{"id":24355,"date":"2011-05-12T05:04:28","date_gmt":"2011-05-12T05:04:28","guid":{"rendered":""},"modified":"2011-05-13T09:52:12","modified_gmt":"2011-05-13T09:52:12","slug":"walter-gadda-espone-a-daverio","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/walter-gadda-espone-a-daverio\/","title":{"rendered":"Walter Gadda espone a Daverio"},"content":{"rendered":"
Intensa policromia e uso innovativo dei supporti materiali: <\/strong>questi sono i principali segni distintivi che caratterizzano le opere di Walter Gadda. La sua ricerca artistica è infatti estremamente raffinata e si basa sull'esplicita volontà di richiamarsi al passato, ad un'eredità di cui non si deve buttare via nulla, proiettandosi verso il futuro, innovando con originalità e coraggio.<\/p>\n Walter Gadda, nato a Bergamo nel 1950, dopo studi classici e artistici si laurea in Architettura al Politecnico di Milano nel 1977. <\/strong>Nel 1980 fonda un proprio atelier di design per tessuti d'arredamento e carte da parati, collaborando con importanti aziende europee. Contemporaneamente, a partire dal 1969, prosegue con passione la propria ricerca nel campo artistico, rivolgendosi soprattutto alla pittura, e partecipa a numerose esposizioni personali e collettive in Italia e all'estero. <\/strong>La sua attenzione si focalizza, inoltre, anche al campo della ceramica, della fotografia, e dell'illustrazione, attraverso la collaborazione con case editrici italiane. Risale al 1988 la realizzazione di un film-documentario sulla Ville-Lumière. L'inizio degli anni ‘80 lo vede impegnato nell'oreficeria come creatore di gioielli e di piccole sculture in materiali preziosi, quali l'oro, l'argento e le pietre. Nel 1987 diventa inoltre titolare della cattedra di Discipline Pittoriche presso il Liceo Artistico statale di Bergamo, decidendo però nel 1994 di rinunciare a tale ruolo per dedicarsi interamente all'attività artistica. Attualmente vive e lavora a Bergamo e in Franche-Comté.<\/p>\n A proposito dei materiali utilizzati da Gadda per realizzare le sue opere, si può notare un progressivo <\/strong><\/p>\n cambiamento dettato da un continuo approfondimento concettuale. <\/strong>Ad esempio, un primo passaggio concerne il quadro, inteso quale supporto fisico: esso, infatti, evolve da supporto tradizionale a oggetto assemblato con vari materiali, soprattutto plastici e petrolderivanti; per poi avvicinarsi sempre più all'installazione di tipo tecnologico. Su di esso non compaiono più paesaggi o figure, bensì vampate di colore<\/strong>, di taglio e grandezza differenti, che suscitano scenari contrappuntati da ritmi e contro ritmi, un gioco quasi musicale di assonanze e dissonanze cromatiche. Anche l'uso del colore assume in Gadda una funzione particolare, inserito nel contesto di una denaturalizzazione dell'arte <\/strong>in virtù invece di un processo di astrazione dal carattere quasi metafisico: ad esempio, il colore azzurro non ha più un richiamo al cielo o al mare, il verde non rappresenta più l'erba e la rigogliosa vegetazione, e neppure il bianco e il giallo sono usati per dipingere la luce del sole. Acquistando una loro indipendenza, un loro senso autonomo, questi colori riescono così a caricarsi di un'intrinseca e straordinaria capacità di vibrazione, con giochi di trasparenze, di riflessi, e di cangiante mutevolezza.<\/p>\n Interessante è anche la fonte di ispirazione<\/strong> che influenza l'artista nella produzione dei suoi quadri, nati infatti in intensa relazione e confronto con l'arte della musica classica: soprattutto da Bach<\/strong>, Gadda coglie l'idea di un ritmo, di un tono che, da musicale, può essere tradotto anche in pittura visiva. L'ampia gamma di tonalità melodiche può quindi trasformarsi in un'altrettanta ampia gamma di tonalità cromatiche<\/strong> che creano tra loro armonie e dissonanze, scale e contrappunti.<\/p>\n Walter Gadda <\/strong>
a Villa Morotti<\/span><\/div>\n
Un secondo passaggio introduce poi ad una pittura "cellofanata"<\/strong>, o più precisamente "polipropilenica<\/strong>", comunque oggettuale, ottenendo così un'installazione dipinta.<\/p>\n
Dal 14 maggio al 26 giugno 2011
Galleria Villa Morotti
Daverio, Piazza Monte Grappa 9 (centro storico)
Inaugurazione sabato 14 maggio, ore 18.00
Tel 0332 947123
info@galleriavillamorotti.it – www.galleriavillamorotti.it
Orari: da martedì a sabato 10.00 – 12.30 ; 15.00 – 19.00
domenica 15.00 -19.00