{"id":25884,"date":"2011-12-21T05:50:16","date_gmt":"2011-12-21T05:50:16","guid":{"rendered":""},"modified":"2011-12-22T08:42:58","modified_gmt":"2011-12-22T08:42:58","slug":"l-arte-il-pane-e-il-mulino-musicale","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/l-arte-il-pane-e-il-mulino-musicale\/","title":{"rendered":"L’arte, il pane e il mulino musicale"},"content":{"rendered":"
Partiamo con il ricordare l'operazione artistica condotta al lavatoio di Caidate, tornato ad essere, per una sera, luogo di incontro, di ascolto, di sosta e racconti. Con Michel Frequin e Marine Guliashvili<\/strong> la chiacchierata piega subito sul versante del canto e della musica. "L'installazione pensata a Caidate – spiega Michel – non è stata in alcun modo nostalgica o passatista. Non abbiamo voluto ricreare un'immagine "color seppia" da nostomania o da feticcio di un tempo che fu", piuttosto abbiamo lavorato insieme con altri professionisti ed artisti per dare nuova vita a quel luogo che si è animato di luci, suoni e voci. L'iniziativa culturale intitolata "Luci in acqua e sapone", firmata da Eugenia Marcolli, Michele Ormas e Gianni Ilardo, <\/strong>alla quale abbiamo partecipato, ha dato vita alla "vasca culturale" con linguaggio attuale e multisensiorale. "Tanto le musiche quanto le canzoni che abbiamo proposto – commenta Marine Guliashvili – facevano tesoro di differenti tradizioni culturali e musicali come quella georgiana e quella ebraica. Ci sembrava opportuno che il lavatoio potesse parlare lingue diverse, che le donne "immaginarie" riunite lì per lavare i panni fossero persone provenienti da ogni angolo del mondo". <\/p>\n E così, si passa velocemente a discutere dell'attività quotidiana di Michel e Marine, quella del Mulino Musicale<\/em><\/strong>, l'associazione senza fini di lucro che ha per scopo la diffusione della cultura <\/strong>musicale e della cultura in generale. Per maggiori info:
Nata nel giugno 2011 sulle fondamenta di decennali esperienze di pratica e teorizzazione musicale da parte dei suoi fondatori, vuole porsi come un luogo di incontro<\/strong> in cui attraverso la musica si trasmettano valori e ideali, si coltivi un senso estetico, si sviluppino capacità individuali. "Alla base di tutto – spiegano – siamo convinti che ci debba essere la passione<\/strong>. La nostra prima di tutte. E il nostro impegno è far sì che diventi contagiosa. Quella passione che smuove anche ciò che è restio al cambiamento, che smuove le montagne e… aziona le pale di un inanimato mulino. Quest'ultimo diviene simbolo di lavoro, di farina macinata, di pane. L'arte e la cultura diventano alimento indispensabile". <\/p>\n
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