{"id":25493,"date":"2011-10-28T04:52:46","date_gmt":"2011-10-28T04:52:46","guid":{"rendered":""},"modified":"2011-10-28T10:39:30","modified_gmt":"2011-10-28T10:39:30","slug":"trasparenze-tra-romanticismo-e-belle-epoque","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/trasparenze-tra-romanticismo-e-belle-epoque\/","title":{"rendered":"Trasparenze tra Romanticismo e Belle Epoque"},"content":{"rendered":"
Trasparenze<\/strong> – Titolo evocativo e simbolico per un'esposizione che mette in mostra alcuni fra i più belli e suggestivi dipinti ad acquerello<\/strong> realizzati nel periodo tardo-romantico<\/strong>, a cavallo tra Ottocento e Novecento. Una rassegna di opere accuratamente selezionate dopo una lunga ricerca negli archivi dell'epoca, curata da Sergio Rebora<\/strong> e da Paolo Plebani<\/strong>, ed ora esposta al pubblico presso la Pinacoteca cantonale Giovanni Züst<\/strong> di Rancate<\/strong>, in Svizzera.<\/p>\n Si possono ammirare alcune splendide opere di artisti come Francesco Hayez<\/strong>, Tranquillo Cremona<\/strong> e Giovanni Segantini<\/strong>, con i loro peculiari modi di esprimere le multiformi potenzialità e i caratteri della tecnica dell'acquarello, che proprio verso la fine dell'Ottocento e gli inizi del Novecento era tornata in auge<\/em> e viveva un periodo d'oro.<\/p>\n Grazie al suo tocco fresco e delicato, fatto di velature leggere, di luci e di colori impalpabili, di giochi di trasparenze, l'acquarello ha uno stile inconfondibile, che riesce magnificamente a ritrarre la spontaneità di un gesto, la leggerezza di uno sguardo, la briosità di un sorriso, il movimento del vento in un paesaggio. Riesce a raccontare con gaia serenità le confidenze personali di due giovani, come nell'opera "Sorrisi di donne<\/strong>" di Segantini<\/strong>; oppure il momento di intima quiete di una madre che si china dolcemente sul suo bimbo in braccio, come in "Maternità<\/strong>" di Luigi Rossi<\/strong>; o lo struggente ed etereo attimo di estasi di una fanciulla che ispira l'inebriante profumo di una rosa, come in "Giovane donna<\/strong>" di Eulerio Pagliano<\/strong>; e la vivace e festosa allegria di un gruppo di bimbe in ascolto di una loro amichetta che si diletta ad esercitarsi col pianoforte, come in <\/p>\n "Concertista precoce<\/strong>", di Luigi Conconi. Dopo una parte introduttiva<\/strong>, dedicata al ritratto in miniatura e alla veduta d'interni all'acquarello, si ha la prima sezione<\/strong> della mostra, che si focalizza soprattutto sull'Accademia di Brera<\/strong>, documentando con opere di grande fascino l'uso dell'acquarello nelle aule accademiche, e in special modo come strumento privilegiato nella formazione del pittore di paesaggio e dello scenografo. Ad esempio, docenti come Luigi Bisi<\/strong>, titolare della cattedra di Prospettiva dal 1851, e Luigi Scrosati<\/strong>, professore di ornato dal 1861, ebbero un ruolo fondamentale nella diffusione dell'acquarello in ambito didattico, utilizzato da loro e dai loro suoi allievi nell'esecuzione di straordinarie vedute, paesaggistiche e prospettiche, o per la decorazione e la pittura floreale. pittura di storia contemporanea sollecitati dalle vicende dell'Unità d'Italia e nella scena di genere stimolata dalle richieste della nuova committenza borghese. Tra i protagonisti di questa lunga e fortunata stagione vanno ricordati Francesco Hayez<\/strong>, Eleuterio Pagliano<\/strong>, Giuseppe Bertini<\/strong>, Mosè Bianchi<\/strong>, Sebastiano De Albertis<\/strong>, e Domenico e Gerolamo Induno. Trasparenze INFORMAZIONE IMPORTANTE: Tranquillo Cremona, High life Trasparenze – Titolo evocativo e simbolico per un'esposizione che mette in mostra alcuni fra i più belli e suggestivi dipinti ad acquerello realizzati nel periodo tardo-romantico, a cavallo tra Ottocento e Novecento. Una rassegna di opere accuratamente selezionate dopo una lunga ricerca negli archivi dell'epoca, curata da Sergio Rebora e da […]<\/p>\n","protected":false},"author":1,"featured_media":25494,"comment_status":"closed","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"footnotes":""},"categories":[41,15],"tags":[],"yoast_head":"\n
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La mostra offre allo spettatore una vasta panoramica di linguaggi e di modalità sull'uso della pittura all'acquerello<\/strong>, attraverso una campionatura di oltre cento dipinti appartenenti a musei e collezioni private, ed ordinati seguendo un percorso cronologico e tematico.
<\/strong>Infatti, l'intera esposizione è stata organizzata suddividendola in quattro sezioni<\/strong>, corrispondenti ad altrettanti momenti della storia di questo genere artistico.<\/p>\n
Nella seconda sezione<\/strong> viene poi approfondito il periodo dello storicismo tardo romantico<\/strong>, con nuovi temi della <\/p>\n
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La terza sezione<\/strong> si apre con un momento di svolta per la pittura all'acquarello, dovuto alla stagione della sperimentazione scapigliata<\/strong>, dove l'approccia all'uso della tecnica avviene in modo più disinvolto e meno accademico, permettendo al colore di assumere delle trasparenze e delle preziosità inedite. Vengono perciò presentati i lavori dei capiscuola, Tranquillo Cremona<\/strong> e Daniele Ranzoni<\/strong>, la cui produzione presenta davvero soluzioni di grande originalità e novità sia nei soggetti sia nei modi formali. Fra i seguaci e ammiratori dei due capiscuola vanno poi indicati artisti quale Luigi Conconi<\/strong>, Angelo Achini<\/strong>, ma soprattutto Giovanni Segantini<\/strong> e Gaetano Previati.
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Infine, la quarta sezione<\/strong> dell'esposizione è stata riservata all'acquarello naturalista<\/strong>, e all'Associazione degli Acquarellisti Lombardi<\/strong>. Infatti, a partire dall'ultimo decennio dell'Ottocento, numerosi artisti naturalisti si sono accostati a questa tecnica, orientandosi quasi esclusivamente verso il paesaggio. Fra i più importanti si può annoverare il milanese Paolo Sala<\/strong> e il ticinese Luigi Rossi<\/strong>, e per entrambi viene presentata una decina di grandi acquarelli.
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<\/strong>L'acquarello tra Romanticismo e Belle Epoque
<\/strong>Dal 9 ottobre 2011 al 8 gennaio 2012
Pinacoteca cantonale Giovanni Züst
Rancate (Mendrisio), Canton Ticino, Svizzera
Orari: da martedì a venerdì, dalle 9.00 alle 12.00 e dalle 14.00 alle 18.00
sabato, domenica e festivi, dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 14..0 alle 18.00
Chiuso i lunedì (tranne i festivi); 24-25-31\/12; 1\/01
Servizi: visite guidate su prenotazione, anche fuori orario; audioguide; bookshop.
Info: tel \/ Fax: 0041 (0)91 816.47.91\/816.47.99
decs-pinacoteca.zuest@ti.ch – www.ti.ch\/zuest
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Aperture speciali <\/strong>
lunedì 31 ottobre e martedì 1 novembre 2011, ore 10.00 – 12.00 \/ 14.00 – 18.00
Informiamo i signori visitatori che in occasione della ricorrenza di Ognissanti la Pinacoteca effettuerà due aperture straordinarie:
lunedì 31 ottobre e martedì 1 novembre 2011, ore 10.00 – 12.00 \/ 14.00 – 18.00<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"