{"id":25744,"date":"2011-12-07T11:44:28","date_gmt":"2011-12-07T11:44:28","guid":{"rendered":""},"modified":"2011-12-09T08:42:15","modified_gmt":"2011-12-09T08:42:15","slug":"l-omphalos-di-aldo-tagliaferro","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/l-omphalos-di-aldo-tagliaferro\/","title":{"rendered":"L’omphalos di Aldo Tagliaferro"},"content":{"rendered":"
Testamento spirituale –<\/strong> "Tutti i lavori che Aldo Tagliaferro ha svolto nell'arco della sua attività di ricerca si distinguono per coerenza e per profondità di impostazione e sviluppo. L'ultimo di questi, che è stato al centro di alcune presentazioni espositive, e che occupava negli ultimi anni la sua esplorazione, ha un chiaro valore simbolico. Il confronto tra "un metro di terra" e "un metro di cielo", individuati in una serie di stampe in bianco e nero che, nelle medesime dimensioni, rispecchiano lo scavo di un metro quadrato\/cubico di terra e, idealmente, di un metro quadrato (visivo) di cielo sopra di esso è immagine che si può dire unisca lo spazio al tempo, la dimensione terrena e la proiezione celeste delle misurazioni dell'uomo. L'individuazione dello spazio originario nasce dalla scelta di una porzione di terreno a poche decine di metri dalla sua abitazione, sulle colline emiliane, e traccia una sorta di ubi consistam, dove l'artista riesce a indicare il proprio omphalos, il centro del mondo in relazione a sé, generando una specie di ingrandimento e di successivo allontanamento rispetto alla dimensione puntuale, dove riflettere la dimensione dell'universo". Sono parole di Francesco Tedeschi che così commentato, tempo addietro,<\/strong> il pensiero e la riflessione artistica di Aldo Tagliaferro. <\/p>\n Una sorta di ombelico filosofico, dubitativo ed esistenziale,<\/strong> un felice momento d'incontro fra microcosmo e macrocosmo: ecco l'arte secondo Tagliaferro, in mostra a Gallarate fino al 29 gennaio, in un allestimento che dire minimalista è dir poco. <\/p>\n Ma tanto basta. La mostra Aldo Tagliaferro. L'immagine trovata<\/em>, nasce dalla volontà dell'Archivio Tagliaferro di concedere in comodato d'uso gratuito al MAGA, un numero di opere dell'artista in modo da far conoscere e rendere fruibile il lavoro di uno dei principali artisti concettuali italiani e uno fra gli outsider meglio <\/p>\n esemplificativi rispetto ai gruppi o alle tendenze storicizzate dell'arte italiana.<\/p>\n Vicino alla Mec Art, al cinetismo e all'arte programmata nella seconda metà degli anni '60, Tagliaferro si è mosso in territori "misti", indagando l'immagine come un corpo soggetto a comportamento e a relazione con il mondo.<\/strong> Vera e propria traccia del presente, la fotografia per Tagliaferro getta un focus – tentativo – sulla complessità del fare, della ricerca e del guardare. Per l'autore, infine, la fotografia è il mezzo che consente l'aderenza diretta con il reale, permettendo, nel contempo, uno schietto avvicinamento alle questioni che la riguardano in quanto segno, forma e icona.<\/p>\n Il fulcro della mostra di Gallarate è posto sulle molteplici possibilità di lettura di un'immagine e sulla sua interpretazione soggettiva da parte del pubblico.<\/strong> Le opere, che andranno ad arricchire la collezione permanente del museo, sono inserite in un percorso volto a presentare la ricerca dell'artista attraverso le opere più significative dal 1970 al 2000<\/strong>. Aldo Tagliaferro – L'immagine trovata<\/strong> Alcune opere in mostra a Gallarate Testamento spirituale – "Tutti i lavori che Aldo Tagliaferro ha svolto nell'arco della sua attività di ricerca si distinguono per coerenza e per profondità di impostazione e sviluppo. L'ultimo di questi, che è stato al centro di alcune presentazioni espositive, e che occupava negli ultimi anni la sua esplorazione, […]<\/p>\n","protected":false},"author":1,"featured_media":25745,"comment_status":"closed","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"footnotes":""},"categories":[12,38],"tags":[],"yoast_head":"\n
allestita al MAGA<\/span><\/div>\n
Centro della riflessione e punto di partenza del progetto è Analisi del feticismo e le sue componenti, n. 1<\/em>, 1977, opera esposta alla quarta mostra L'arte sperimentale dei nuovi mezzi espressivi e comunicativi<\/em> del X Premio Nazionale di Pittura Città di Gallarate nel 1977 ed entrata a far parte della collezione del museo nello stesso anno, per donazione del Premio Gallarate.<\/p>\n
Dal 26 novembre 2011 al 29 gennaio 2012
Gallarate, MAGA – MUSEO D'ARTE DI GALLARATE
Via Egidio De Magri 1
Per maggiori info.: http:\/\/www.museomaga.it\/
0331791266, 02542757
Orari: dal martedì alla domenica, dalle 9.30 alle 19.30
Chiuso il lunedì
A cura di Giulia Formenti <\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"