{"id":26259,"date":"2012-02-17T03:48:04","date_gmt":"2012-02-17T03:48:04","guid":{"rendered":""},"modified":"2012-02-17T08:46:57","modified_gmt":"2012-02-17T08:46:57","slug":"scheletri-e-teschi-da-collezione","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/scheletri-e-teschi-da-collezione\/","title":{"rendered":"Scheletri e teschi da collezione\u2026"},"content":{"rendered":"
Sono stati il tema centrale del suo saggio "Frenologia della vanitas"<\/strong>, edito la scorsa estate dalla casa editrice monzese Johan&Levi, ora il critico d'arte Alberto Zanchetta<\/strong>, in un torbido "accanimento terapeutico", tenta di refertare la propria "Frenologia" mettendo in mostra, presso la Galleria Rubin di Milano<\/strong>, tutti quei teschi <\/strong>e quegli scheletri<\/strong> (reperti, documenti e oggetti) che hanno interagito con la lavorazione di un'impresa decennale. Appese a parete o distribuite su dei basamenti si potranno infatti ammirare alcune opere provenienti dalla sua collezione privata<\/strong>: incisioni, xilografie e calcografie di artisti del passato, ma anche disegni, dipinti e sculture di una selezione di autori ignoti o di artisti contemporanei, accanto a cui troveranno posto per la prima volta tutti i diciotto Taccuini tanatologici<\/strong> composti dalle variegatissime immagini che Zanchetta ha scrupolosamente ritagliato e incollato nel corso del tempo. Lo scopo? Mostrare le sue "ossessioni" e la sua affezione verso gli oggetti che hanno coadiuvato la <\/strong><\/p>\n realizzazione del libro. Alberto Zanchetta CRANIOSCOPIA Cranioscopia a cura di Alberto Zanchetta Sono stati il tema centrale del suo saggio "Frenologia della vanitas", edito la scorsa estate dalla casa editrice monzese Johan&Levi, ora il critico d'arte Alberto Zanchetta, in un torbido "accanimento terapeutico", tenta di refertare la propria "Frenologia" mettendo in mostra, presso la Galleria Rubin di Milano, tutti quei teschi […]<\/p>\n","protected":false},"author":1,"featured_media":26260,"comment_status":"closed","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"footnotes":""},"categories":[45,15],"tags":[],"yoast_head":"\n
mista su carta, courtesy deposito arte
Alberto Zanchetta
<\/span><\/div>\n
<\/strong>
Realizzati durante la scrittura del libro, quasi ne fossero una propaggine, ciascun taccuino presenta una struttura autonoma e un'identità specifica, ma a differenza del saggio – come spiega lo stesso autore – ogni quaderno è stato pensato come un «liber mortuorum cum figures», ovvero senza alcun bisogno di parole. Nella prima sala troveranno posto le opere di Max Klinger<\/strong>, Alphonse Legros<\/strong>, Karl Hänny<\/strong>, Etienne Villequin<\/strong>, Lorenzo Metalli<\/strong>, Tommaso Raggio<\/strong>, Yang Jiechang<\/strong>, Massimo Pulini<\/strong>, Andrea Chiesi<\/strong>, Jean-Pierre Raynaud<\/strong>, Nicola Samorì<\/strong>, Marco Fantini<\/strong>, Frédéric Coché<\/strong>, Beatrice Pasquali<\/strong>, Stefan Lundgren<\/strong>, Andrea Buglisi<\/strong>, Maurizio Carriero<\/strong>, Giorgio Rubbio<\/strong>, Juan Carlos Ceci<\/strong>, Vanni Cuoghi<\/strong>, Verter Turroni<\/strong>, Gionata Gesi-Ozmo<\/strong> e Carl Juriskovi\u0107<\/strong>. Inoltre, sempre attingendo alla sua collezione, il critico si servirà di alcuni oggetti di design<\/strong> per ricreare una<\/strong> "vanitas contemporanea<\/strong>" sulla falsariga delle nature morte del XVII. Nella seconda sala della galleria saranno invece esposte le opere che Luca Coser<\/strong>, Alex Pinna<\/strong>, Tommaso Ottieri<\/strong>, Matteo Pagani<\/strong> e gli Affiliati Peducci\/Savini<\/strong> hanno appositamente realizzato per l'occasione. Conclude Zanchetta: «mantenendomi in bilico tra la nuda documentazione e una libera re-invenzione del materiale a mia disposizione, ho voluto così compiere un'indagine esistenziale, alla maniera di una "cranioscopia sul vivente", conscio del fatto che non è possibile dire tutto in una volta soltanto». Che altro dire? Un vero e proprio Cabinet d'Amateur… Macabre.
<\/strong><\/em><\/p>\n
Dal <\/strong>21 febbraio al 4 marzo 2012
Inaugurazione: martedì 21 febbraio 2012, ore 19.00
Galleria Rubin, Via Bonvesin de la Riva 5, Milano
Orari: martedì – sabato, dalle 14.30 alle 19.30
Contatti:+39 0236561080, +39 0236561080
inforubin@galleriarubin.com<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"