{"id":25736,"date":"2011-12-02T05:56:16","date_gmt":"2011-12-02T05:56:16","guid":{"rendered":""},"modified":"2011-12-02T08:34:26","modified_gmt":"2011-12-02T08:34:26","slug":"carlo-ciussi-la-pittura-come-geometria-in-divenire","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/carlo-ciussi-la-pittura-come-geometria-in-divenire\/","title":{"rendered":"Carlo Ciussi: la pittura come geometria in divenire"},"content":{"rendered":"
L'iter<\/em> artistico di Carlo Ciussi, uno dei maestri italiani della pittura astratta, è caratterizzato da un'inesauribile ricerca che lo ha portato a rinnovare continuamente il suo linguaggio: dalle opere dei primi anni Sessanta, percorse ancora da un certo influsso informale, ma già aperte al dialogo tra forme geometriche e scritture segniche che costituisce l'avvio del suo linguaggio maturo, fino ai lavori realizzati nell'ultimo decennio, che raccolgono l'intero suo percorso e aprono nello stesso tempo a nuove modalità operative e nuove possibilità di significato. Francesca Pola. Il volume Carlo Ciussi. Geometrie del divenire<\/em>, curato da Claudio Cerritelli e pubblicato in occasione della mostra in corso fino all'11 dicembre all'Abbazia di Rosazzo in provincia di Udine, si sofferma invece sull'ultimo periodo della sua produzione e sui suoi sviluppi attuali.<\/p>\n "Il quadro più bello è quello che dipingerò domani"<\/strong>. La presentazione dei volumi è stata l'occasione di un dialogo tra l'artista, i curatori, il direttore dei Civici Musei di Udine Marco Biscione, la storica dell'arte Francesca Pola e il filosofo Massimo Donà. Nel suo intervento Donà ha parlato di una ossessione riconoscibile in tutte le opere dell'artista, di una tensione costruttiva a modificarsi incessantemente per avvicinarsi all'unità "inscalfibile e originaria" del cosmo, che, se da noi è percepita parzialmente, in ogni sua manifestazione particolare riconduce sempre a una totalità di spazio e tempo. Ciussi è un artista "classico", perché cerca di far risuonare questa unità, attraverso una geometria che si fa colore, attraverso una pittura mai legata a una singola formula, ma sempre aperta al divenire, perché strettamente connessa alla materia stessa dell'esistenza. Carlo Ciussi 1964-2011. Tutte le visioni del colore<\/em>, a cura di Luca Massimo Barbero, ediz. Civici Musei di Udine, Udine 2011, 256 pp., testi bilingui italiano\/inglese <\/p>\n Carlo Ciussi. Geometrie del divenire<\/em>, a cura di Claudio Cerritelli, ediz. Fondazione Abbazia di Rosazzo, Manzano 2011, 136 pp., testi bilingui italiano\/tedesco<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":" La copertina di un catalogo L'iter artistico di Carlo Ciussi, uno dei maestri italiani della pittura astratta, è caratterizzato da un'inesauribile ricerca che lo ha portato a rinnovare continuamente il suo linguaggio: dalle opere dei primi anni Sessanta, percorse ancora da un certo influsso informale, ma già aperte al dialogo tra forme geometriche e scritture […]<\/p>\n","protected":false},"author":1,"featured_media":25737,"comment_status":"closed","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"footnotes":""},"categories":[13,45],"tags":[],"yoast_head":"\n
I due volumi presentati ieri presso la galleria A arte Studio Invernizzi di Milano rileggono la produzione dell'artista in una prospettiva duplice e complementare. La monografia Carlo Ciussi 1964-2011<\/em>, <\/em>a cura di Luca Massimo Barbero, ripercorre con uno sguardo antologico l'intero iter<\/em> creativo dell'artista a partire dal 1964, anno della sua prima partecipazione alla Biennale di Venezia e del nascere di un profondo rapporto con la città di Milano, e indaga anche aspetti specifici, ma fondanti del suo lavoro, come l'aprirsi della sua pittura alla dimensione spaziale, su cui è incentrato il saggio di <\/p>\n
L'opera più bella, come ha affermato in più occasioni l'artista, sarà quindi quella che dipingerà domani.
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