{"id":24834,"date":"2011-07-20T06:08:18","date_gmt":"2011-07-20T06:08:18","guid":{"rendered":""},"modified":"2011-07-22T10:13:12","modified_gmt":"2011-07-22T10:13:12","slug":"guercino-a-varese-con-qualche-riserva","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/guercino-a-varese-con-qualche-riserva\/","title":{"rendered":"Guercino a Varese con qualche riserva"},"content":{"rendered":"
Maurizio Marini torna a Varese. E ancora una volta, con una sola opera: nel 2008 portò a Villa Mirabello Il Sacrificio di Isacco <\/strong><\/em>dei Cremonini di Modena, oggi porta una tela del Guercino di proprietà della Dionysos Art Found. E torna pure il nome di sir Denis Mahon che, allora, allargando fino al parossismo il catalogo di Caravaggio, diede la sua benedizione all'attribuzione della tela del Caravaggio (o supposta tale).<\/p>\n Varese dunque sembra abbonata alla formula dell'esposizione con una sola tela: della serie "datemi un'opera e vi confeziono una mostra". Ma chissà perchè, sembra anche stregata dai casi meno chiari, quasi torbidi: allora, una tela dalla non certa attribuzione (che scatenò l'ira funesta<\/em> di Luigi Zanzi), oggi un dipinto disperso nel collezionismo internazionale per tanti lustri e rimasto inedito. altre opere.<\/p>\n Ma veniamo alla tela: nessun capolavoro mozzafiato<\/strong>. Anzi, un'opera in mediocre stato conservativo e fortemente impoverita nella pellicola pittorica, spenta e piatta soprattutto nello sfondo – a destra per chi guarda – e nel particolare del cannone. Il Marte furibondo e danzante come un "Don Lurio in armatura", si staglia contro un ampio mantello gonfiato di vento. L'amorino lo trattiene e, morale della favola, Amor vincit omnia<\/em>. Ma quanta distanza dai capolavori del Guercino a Renazzo di Cento come la Madonna in gloria, san Pancrazio e santa Chiara <\/strong><\/em>o ancora, il Miracolo di San Carlo Borromeo<\/strong><\/em>! Ma soprattutto che abisso con lo Studio <\/strong><\/em>della Collezione Witt! Lì sì, un furente Marte cerca beghe e, cocciuto e a testa bassa, dimena la spada, trattenuto a stento dall'angioletto che punta i piedi. Allora, pure Guercino s'era preso bene, visto che insiste col tratto forsennato sul cimiero svolazzante e sullo scudo imbracciato dal dio della guerra.<\/p>\n "Da un castello si passa ad un altro castello", ha commentato l'assessore alla cultura Simone Longhini. La tela infatti è stata ospitata a Castel Sant'Angelo di Roma fino allo scorso 12 giugno. E grazie all'intermediazione della Dyonisos Art Found (in particolare di Alberto Pozzi e Roberto Bossi, rappresentanti del Dionysos, fondo d'investimento con sede in Lussemburgo) è arrivata, in una sorta di 'tour' per la Penisola, nella città giardino. Ma tutto sommato, martedì sera c'è stato un taglio del nastro senza grandi clamori ed enfasi: poco pubblico, interesse tiepido ed assenza massiccia degli artisti e dei pittori dei vari circoli, cenacoli, associazioni e compagnia bella.<\/p>\n Il Guercino ritrovato
Pare lontana mille miglia la formula assai fortunata (per critica e per successo di pubblico) de Un Capolavoro a Milano<\/strong><\/em>: la famosa serie di appuntamenti col masterpiece conclamato, ospitato al Museo Diocesano di Porta Ticinese. Varese ha inanellato una serie poco invidiabile di flop in fatto di biglietti staccati: con Il Sacrificio di Isacco<\/strong><\/em> e con i due San Francesco in meditazione<\/strong><\/em>, fortemente voluti "in patria" dal ministro Maroni.
All'epoca del solingo "Caravaggio a Varese", Silvano Colombo curò l'allestimento e l'apparato didattico della rassegna, con agganci e confronti su opere contemporanee ed immediatamente precedenti all'illustre ospite. Oggi, il Castello di Masnago si è premurato di sistemare la tela, affiancata da una serie di pannelli e da un video che raccontano l'allestimento romano, le generalità del pittore e alcuni paralleli con <\/p>\n
Londra, Courtauld Institute (coll. Witt)
<\/span><\/div>\n
Quando Amore ferma la Guerra<\/strong>
Dal 20 luglio 2011 all'8 gennaio 2012
Civico Museo d'arte moderna e contemporanea Castello di Masnago
Varese – Via Cola di Rienzo 42
Orari: dal martedì alla domenica, dalle ore 10 alle ore 12.30 e dalle ore 14.30 alle ore 14.30.
Costi: intero euro 4; ridotto euro 3; euro 1 scolaresche; gratuito: bambini fino a 6 anni di età e disabili
Catalogo a cura di Federica Gasparrini e Maurizio Marini
Iniziativa promossa da Dionysos Art Found – Alberto Pozzi Member of the Board of Directors<\/em>
con il contributo di Latmark Asset Management
Per info.: Civico Museo d'arte moderna e contemporanea Castello di Masnago. Tel. 0332\/820409