{"id":24393,"date":"2011-05-17T06:45:07","date_gmt":"2011-05-17T06:45:07","guid":{"rendered":""},"modified":"2011-05-20T09:25:18","modified_gmt":"2011-05-20T09:25:18","slug":"mia-un-evento-necessario","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/mia-un-evento-necessario\/","title":{"rendered":"MIA, un evento necessario"},"content":{"rendered":"
<\/p>\n Chi ben comincia… –<\/strong> Qualcuno l'ha chiamata un evento necessario.<\/strong> E sicuramente lo è stato: stiamo parlando della Fiera Internazionale denominata MIA<\/strong>, allestita al Superstudio Più di Milano dal 13 al 15 di maggio<\/strong>. Una prima edizione sfavillante, sbalorditiva per la partecipazione di pubblico, capace di riunire il meglio della fotografia mondiale e di catalizzare l'interesse di collezionisti, galleristi e semplici appassionati del genere. Il triduo dedicato all'arte media per eccellenza – secondo la celebre definizione di Bourdieu Pierre – è stato organizzato e fortemente voluto da Fabio Castelli<\/strong>, collezionista ed esperto indiscusso per il settore contemporaneo per la Casa d'Aste Farsetti e direttore artistico, dal 2003 al 2008 di Fotografia Italiana, la galleria d'arte specializzata nel genere.<\/p>\n Un successo da ripetere – <\/strong>5.000 presenze nella sola giornata di inaugurazione, 8.000 metri quadrati di esposizione e 230 operatori tra gallerie, artisti, case <\/p>\n editrici, archivi e istituti di formazione tra i più qualificati sulla scena nazionale ed internazionale. Questi i numeri della prima edizione della Fiera MIA<\/strong>. Novità assoluta anche nel campo dell'editoria: il catalogo della fiera infatti non è più semplicemente inteso come un classico tomo di schede e immagini fotografiche, bensì come un vero e proprio selfbook<\/em>, un libro che raccogliendo le singole schede degli artisti e delle gallerie, ciascun visitatore ha potuto comporre durante il suo percorso di visita. "Non solo spazi espositivi – ci spiega Fabio Castelli – ma anche incontri con storici e critici d'arte, tavole rotonde e conferenze con esperti del settore, scrittori e critici letterari".<\/p>\n E tra i dieci motivi per scegliere e visitare MIA <\/strong>c'è stata certamente la considerazione che all'Italia mancava ancora la sua fiera dedicata alla fotografia e alla video arte, offrendo un luogo d'incontro agli artisti con il pubblico ed il mercato, permettendo loro, in pochi giorni, di avere una grande visibilità e le migliori opportunità per proseguire il cammino artistico e creativo. E proprio negli stands del MIA <\/strong>incontriamo Claudio Argentiero e Umberto Armiraglio dell'Archivio Fotografico Italiano <\/strong>che ci anticipano tutte le novità del Festival Fotografico Europeo in programma a Villa Pomini di Castellanza dal 21 maggio al 12 giugno.