrice" e quale motore capace di dare l'impulso primario per creare originali opere sonore, visive, architettoniche e di arti industriali.<\/p>\n La volontà che muove questa esposizione è quella di mostrare come i principia <\/em>nel contemporaneo si siano moltiplicati e attraversino tutti i sensi della percezione umana. Alle otto stanze di "Principia" si accede attraverso uno spazio introduttivo che evidenzia i rapporti della produzione delle arti storiche con i principi matematici, geometrici, ottici, magnetici, elettrici ed elettronici che hanno caratterizzato la storia dell'arte.<\/p>\n La mostra offre anche un interessante parallelo con le <\/p>\n storiche figure del passato, facendo notare come anche nel loro caso accadeva spesso che nuove opere d'arte nascessero in concomitanza con nuove scoperte scientifiche: ad esempio, Giotto entrò in rapporto con il principio del punto luce, che donò tridimensionalità alle figure; Brunelleschi e Leonardo scoprirono il principio del punto di fuga e la prospettiva; Canaletto e Guardi sfruttarono il principio della camera oscura, reso poi nelle loro straordinarie vedute; arrivando poi al caleotipo e dagherrotipo con la fotografia di Nadar; e ancora, si può pensare all'Impressionismo, al principio della sequenza di figure, alle animazioni ottiche, al Futurismo e al Dadaismo che hanno portato al cinema, o al Rotorilievo di Duchamp e Man Ray da cui il principio della visione e l'Optical Art o, infine, a Tinguely con il principio del caos meccanico. Tutti questi esempi evidenziano quanto la scienza possa farsi principio che influenza l'arte e dare origine a nuove forme di espressione artistica.<\/p>\n Tutto ciò accade naturalmente anche ai giorni nostri, e questo padiglione vuole essere proprio l'emblema più rappresentativo di come gli artisti d'oggi possano utilizzare i nuovi principia <\/em>per esprimere la propria arte. Fra i nomi chiamati ad esporre troviamo Marina Abramovic, Carlo Bernardini, Ludovico Einaudi, Marta de Menezes, Luca Pozzi, Karin Sander, e Pablo Valbuena<\/strong>.<\/p>\n Nelle stanze di questa mostra si potranno trovare perciò trovare opere di robotica, come Robotlab Autoportrait<\/strong>: un robot interattivo che, pennarello "in mano", con abilità e precisione è in grado di disegnare su una lavagna <\/p>\n bianca un ritratto dei visitatori che lo desiderano, esibendolo poi con orgoglio a tutti prima di cancellarlo e ricominciare con un altro soggetto.<\/p>\n Ci sono anche le nano tecnologie, con sculture infinitamente piccole, tali da essere visibili solo al microscopio; e artisti come Carlo Bernardini<\/strong> che lavorano con il neon creando opere attraverso i principi delle alte frequenze per trasmettere elettricità senza fili. Tom Shannon<\/strong>, invece, sfrutta i principi che sfidano la forza di gravità per far levitare elettromagneticamente le sue opere, Aeros <\/strong>e Twins<\/strong>.<\/p>\n Per un'immersione nella musica, è poi presente una stanza con i più moderni ritrovati tecnologici nel campo dell'acustica, dove è possibile godere l'intensa esperienza del suono spazializzato 3D<\/strong>; mentre in un'altra stanza è invece la luce a farsi 3D, attraverso uno speciale sistema di proiezioni su sculture<\/strong>, dove l'artista Pablo Valbuena<\/strong>, fondendo mirabilmente scultura e proiezione digitale, riesce a rendere l'effetto di una luce plastica e tangibile.<\/p>\n Questi sono soltanto alcuni esempi di ciò che è possibile trovare nel padiglione "molecolare" di Principia, dove la scienza si fa arte, e l'innovazione tecnologica incontra lo stupore estetico.<\/p>\n Principia. Stanze e sostanze delle arti prossime <\/strong> Area Comunicazione: Diomedea Un'opera di Marta De Menezes In occasione del Salone del Mobile, manifestazione giunta al suo cinquantesimo, è stato organizzato un grande evento collaterale, dedicato ad opere d'arte che guardano al futuro, ispirandosi alle più recenti e innovative scoperte scientifico-tecnologiche. Questo ambizioso progetto culturale è stato intitolato "Principia. Stanze e sostanze delle arti prossime", ed è […]<\/p>\n","protected":false},"author":1,"featured_media":24286,"comment_status":"closed","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"footnotes":""},"categories":[45],"tags":[],"yoast_head":"\n
Milano, Piazza Duomo
Dal 12 aprile al 1 maggio 2011
Orari: 12 – 17 aprile, dalle 10.00 alle 23.00
18 aprile – 1 maggio, dalle 10.00 alle 20.00, giovedì fino alle 23.00<\/p>\n
Milano, Via Biondelli, 9
Info.: 02 89546251 – 02 8466743
www.diomedea.it<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"