{"id":26272,"date":"2012-02-22T04:43:07","date_gmt":"2012-02-22T04:43:07","guid":{"rendered":""},"modified":"2012-02-24T07:45:25","modified_gmt":"2012-02-24T07:45:25","slug":"il-grande-restauro-di-saronno","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/il-grande-restauro-di-saronno\/","title":{"rendered":"Il grande restauro di Saronno"},"content":{"rendered":"
Il più bel paradiso affrescato d'Europa.<\/strong> A molti sarà capitato, una volta entrati nel Santuario della Beata Vergine dei Miracoli a Saronno<\/strong>, di rimanere con il naso all'insù ad ammirare i dipinti della cupola: da oltre cinquecento anni l'affascinante e coinvolgente concerto di angeli, eseguito da Gaudenzio Ferrari, diventa musica per gli occhi. fatto saltare la pellicola pittorica superficiale.<\/p>\n Ma le meraviglie non terminano quì – Il Santuario di Saronno<\/strong> è un autentico scrigno che conserva altri capolavori d'arte: quì si trova un'immensa galleria dei migliori maestri del Cinquecento Lombardo e Piemontese, in particolare Bernardino Luini, Gaudenzio Ferrari, Camillo Procaccini e Bernardino Lanino. Le tre navate sorreggono l'enfasi decorativa di stuccatori e quadraturisti di ambito locale.<\/p>\n L'emozione di vedere da vicino queste sculture è grande<\/strong>: ogni piega dei panneggi è curata e decorata nei dettagli, così come le acconciature e le barbe, le espressioni, la gestualità e gli sguardi.
Appena sotto la grande e festosa cupola, venti statue, custodite in altrettante nicchie, attendevano un poderoso restauro.<\/strong> Portate a terra proprio in questi giorni, vengono ora esaminate e monitorate dai tecnici come in uno screening medico, prima dell'intervento di consolidamento e di pulizia.
Carola Ciprandi, titolare del laboratorio di Parabiago, <\/strong>spiega l'attuale stato conservativo delle opere e passa in rassegna "i malanni" causati principalmente da insetti xilofagi e sbalzi termici che, in numerosi casi, hanno <\/p>\n
A sostenere l'immenso lavoro di restauro sono già arrivati i contributi della Fondazione Comunitaria del Varesotto. Ma Giuseppe Colombo, responsabile dell'archivio Storico del Santuario di Saronno<\/strong>, ammonisce: "Ora occorre il contributo di tutti, singoli privati o aziende. Questo è un autentico capolavoro del rinascimento europeo, nato dalle mani di maestri che hanno reso questo edificio vero scrigno di bellezza".