{"id":25119,"date":"2011-09-08T07:45:49","date_gmt":"2011-09-08T07:45:49","guid":{"rendered":""},"modified":"2011-09-09T09:50:27","modified_gmt":"2011-09-09T09:50:27","slug":"la-quadreria-ritrovata","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/la-quadreria-ritrovata\/","title":{"rendered":"La quadreria ritrovata"},"content":{"rendered":"
Il ciclo pittorico – <\/strong>Nella seconda metà degli anni Ottanta del secolo appena trascorso si è provveduto al restauro della ricca quadreria presente nella chiesa parrocchiale di San Giorgio in Venegono Superiore. Il ciclo pittorico più prestigioso è rappresentato sicuramente dalle quattordici stazioni della Via Crucis<\/em>. L'opera, di buona fattura, è stata datata tra il 1600 e il 1630<\/strong>. Stilisticamente l'autore è maggiormente interessato alla rappresentazione del fatto che ai rapporti di prospettiva e proporzione; tale aspetto è riscontrabile nella sua compressa impostazione spaziale e nei rapporti che intercorrono tra i personaggi.<\/p>\n Vediamo alcuni esempi – La Flagellazione<\/em> è certamente un quadro che colpisce a prima vista. Al centro del dipinto Cristo, legato, le cui gambe sono coperte da un manto rosso drappeggiato, mentre attorno a lui si dispongono a corona i quattro carnefici. Lo sfondo è completamente scuro, mentre il torso inclinato e illuminato del Cristo sembra quasi di memoria caravaggesca. Silenzio e dolore traspaiono nell'ultima stazione in cui Cristo viene deposto nel sepolcro. Il paesaggio è roccioso, in lontananza -sproporzionate- le tre croci che vengono indicate da un astante in seconda fila. La settima stazione, con la Caduta di Cristo<\/em>, quasi ci proietta nel mondo dei sacri monti e delle sacre rappresentazioni popolari. Si percepisce i tumulto della turba, la violenza degli aguzzini che con ferocia si scagliano contro Cristo dal volto impietosito. Nello sfondo si vede ancora <\/p>\n Gerusalemme mentre in cielo si oscura. VII stazione, la Caduta di Cristo Il ciclo pittorico – Nella seconda metà degli anni Ottanta del secolo appena trascorso si è provveduto al restauro della ricca quadreria presente nella chiesa parrocchiale di San Giorgio in Venegono Superiore. Il ciclo pittorico più prestigioso è rappresentato sicuramente dalle quattordici stazioni della Via Crucis. L'opera, di buona fattura, […]<\/p>\n","protected":false},"author":1,"featured_media":25120,"comment_status":"closed","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"footnotes":""},"categories":[15,50],"tags":[],"yoast_head":"\n
Il restauro – <\/strong>I dipinti si trovavano in cattivo stato di conservazione, i telai lignei erano ormai fatiscenti e le tele di supporto deteriorate mettevano a rischio di caduta gli strati pittorici. Il restauro, un vero e proprio esempio di intelligenza ed attenzione, ha dapprima provveduto alla bonifica delle tele vecchie tramite foderatura, realizzata con l'applicazione di tessuto nuovo e la sostituzione dei telai. Successivamente la pulitura, che ha rimosso i depositi di sporco e polvere, e il restauro pittorico hanno permesso di riportare alla luce i dipinti nella loro integrità.
Altri quadri – <\/strong>Oltre al ciclo della Via Crucis si è provveduto al recupero di altri quadri: i dipinti settecenteschi di san Giorgio e san Martino presenti nel presbiterio, l'Incoronazione di spine <\/em>del XVII secolo, la tempera settecentesca raffigurante sant'Antonio e la Madonna<\/em>, e la Presentazione di Gesù Bambino al tempio<\/em>, copia tardo-rinascimentale dell'affresco del Luini presente nel santuario di Saronno; opere tutte pregevoli per il valore artistico e storico documentale.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"