{"id":24484,"date":"2011-05-30T09:03:39","date_gmt":"2011-05-30T09:03:39","guid":{"rendered":""},"modified":"2011-06-01T12:49:16","modified_gmt":"2011-06-01T12:49:16","slug":"max-papeschi-fukushima-mon-amour","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/max-papeschi-fukushima-mon-amour\/","title":{"rendered":"Max Papeschi, Fukushima Mon Amour"},"content":{"rendered":"
Più che contemporaneo –<\/strong> "Salvarti tu non puoi, tu chiamale se vuoi radiazioni…". Maurizio Crozza, sulle note di Lucio Battisti, parlava di un alluce che brilla come un lampione<\/em>, di orrori pre e post Chernobyl, di mutazioni e dintorni. Mostri mostruosamente presenti e reali. Dire o non dire, fare o non fare arte?<\/strong> Dopo essersi venduto la madre a Genova, dopo aver scandalizzato al Polonia ed aver rischiato la denuncia per apologia del nazismo, il più controverso e mediatico degli artisti italiani, sbarca per la prima volta a Daverio, nelle sale della galleria Silbernagl & Undegallery.<\/strong> <\/p>\n Un po' ironiche, spesso autoreferenziali, talvolta sarcastiche, altre volte urtanti-urticanti.<\/strong> Tutte le opere di Papeschi<\/strong> sono "il corrispondente, ultracomplesso e ultraspecializzato, venato da note pop e dada di quelle che potrebbero essere, a buona ragione, delle contemporanee pasquinate – si legge nel testo di introduzione alla mostra – Picconatore, tanto quanto il presidenziale Francesco, Max ripercorre la storia moderna e contemporanea, mettendone in luce gli aspetti nascosti e forse più inquietanti. Il politically scorrect diviene suo campo di indagine privilegiato, scevro da perbenismi e ipocrisie, Papeschi ci fa aprire gli occhini foderati di Parmaccotto, su tutto quello che pensiamo, abbiamo pensato, e forse penseremo, ma non avremmo mai osato dire. Lo dice, lo ridice, lo ribadisce lui per noi, in maniera bipartisan- in questo caso è politicamente corretto- guardando a destra a sinistra, a est, ad ovest quanto a nord ed a sud… Un lavoro quello di Papeschi sotto molti aspetti volutamente semplice, ricercatamente immediato, che pone stretti e continui rapporti con il mondo della comunicazione, da cui pesca ad ampie mani, mixando fotoreportage, e immagini da copertina patinata, con i personaggi di Disney e dei cartoons in senso più in generale".<\/p>\n Fukushima Mon Amour – Mostra di Max Papeschi<\/strong> Max Papeschi in mostra a Daverio Più che contemporaneo – "Salvarti tu non puoi, tu chiamale se vuoi radiazioni…". Maurizio Crozza, sulle note di Lucio Battisti, parlava di un alluce che brilla come un lampione, di orrori pre e post Chernobyl, di mutazioni e dintorni. Mostri mostruosamente presenti e reali. Max Papeschi ripercorre, a suo […]<\/p>\n","protected":false},"author":1,"featured_media":24485,"comment_status":"closed","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"footnotes":""},"categories":[15,48],"tags":[],"yoast_head":"\n
Max Papeschi<\/strong> ripercorre, a suo modo, la storia moderna e contemporanea, mettendone in luce gli aspetti nascosti e forse più inquietanti. False ipocrisie, maschere e mascherine, barbies e politici, bunga-bunga al capolinea, fischietti, caramelle e manga. <\/p>\n
Dal 22 maggio al 12 giugno 2011
Daverio, Undergallery, Piazza Monte Grappa 6
Per maggiori info.: undergallery@libero.it
Orario: dal venerdì alla domenica dalle 17.00 alle 20.00
A cura di Igor Zanti<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"