{"id":26154,"date":"2012-02-03T06:27:12","date_gmt":"2012-02-03T06:27:12","guid":{"rendered":""},"modified":"2012-02-03T08:31:48","modified_gmt":"2012-02-03T08:31:48","slug":"la-natura-squisita-ai-confini-del-pop","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/la-natura-squisita-ai-confini-del-pop\/","title":{"rendered":"La natura squisita\u2026 ai Confini del Pop"},"content":{"rendered":"
Una natura fantastica e surreale, tanto sublime quanto inquietante<\/strong>, è protagonista della nuova mostra allestita alla Fondazione Stelline di Milano<\/strong>. Su questo tema, tre artisti sono stati chiamati a dare i loro contributi: Fulvio Di Piazza<\/strong>, Marco Mazzoni <\/strong>e Nicola Verlato<\/strong>. Ognuno con il suo stile, hanno saputo interpretare a modo proprio il tema della natura, rendendola davvero "ai confini della realtà".<\/p>\n Nelle loro venticinque opere<\/strong> esposte, infatti, la natura esplode in tutta la sua potenzialità, diventando paradossalmente innaturale o addirittura soprannaturale<\/strong>, assumendo una bellezza che incute quasi paura: è l'effetto che fa la realtà quando diventa surreale<\/strong>, quando spalanca la porta della mente a fantastici scenari possibili, sconfinando nell'onirico mondo di un sogno fatto ad occhi aperti in una calda notte di mezza estate.<\/p>\n L'esposizione, curata da Alberto Mattia Martini<\/strong> e Julie <\/strong><\/p>\n Kogler<\/strong>, riunisce le opere di questi tre artisti con lo scopo di affrontare il tema della natura-super-natura<\/strong>, tramite una selezione di opere storiche ed inedite che offrono allo spettatore un suggestivo viaggio attraverso nuovi mondi, visitando sfere inconsce ricche di icone, idoli e archetipi rivisitati in chiave contemporanea. lentamente muta e si trasforma in una composizione floreale animata da leggiadre farfalle. LA NATURA SQUISITA Scenari possibili, Fulvio Di Piazza Una natura fantastica e surreale, tanto sublime quanto inquietante, è protagonista della nuova mostra allestita alla Fondazione Stelline di Milano. Su questo tema, tre artisti sono stati chiamati a dare i loro contributi: Fulvio Di Piazza, Marco Mazzoni e Nicola Verlato. Ognuno con il suo stile, hanno saputo interpretare a […]<\/p>\n","protected":false},"author":1,"featured_media":26155,"comment_status":"closed","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"footnotes":""},"categories":[45,15],"tags":[],"yoast_head":"\n
Viene presentato uno spazio naturale che ha un certo profumo romantico, ma che si ispira anche alle suggestioni provenienti dal Pop<\/strong>, dal Surrealismo di Dalì<\/strong>, e persino dall'Arcimboldo.
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Il filo conduttore che sembra legare questi tre artisti lo si potrebbe ritrovare nelle parole di Paul Klee<\/strong>: "L'arte non ripete cose visibili, ma rende visibile"<\/strong>; infatti, nelle loro opere traspaiono le pulsioni e le energie che soggiacciono dietro al mondo naturale, invisibili ma capaci di animarlo e di muoverlo, costituendolo così come quotidianamente siamo abituati a vederlo.
Marco Mazzoni,<\/strong> nato a Tortona nel 1982, si ispira all'arte e allo stile di Arcimboldo, creando nei suoi ritratti connubi di volti che si fondono e si scompongono in elementi naturalistici, mostrando quasi una loro sorta di trasmutazione alchemica, in un graduale passaggio da volti umani a elementi naturali. Come nella sua opera "Dear Catastrophe<\/strong>", realizzata a matite colorate su carta, nella quale si vede un viso femminile che <\/p>\n
Fulvio di Piazza<\/strong>, nato nel 1969 e originario di Siracusa, si concentra invece sui paesaggi e sulla descrizione visiva di atmosfere e ambientazioni, che si distendono sulle sue tele in immaginifiche panoramiche surreali. Lo si può vedere, ad esempio, nel dipinto ad olio intitolato "Scenari possibili<\/strong>", dove cielo e terra si confondono in un abbraccio saturo di tensione: nubi che si infiammano incandescenti come le viscere laviche di un vulcano, e torri di piante che con i loro grovigli si ergono scure verso l'alto, quasi a voler raggiungere un fantastico mondo di un'altra dimensione.
Nicola Verlato<\/strong>, nato nel 1965 a Verona e attualmente residente a Los Angeles, patria del Pop Surrealismo, cavalca le onde di visioni oniriche con dipinti ad olio dalla plasticità michelangiolesca, mostrando una natura apocalittica fatta di grandi lotte tra il Bene e il Male, la luce e le tenebre, gli angeli e i demoni. Alcune sue opere sono, ad esempio, "A midsummer night's dream<\/strong>", dove l'oblio del sonno vola nella notte, e "Missisippi<\/strong>", dove una battaglia epica sembra svolgersi al ritmo di una musica blues.
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<\/strong>Ai Confini del Pop
<\/strong>Fulvio Di Piazza, Marco Mazzoni, Nicola Verlato
Dal 2 al 25 febbraio 2012
Fondazione Stelline, Corso Magenta 61, Milano
Orari: dal martedì al sabato, dalle 10.00 alle 20.00
Ingresso libero
Info: +39 0245462411 – http:\/\/www.stelline.it\/<\/u> <\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"