{"id":25359,"date":"2011-10-10T06:47:17","date_gmt":"2011-10-10T06:47:17","guid":{"rendered":""},"modified":"2011-10-12T09:28:20","modified_gmt":"2011-10-12T09:28:20","slug":"intervista-a-francesco-fiorista","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/intervista-a-francesco-fiorista\/","title":{"rendered":"Intervista a Francesco Fiorista"},"content":{"rendered":"
Vicende e contro-vicende – Paolo Caliari, meglio noto come il Veronese,<\/strong> venne addirittura citato dal Tribunale dell'Inquisizione nel 1573. L'accusa era grave: l'Ultima Cena, <\/em>dipinta per la chiesa dei Santi Giovanni e Paolo, conteneva immagini non presenti nel racconto evangelico. Non sempre le invenzioni, le scelte artistiche indipendenti e le licenze sono state viste di buon occhio dal clero. Eppure certi capolavori d'arte, proprio per la loro geniale "autoderminazione", hanno saputo meglio interpretare ed incarnare i misteri delle sacre scritture. Ne sono un esempio lo straordinario Gesù <\/em>di Rembrandt oggi al Louvre: un dipinto di struggente intensità, eppure così lontano dai canoni pienamente ieratici. "Anch'io mi sono concesso qualche tocco di colore, qualche aggiunta personale e qualche libero aneddoto al mio lavoro di trascrizione dei Vangeli in rima e poesia". A parlarci è Francesco Fiorista, medico cardiologo di Milano e autore del volume: "I Vangeli in versi e rima. Poema <\/strong><\/p>\n cristiano". <\/strong> Il volume di Fiorista è stato da alcuni definito anche "un Vangelo da cantastorie", un felice ritorno alla concezione letteraria di poema – che ben si presta all'ascolto – di novella eroica, profondamente umana e popolare e dunque molto religiosa e ricchissima di simbologie.
Non andò meglio al Caravaggio<\/strong>, spesso trovatosi nel mirino delle critiche per le sue rappresentazioni considerate, da certa gerarchia, poco ortodosse. <\/p>\n
Oppure la Madonna col Bambino<\/em> di Bramantino a Brera, tanto anomala e rivoluzionaria quanto piena di calore umano.
Ma anche, in tempi a noi più recenti, l'Annunciazione<\/em> di Henry Ossawa Tanner oggi al Museo d'Arte di Philadelphia. Semplicemente geniale. <\/p>\n
"Il lavoro nasce quasi per caso, a metà degli anni Novanta, per rendere ai miei figli qualche episodio del Vangelo nella forma metrica dei settenari, certamente il verso poetico più orecchiabile, adatto alle ballate e alle canzoni. Da lì, è nata una vera e propria ricerca con tanto di lettura parallela del testo greco a fronte". <\/p>\n
Alla maniera degli artisti, Fiorista ha disseminato la "propria" vicenda terrena di Cristo di rapidi e sapidi tocchi di colore, di intuizioni che rivelano un sentire profondamente poetico.
Molti degli episodi così narrati contribuiscono a "levarci dagli occhi la caligine, le incrostazioni sedimentate", facendoci ritornare al testo originario. Perchè la vera, grande dote di ogni autore è quella di indicare non a sè stesso ma verso l'esterno, verso l'Altro.