{"id":24452,"date":"2011-05-26T05:58:43","date_gmt":"2011-05-26T05:58:43","guid":{"rendered":""},"modified":"2011-05-27T08:32:21","modified_gmt":"2011-05-27T08:32:21","slug":"la-mostra-sul-papa-comasco","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/la-mostra-sul-papa-comasco\/","title":{"rendered":"La mostra sul Papa comasco"},"content":{"rendered":"
Non tutte le città italiane possono vantare fra i propri illustri cittadini un pontefice. Como<\/strong>, invece, ha dato i natali al Papa Innocenzo XI, il 240° nella storia della Chiesa. <\/strong>Personaggio complesso, discusso: la mostra di Como ne racconta la vita e le imprese.<\/p>\n Il personaggio – Benedetto Odescalchi nacque a Como nel 1611 dagli Odescalchi<\/strong>, nobile famiglia di banchieri, il cui palazzo ancora oggi esiste in Via Volta. Il giovane venne fin da subito avviato all'attività bancaria di famiglia. Erano però anni difficili, sotto il governo spagnolo, segnati dalla carestia: a questo si aggiunse anche la peste di manzoniana memoria, che costrinse Benedetto alla fuga a Mendrisio. In seguito, a Roma, il giovane con successo si rivolse agli studi di diritto civile e canonico: a quegli anni (1639) risale la vocazione religiosa.<\/p>\n Una rapida carriera – <\/strong>Benedetto si distinse proprio per le sue qualità di amministratore e ricoprì importanti cariche. Fu protonotario, presidente della camera apostolica, commissario straordinario delle tasse di Marca, governatore di Macerata e Ferrara. Nel 165 divenne vescovo di Novara e quattro anni più tardi consigliere del Papa. per oltre tredici anni un Papa severo, austero, parsimonioso. Cercò di combattere i mali della Chiesa dell'epoca, come lusso e nepotismo. Condannò la violenza nei confronti delle altre confessioni cristiane, diffuse e difese la religione cattolica, aprendo università anche in luoghi lontani. In quest'ottica si colloca la ripresa delle lotte contro gli Ottomani e la creazione di una coalizione con altre nazioni europee, che portò all'assedio di Vienna e alla conquista dell'Ungheria. Innocenzo XI morì nel 1689, per poi essere beatificato solo nel 1956.<\/strong><\/p>\n Le iniziative –<\/strong> A quattrocento anni dalla nascita di Innocenzo XI la città di Como si impegna nel ricordarlo. Alla mostra allestita ora presso il Museo storico si affiancano altre iniziative curate dalla Diocesi di Como. Come ha sottolineato durante la presentazione della mostra Don Straffi, responsabile diocesano dell'inventariazione dei beni artistici ecclesiastici, si è costituito un comitato innocenziano, guidato dal Prof. Tajetti.<\/p>\n Un anno in nome di Innocenzo XI.<\/strong> Le future iniziative prevedono un concerto a S. Fedele, una mostra a Palazzo Odescalchi, oggi sede della Biblioteca, una serie di conferenze in autunno dedicate alla figura del Pontefice. È inoltre in preparazione un volume che raccoglierà le conferenze e alcuni approfondimenti legati alla famiglia Odescalchi. La mostra.<\/strong> Organizzata in due sale, conserva oggetti legati sia alla sfera privata che a quella ufficiale del Pontefice. <\/strong>Vi sono infatti alcuni autografi, risalenti a quando era ancora vescovo, e documenti da lui emanati, come una bolla del 1680, quando già aveva assunto il titolo di Papa. Interessante come da questi testi emerga un forte legame con la città di Como: una bolla contiene l'autorizzazione a due cugini comaschi di sposarsi, in <\/p>\n un'altra permette ad un giovane comasco di divenire chierico prima dell'età stabilita.<\/p>\n Medaglie e monete –<\/strong> Fra i pezzi si distingue una ricca collezione di medaglie e monete coniate in occasione di eventi che coinvolsero il Pontefice. Una medaglia, ad esempio, ricorda la lotta contro i Turchi; un'altra, opera di Giovanni Hamerani, famoso incisore dell'epoca, celebra la pace di Nimega del 1678. Le monete riportano soprattutto motti contro l'avidità e l'avarizia, tratti dall'Antico Testamento.<\/p>\n L'immagine e il culto di Innocenzo XI. <\/strong>Parecchi sono gli oggetti che recano l'effigie del pontefice. In mostra è visibile un quadro che lo ritrae nelle vesti papali, donato da donna Carlotta Olginati al Museo.<\/strong> Stesso soggetto a bassorilievo su un tondo in marmo, ma anche inciso su un medaglione ovale . Una vetrina raccoglie le testimonianze legate all'importanza di Innocenzo XI nei secoli. Interessante è un lettera del 1936 destinata al podestà di Como, invitato a Budapest, per partecipare all'inaugurazione della statua di Innocenzo XI. Testimonianze di Innocenzo XI al Museo di Como Il monumento in San Pietro Non tutte le città italiane possono vantare fra i propri illustri cittadini un pontefice. Como, invece, ha dato i natali al Papa Innocenzo XI, il 240° nella storia della Chiesa. Personaggio complesso, discusso: la mostra di Como ne racconta la vita e le imprese. Il personaggio – Benedetto Odescalchi nacque […]<\/p>\n","protected":false},"author":1,"featured_media":24453,"comment_status":"closed","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"footnotes":""},"categories":[42,230,14],"tags":[],"yoast_head":"\n
Il pontificato.<\/strong> 21 settembre 1676, il comasco Benedetto salì al soglio pontificio con il nome di Innocenzo XI.<\/strong> Fu <\/p>\n
Testimonianze di Innocenzo XI al Museo di Como –<\/strong> Il titolo della mostra ben ne definisce il carattere. Infatti sono esposti oggetti a lui appartenuti o legati alle vicende che lo videro protagonista. Questi cimeli erano già stati esposti in Museo negli anni Sessanta, dalla allora conservatrice dott. ssa Belloni Zecchinelli, ma erano stati rubati in parte nel 1973. La piacevole sorpresa è stata, durante l'allestimento della mostra, la scoperta di altri oggetti di grande interesse.<\/p>\n
Uno sguardo all'uomo: cintura e fazzoletto.<\/strong> Più personali sono due oggetti dell'uomo Innocenzo XI, ovvero una cintura in velluto cesellato e un fazzoletto in lino plissettato.
Entrambi, come ha sottolineato la restauratrice dott.ssa Lupi durante la presentazione, sono stati restaurati per la mostra. La cintura è stata pulita a secco e completata nelle parti mancanti: è formata da due velluti diversi, segno che per la realizzazione si usarono due pezzi di riciclo. Ciò ben rientra nella austerità del personaggio.
Il fazzoletto, invece, originariamente in colore avorio, è definito il fazzoletto dell'agonia in quanto il pontefice lo usò nei momenti finali della sua vita. Anche in questo caso è stato pulito a secco, con un'attenzione particolare per la plissettatura; sono stati restaurati anche i due sigilli papali di ceralacca posti agli angoli.<\/p>\n
Esposizione temporanea<\/strong>
Como, Museo Storico Giuseppe Garibaldi
Dal 22 maggio al 30 ottobre
Ingresso alla mostra compreso nel biglietto di ingresso al Museo Archeologico\/Storico
Orari di apertura: dal martedì al sabato, dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 14.00 alle 17.00
mercoledì, dalle 9.30 alle 17.00
domenica, dalle 10.00 alle 13.00
lunedì: chiuso
Per maggiori info.: tel. 031 252550 – musei.civici@comune.como.it<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"