{"id":24295,"date":"2011-05-04T09:23:32","date_gmt":"2011-05-04T09:23:32","guid":{"rendered":""},"modified":"2011-05-06T09:46:28","modified_gmt":"2011-05-06T09:46:28","slug":"la-battaglia-di-biumo-in-estonia","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/la-battaglia-di-biumo-in-estonia\/","title":{"rendered":"La battaglia di Biumo in Estonia"},"content":{"rendered":"
L'arte a braccetto con la storia del Risorgimento – <\/strong>Così Luigi Barion <\/strong>e compagni sbarcano oltre confine: più precisamente a Tallinn<\/strong>, capitale europea della cultura nel 2011. Il Gagliardetto dell'Associazione Varese per l'Italia XXVI Maggio 1859 e le bottiglie di spumante create per i 150 anni dell'Unità verranno esposti in Estonia, all'interno della mostra di Antonio Pedretti intitolata: "Naturalismo esistenziale".<\/strong> La mostra, patrocinata dal Ministero dei Beni Culturali dell'Estonia e dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali d'Italia, unitamente all'Ambasciata Italiana in Estonia, aprirà i battenti il 2 giugno al My City Hotel. Un settore sarà riservato al 150° dell'Unità d'Italia. <\/p>\n Come prevedibile, Barion ha espresso grande soddisfazione per l'iniziativa: "Sono stato invitato a Tallinn per l'inaugurazione e terrò alto il Risorgimento varesino. Soprannominata la Praga del Nord, Tallinn è la più antica capitale dell'Europa settentrionale, una città bomboniera che, negli ultimi anni, si sta imponendo come una delle mete più gettonate dal turismo giovanile. Non c'è momento più adatto per visitarla che il 2011, periodo in cui la si vedrà per 12 mesi interi in vetrina, pronta a farsi immortalare da tutti gli obiettivi del mondo, sfoggiando il suo titolo di Capitale della Cultura, uno dei più prestigiosi riconoscimenti culturali all'interno dell'UE". All'evento saranno presenti, oltre all'artista, Mario Resca, Direttore Generale del Patrimonio Culturale Italiano e Rosa Maria Chicco Ferraro, Ambasciatrice d'Italia in Estonia. Commenta la mostra un catalogo con un contributo di Vittorio Sgarbi.