{"id":24486,"date":"2011-05-30T09:31:45","date_gmt":"2011-05-30T09:31:45","guid":{"rendered":""},"modified":"2011-06-01T12:49:20","modified_gmt":"2011-06-01T12:49:20","slug":"massimo-piazza-di-colore-e-di-linea","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/massimo-piazza-di-colore-e-di-linea\/","title":{"rendered":"Massimo Piazza, di colore e di linea"},"content":{"rendered":"
Un segno robusto e deciso, una vena coloristica suadente e impregnata di bagliori luce. Massimo Piazza<\/strong> modella le proprie figure con matita e gessetti colorati. Ma con l'anima dello scultore plasticatore. Fino al 2 settembre sarà protagonista, con una ventina di lavori, di una mostra personale allestita all'Extrafid Art di Lugano<\/strong>. I quadri, di vario formato, sintetizzano il percorso artistico di questi ultimi anni. Emergono vari temi: la donna, la natura, l'acqua, lo sport, gli interni di studio; argomenti che si sviluppano da ambiente ad ambiente, in senso espositivo, dando luogo ad un vero e proprio racconto emozionale. Nel bellissimo testo di accompagnamento alla mostra <\/p>\n personale – solo siglato – si legge: "Compaiono e scompaiono nello sfondo, quindi, immagini di oggetti, alberi, viluppi vegetali, figure umane, brandelli di cielo che, prima si dissolvono, poi si riorganizzano in un segno "nuovo", rapido, sicuro, nervoso, ammantato di colori spesso irreali, a volte raffinati, secondo un percorso interiore assolutamente originale non sempre facile ed accattivante. Dunque nei suoi lavori ultimi traspaiono l'immediatezza del segno ma al tempo stesso la cura nella cromia. Ho chiesto all'artista se si rende conto di queste due apparenti incongruenze e lui candidamente mi risponde che questo "fare" gli arriva in modo spontaneo, naturale. Un segno immediato, "elettrico", conduttore di emozione intensa, supportato da solide basi tecniche di abilità manuale e la "ratio" nella composizione e nella modularità del colore. Sono queste, quindi, le caratteristiche dominanti che determinano l'originalità espressiva di Massimo Piazza, artista che ho seguito fin dall'inizio e di cui conosco i momenti creativi più esaltanti così come le pause psicologiche più preoccupanti. "C'é, a volte, la tentazione di smettere questa autoanalisi continua che é la pittura", mi dice; ma poi mi confida che non potrà mai farne a meno. "Meno male", dico io".<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":" Massimo Piazza in mostra a Lugano Un segno robusto e deciso, una vena coloristica suadente e impregnata di bagliori luce. Massimo Piazza modella le proprie figure con matita e gessetti colorati. Ma con l'anima dello scultore plasticatore. Fino al 2 settembre sarà protagonista, con una ventina di lavori, di una mostra personale allestita all'Extrafid Art […]<\/p>\n","protected":false},"author":1,"featured_media":24487,"comment_status":"closed","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"footnotes":""},"categories":[41,15],"tags":[],"yoast_head":"\n
Ogni supporto viene indagato ed adoperato per i solchi di colore che tracciano un volto costruito su piani cartesiani, schegge e bolle luminose che si perdono tra i profili urbani. La ricerca appassionata dell'autore comprende rimandi squisitamente figurativi fino a raggiungere gli antipodi astratti, costruiti con assoluta fedeltà al rigore compositivo.<\/p>\n