{"id":26126,"date":"2012-02-01T13:28:19","date_gmt":"2012-02-01T13:28:19","guid":{"rendered":""},"modified":"2012-02-03T08:45:20","modified_gmt":"2012-02-03T08:45:20","slug":"latte-acido-e-richardson","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/latte-acido-e-richardson\/","title":{"rendered":"Latte acido e Richardson"},"content":{"rendered":"
Quaestio – "Does It Offend You?<\/em>"<\/strong> L'apprensiva domanda, la quasi-sfida, il quesito se ne sta lì sulla soglia, appena un poco sopra l'ingresso. Benvenuti alla Sourmilk di Menzago di Sumirago<\/strong> che fino all'11 febbraio ospita la rassegna fotografica di Mark Richardson batterista del gruppo Skunk Anansie. Lo spazio è quello di una dimora con sedute in velluto colorato adagiate sugli scalini, citazioni di e da Andrè Breton sparse in molti punti, tende rosse e blu che introducono alle stanze. E sopra ogni ingresso, la sovrapporta in legno dipinto.<\/p>\n Maneggiare con cura – Sourmilk non è solo galleria espositiva<\/strong> ma anche House Bar, Cinestore & Bookshop. Naturale dunque trovare la fortunata serie di pills firmata da Dana Wyse, sorta di farmacopea contemporanea dissacrante, ironica e cinica q.b. Sourmilk si propone quale contenitore di idee, esponente delle lande di controcultura e sottocultura, di sentieri "deviati" o "alternativi", come dichiarano gli stessi padroni di casa. Qui c'è posto per tutto e per tutti. Ognuno farà la propria scelta o la propria cernita.<\/p>\n Gli scatti firmati da Mark Richardson si inseriscono come tarsìe negli ambienti della villa. Momenti pre- e post- show, con il famoso gruppo Skunk Anansie, sono disseminati per le scale e nei diversi ambienti (interessante la serie <\/p>\n dedicata agli zoom di texture come la fanghiglia solcata dalle tracce di un trattore). Richardson si dimostra più attratto dai singoli particolari – tanto di cose quanto di persone – dalle luci e dalle ombre che oggetti banali e feriali portano addosso, dai non-luoghi sfiorati tra una tournèe e l'altra. "Dialettica e poesia metropolitane", verrebbe da scrivere.<\/p>\n Quella di Richardson è solo "l'ultima perla" (forse quella più "in bonaccia") di caratura internazionale dell'Art Gallery di Menzago di Sumirago che, tra un passaparola e un "Mi Piace" di fb, ha già catalizzato l'attenzione delle provincia e non solo. Sarà merito delle scelte curatoriali indipendenti e provocatorie, o forse di una certa morbosa e pruriginosa curiosità, o forse di un'atmosfera tanto domestica quanto snuff. Ma qualche pensiero sintetico sulle mostre fin qui allestite mi arriva alle orecchie, senza nessuna pretesa: non sono un addetto ai lavori.<\/p>\n Niente da dire sulla libertà di scelta – anche controcorrente, anche a rischio della deriva. La risposta al quesito iniziale è: "No, it doesn't offend me<\/em>". <\/strong>Ma questa è solo una voce personale.
La pretesa di internazionalità e l'intuizione potente che hanno dato avvio alle mostre forse richiederebbe obiettivi che mantengano fede all'attesa. Talvolta è come se prevalesse solo la preoccupazione dello scandalo, con i suoi effetti speciali, le proibizioni, i suoi colpi di scena, le monotonie e gli abissi di de Sade.
Ed è un peccato perché con quella libertà e con quello scatto verso l'alto, davvero, per quel che mi riguarda, la Sourmilk potrebbe rimettere l'arte nel circolo della vita giovane.