{"id":26576,"date":"2012-04-03T08:29:49","date_gmt":"2012-04-03T08:29:49","guid":{"rendered":""},"modified":"2012-04-06T08:29:03","modified_gmt":"2012-04-06T08:29:03","slug":"la-commedia-la-preghiera-e-il-canto","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/la-commedia-la-preghiera-e-il-canto\/","title":{"rendered":"La Commedia, la preghiera e il canto"},"content":{"rendered":"
L'origine –<\/strong> "Le Laudes<\/em>, anche senza contare la nobiltà del contenuto spirituale, assicurano una migliore continuità fra cultura latina cristiana e cultura volgare, e all'interno della cultura italiana". Gianfranco Contini,<\/strong> discostandosi da quanto scritto da De Sanctis, principia le sue Origini della Letteratura Italiana <\/em>dal Cantico di San Francesco<\/strong> "sola scrittura italiana del santo" ma, soprattutto, presenza piuttosto che semplice indizio d'una piena cultura letteraria.<\/strong> Il Cantico delle creature <\/em>costituisce uno dei tre nuclei testuali e tematici, insieme con Le Beatitudini <\/em>e I Misteri della luce, <\/em>della mostra di Silvia Venuti attualmente aperta in Sala Veratti. Le Beatitudini<\/em> vengono rappresentate con i soli gesti delle mani che diventano espressione di vitalità fisica e metafisica fondendosi con le sacre esortazioni. La poesia si fa giudizio, canto, urlo – <\/strong>E così ci pare che la richiesta di una certa organizzazione di ricercatori – consulente speciale dell'Onu – di togliere di mezzo la Divina Commedia<\/em> dai programmi scolastici, poiché presenta «contenuti offensivi e discriminatori sia nel lessico che nella sostanza», sia l'ennesima dissennatezza di questo stupido e ignorante tempo. <\/p>\n Tra i dettagli delle opere in mostra di Silvia Venuti si scorgono mani incrociate, innalzate, sanguinanti; volti nascosti, zolle di terra fertile, fiamme di fuoco, cime innevate, pane d'oro bizantino.<\/strong>
La poesia che dà sostanza alle cose –<\/strong> Nella rassegna, curata da Piero Viotto, il dettaglio diventa meditazione sulla pittura, sull'essenza del colore e della luce. La parola "Beati<\/strong>" risuona graficamente come un ritornello; la foglia d'oro è scolpita e tracciata da solchi, come una pietra di calcare.
Nel Cantico delle creature<\/em> emergono due aspetti: la contemplazione del divino nella natura e, contemporaneamente, la riflessione sui limiti della condizione umana, sulla malattia, la sofferenza, la morte. <\/p>\n
Il ciclo dei Misteri della Luce<\/em> si concentra sulla contemplazione della figura di Cristo, rappresentando i momenti fondamentali della Sua rivelazione di Dio agli uomini. Tutto il mistero di Cristo è luce. Egli è la luce del mondo (Gv 8, 12).<\/p>\n
Lo sguardo umano li salva dall'oscurità, facendoli diventare un'autentica avventura del pensiero e del linguaggio, oltre che della poesia e della preghiera.