{"id":26337,"date":"2012-03-01T17:35:22","date_gmt":"2012-03-01T17:35:22","guid":{"rendered":""},"modified":"2012-03-02T10:06:18","modified_gmt":"2012-03-02T10:06:18","slug":"andando-per-castelli-e-fortificazioni","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/andando-per-castelli-e-fortificazioni\/","title":{"rendered":"Andando per castelli e fortificazioni"},"content":{"rendered":"
Il Castello di Masnago, con le sue stanze affrescate con pitture a tema profano, è una della peculiarità del territorio varesino. Così come anche la torre di Velate, oggi proprietà del Fai, sorta con lo scopo di difendere il borgo di Velate. In provincia, poi, i castelli sono numerosissimi, basti pensare a Somma Lombardo, Angera, Fagnano Olona. simbolo di potenza del proprietario. ma che risale invece al secolo XII; sorge in una posizione strategica su un rilievo che digrada da una parte verso il Lago di Varese, dall'altra verso il torrente Vellone. Oggi l'edificio si presenta formato da parti innalzate in epoche diverse, quella medievale, a cui appartiene la torre, quella quattrocentesca voluta dai Castiglioni, e infine quella secentesca, vera e propria dimora di campagna. La Torre di Velate Il Castello di Masnago, con le sue stanze affrescate con pitture a tema profano, è una della peculiarità del territorio varesino. Così come anche la torre di Velate, oggi proprietà del Fai, sorta con lo scopo di difendere il borgo di Velate. In provincia, poi, i castelli sono numerosissimi, basti pensare […]<\/p>\n","protected":false},"author":1,"featured_media":26338,"comment_status":"closed","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"footnotes":""},"categories":[11,39],"tags":[],"yoast_head":"\n
Piccole tracce.<\/strong> Eppure, accanto a questi si trovano "sparsi" per il territorio di Varese edifici in origine parte di antiche fortificazioni. Oggi il loro stato di conservazione è spesso cattivo, ma sono tuttavia monumenti di una certa rilevanza storica, perché testimoniano un periodo, a cavallo fra Alto e Basso Medioevo, conosciuto come "incastellamento".
Pillole di storia…<\/strong>Con il termine incastellamento si intende l'abbandono delle campagne e la creazione di nuovi centri di insediamento fortificato. Nascono così i castelli, spesso costruiti su altura, oppure in pianura protetti da fossati. Il fenomeno ha cause storiche ben precise, da ricercare negli sconvolgimenti politici e militari della tarda età carolingia, nelle invasioni di Ungari e Saraceni nella pianura Padana. Questo processo continua fino alla tarda età comunale, quando i castelli divengono più piccoli e con scopo puramente residenziale, come <\/p>\n
Belforte.<\/strong> Rientra in questa tipologia il cosiddetto castello di Viale Belforte, posto in posizione dominante sulla strada per Como, più definibile come una casaforte, sorta probabilmente su un fortilizio altomedievale. Verso la metà del Seicento la famiglia nobiliare dei Biumi, di cui rimane lo stemma sul portale dell'ala orientale, decise di trasformare l'edificio in un palazzo privato, ma l'opera non fu mai portata a termine.
Il Castello di Bizzozero.<\/strong> Il nucleo antico di Bizzozero è posto sull'orlo di un terrazzamento che strapiomba ad est sulla valle dell'Olona con uno scosceso dirupo. Qui sorge ancora oggi un edificio, il castello appunto, moderno, ma che tradisce la struttura fortilizia originale, cioè la pianta a corte centrale con le torri agli angoli.
Il castello di Masnago.<\/strong> Stessa sorte per il castello di Masnago, riadattato dai Castiglioni a dimora signorile, <\/p>\n
a Varese<\/span><\/div>\n
Le torri.<\/strong> Disseminate, un po' solitarie, sorgono le torri, spesso ciò che rimane di fortificazioni più ampie. Come nel caso della torre a Santa Maria del Monte, testimonianza oggi rimasta del fortilizio altomedievale, che dalle pendici del Campo dei Fiori dominava la città e il suo territorio. La torre è rimasta legata alla leggenda della vittoria di S.Ambrogio sugli ariani, ancora oggi è denominata "della vittoria" o "degli ariani" e nel Cinquecento fu trasformata in cappella e quindi abbassata. Lo stesso è accaduto a Biumo Superiore per la torre dei Biumi, ora inglobata nella casa di riposo Maria Immacolata, ex palazzo Biumi. Essa probabilmente faceva parte di una castellanza che occupava tutta la collina.
Luoghi di vedetta e di controllo.<\/strong> Le torri fungevano da "sentinelle di pietra", e controllavano direttrici stradali e borghi. A Velate, oltre alla torre più famosa, si conservano i resti di una seconda torre in una proprietà privata, in cui è murato un bassorilievo di epoca romana. Ci sono poi i casi di torri di avvistamento che sono diventati i campanili di chiese, come nel caso del campanile di S.Giovanni a Castelseprio e S.Matteo a Malnate.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"