{"id":24319,"date":"2011-05-06T04:19:50","date_gmt":"2011-05-06T04:19:50","guid":{"rendered":""},"modified":"2011-05-06T09:45:46","modified_gmt":"2011-05-06T09:45:46","slug":"con-bodini-e-fontana-questione-di-amicizia","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/con-bodini-e-fontana-questione-di-amicizia\/","title":{"rendered":"“Con Bodini e Fontana: questione di amicizia”"},"content":{"rendered":"
Questioni d'amicizia – <\/strong>"Con Floriano Bodini c'è scappata anche qualche "scazzotata", eravamo sinceri amici, è venuto anche al mio matrimonio". Giancarlo Pozzi <\/strong>racconta le sue amicizie artistiche. E così capita di sentire, quasi in carne ed ossa, quelle presenze che sui manuali di storia dell'arte paiono così sbiadite ed appiattite. È tutto un susseguirsi di battute, ricordi personali, aneddoti tristi o felici. Ma comunque veri. Il racconto di Pozzi si fa divertente ed ironico: "Ho lavorato molto anche con Marcel Duchamp, un vero intellettuale, sempre molto elegante, un gran signore. Ma che aveva poca voglia di lavorare (sorride<\/em>). Sono stato per diverso tempo anche a fianco di Lucio Fontata, un autentico genio capace di sbalordire e di impietrire chi lo vedeva all'opera con colori e… fiamma ossidrica". Un'intera esperienza emerge dal racconto di Giancarlo Pozzi. "Tornano tutti gli amici miei, forse non sono partiti mai: erano qui dentro di me e non l'avevo capito mai; tornano tutti gli amici miei, noi non ci siamo lasciati mai,e sono qui dentro di me", scriveva Roberto Vecchioni.
Una serie concatenata fatta di stima, fiducia, di necessità di chiarimenti – perchè tra amici è così. Che poi si viene alle mani ma non ci si dimentica mai.
È per questo che "l'unico modo per avere un amico è essere un amico", in una donazione spoglia di interessi, come suggeriva Ralph W. Emerson.<\/p>\n