{"id":25511,"date":"2011-11-03T06:55:29","date_gmt":"2011-11-03T06:55:29","guid":{"rendered":""},"modified":"2011-11-04T10:43:14","modified_gmt":"2011-11-04T10:43:14","slug":"elogio-dell-errore","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/elogio-dell-errore\/","title":{"rendered":"Elogio dell’errore"},"content":{"rendered":"
I fuochi incrociati –<\/strong> Un'esposizione che è insieme un'installazione, un percorso di condivisione e di riflessione e molto di più di tutto questo. Il programma culturale andato di recente in scena al Chiostro di Voltorre e firmato dall'Associazione Apriticielo<\/strong>, porta il significativo titolo: "Il senso della misura".<\/p>\n Cristina Rigamonti, psicoterapeuta e direttrice di Apriticielo,<\/strong> racconta come e quando è nata l'idea di proporre percorsi di riflessione artistica, coinvolgendo fattivamente il Distretto Rurale<\/strong>. "L'obiettivo dell'allestimento e degli incontri di approfondimento era proprio quello di raggiungere un più ampio pubblico possibile con temi di stringente attualità, di riflessione sociale e storica. Abbiamo pensato che uno dei linguaggi adatti fosse proprio quello artistico, e che fosse necessario affrontare quesiti profondi secondo la tecnica dei "fuochi incrociati"<\/strong>, ovvero con la possibilità di seguire le intersecazioni e le contaminazioni culturali ed intellettuali". <\/p>\n La grande cupola o la spirale al centro del Chiostro di <\/p>\n Voltorre sono stati solo "pretesti artistici" per affrontare tematiche antropologiche, percettive e relazionali. <\/p>\n "Sono proprio questi i nuclei fondamenti – commentano Rigamonti e Crugnola – tanto del lavoro del Distretto Rurale<\/strong>, quanto delle attività dell'Associazione Apriticielo<\/strong>, che si propone di favorire il benessere, la cura e lo sviluppo dell'essere umano, attraverso l'integrazione delle sue diverse dimensioni: fisica, emotiva, mentale e spirituale.
Il tentativo è proprio quello di favorire il dialogo, di aprire lo sguardo e di fare esperienza della socialità, dell'arte, dell'ascolto.<\/strong>
Il tema di quest'anno era controcorrente: i sentieri e la riabilitazione dell'errore<\/em>, in un mondo e in un momento storico-sociale in cui, al contrario, si censura e si condanna il limite umano, dimenticando non solo che errare humanum est<\/em>, ma anche che sbagliando si impara<\/em>. Noi crediamo che sia importante riscoprire il tema del margine e della grandezza della persona, delle radici e delle ali, dell'ascolto e della collettività, rintracciando la bussola sociale e storica che permette di relazionarci".