{"id":26318,"date":"2012-02-29T18:04:23","date_gmt":"2012-02-29T18:04:23","guid":{"rendered":""},"modified":"2012-03-02T09:35:45","modified_gmt":"2012-03-02T09:35:45","slug":"arte-e-medicina-l-autopsia-10","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/arte-e-medicina-l-autopsia-10\/","title":{"rendered":"Arte e Medicina. L’autopsia\/10"},"content":{"rendered":"
Scriveva Michel Zamacoïs che "L'autopsia è l'ultima indiscrezione del medico".<\/strong> Ma a ricercare il significato etimologico del termine si scopre quanto questo abbia a che fare più con la visione diretta che con la necroscopia. Diviene simbolo di emancipazione e di fiducia nei progressi della scienza nella tela di Michiel e Pieter Van Mierevelt<\/strong>, intitolata La lezione di anatomia del dottor Willem Van der Meer:<\/em> la rex estensa di quell'uomo privo di vita è lasciata nuda in mano agli studiosi. Hyman Bloom, L'anatomista, 1953, Whitney Museum of American Art Scriveva Michel Zamacoïs che "L'autopsia è l'ultima indiscrezione del medico". Ma a ricercare il significato etimologico del termine si scopre quanto questo abbia a che fare più con la visione diretta che con la necroscopia.Oltre alle vicende della storia della medicina, l'autopsia evoca una domanda sulla […]<\/p>\n","protected":false},"author":1,"featured_media":26319,"comment_status":"closed","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"footnotes":""},"categories":[42,15],"tags":[],"yoast_head":"\n
Oltre alle vicende della storia della medicina, l'autopsia evoca una domanda sulla precarietà della vita e, pertanto, anche l'arte l'ha messa a tema in modo diverso e talvolta provocatorio.
Il medico diventa vero emblema del ricercatore, dell'indagatore non solo scientifico, dell'investigatore tout court.
L'autopsia diventa gesto portatore di significato e di ricerca di senso <\/strong>nel dipinto di Enrique Simonet <\/strong>intitolato "Anche lei aveva un cuore<\/em>". Qui l'azione è solo un pretesto scenico per raffigurare la domanda di senso che si divincola tra cinico perbenismo e silente riflessione. Ne La lezione d'anatomia del dottor Deyman <\/em>di Rembrandt<\/strong>, il cadavere in primo piano è addirittura citazione diretta del Cristo del Mantegna. L'atto medico si fa riflessione sul caso serio dell'umano e il medico tiene in mano la calotta cranica quasi fosse un teschio amletico che rimanda all'interrogativo esistenziale.<\/p>\n
La scomposizione –<\/strong> Ma diviene anche simbolo, per contro, di un impoverimento etico colposo dentro la ripetizione quotidiana di cose da fare, di un'arte medica ridotta a mestiere, a macelleria investigativa. Ne L'anatomista <\/em>di Hyman Bloom<\/strong> l'atto medico si fa simile alla profanazione e il mistero della dimensione corporea e spirituale dell'uomo viene violata fino in fondo. Qui i gesti si fanno meccanici, asettici, impossibilitati ad approdare ad una ragionevole riflessione e ad un'umana sintesi.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"