{"id":26578,"date":"2012-04-03T08:57:56","date_gmt":"2012-04-03T08:57:56","guid":{"rendered":""},"modified":"2012-04-06T08:27:38","modified_gmt":"2012-04-06T08:27:38","slug":"commedia-all-italiana-rediviva-o-no","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/commedia-all-italiana-rediviva-o-no\/","title":{"rendered":"Commedia all’Italiana, rediviva o no?"},"content":{"rendered":"
Un affondo storico e semiotico nella cinematografia italiana degli ultimi sessant'anni, piuttosto che un semplice commento o una guida alla visione.<\/strong> La prima serata dedicata alla Settima Arte ha visto al centro della lezione, tenuta da Matteo Inzaghi,<\/strong> la Commedia all'Italiana. <\/p>\n Dalle origini –<\/strong> La panoramica storica e critica ha preso l'abbrivio dagli albori del XX secolo con Giovanni Pastrone regista, sceneggiatore, attore e produttore cinematografico. Sua fu l'intuizione di concepire il cinema come vera e propria industria sistemica in grado di sfornare colossal come Maciste<\/em>, La caduta di Troia<\/em> e Cabiria<\/em>.<\/p>\n Si arriva velocemente all'epoca di Alessandro Blasetti, considerato il massimo regista italiano del cinema fascista, del quale fu anche, in qualche caso, apologeta. Al centro delle pellicole, i super-eroi "senza macchia e peccato", le celebri e celebrate figure di piloti e soldati, ma anche la ricostruzione storica dell'Impero Romano, delle pagine firmate da Massimo d'Azeglio nel film storico Ettore Fieramosca<\/em>, o della rievocazione della spedizione dei Mille, in 1860<\/em>. <\/p>\n "La prima rivoluzione della sintassi cinematografica arriva con Roberto Rossellini<\/strong> – spiega il direttore di RETE55 – Finisce l'epoca dei telefoni bianchi, sorta di status symbol presente nelle pellicole fino alle soglie degli anni '40. Con Senso <\/em>di Luchino Visconti<\/strong> assistiamo ad un vero paradigma del Realismo, nel quale la realtà viene mostrata per ciò che è e per ciò che trasmette". "L'avventura della Commedia all'Italiana termina<\/strong>, contrariamente alla vulgata <\/em>che la vorrebbe ancora viva e vegeta, con gli anni '70 e l'arrivo, sull'orizzonte della storia del nostro Paese, del terrorismo.<\/strong> La realtà si fa decisamente opprimente. Pure è interessante vedere i tentativi -vani- di resuscitarla al giorno d'oggi. Alla sua origine, si trattava di una sorta di regia corale capace di coinvolgere tutti gli artisti. Nelle pellicole attuali, invece, la commedia è basata solo su personalismi". <\/p>\n La converazione con il pubblico si prolunga -scaldandosi- fino a giungere ai giorni nostri e fino all'avvento della televisione commerciale, con i "cinepanettoni" e con il travaso del linguaggio e dei tempi televisivi nelle pellicole cinematografiche.<\/strong> "Con il risultato – ha concluso Inzaghi – che oggi molti vanno al cinema, desiderando e aspettandosi di trovare i comici e i personaggi della Tv".<\/p>\n La preziosità del dibattito – <\/strong>A cavallo tra la conclusione della X edizione del Busto Arsizio Film Festival, e quasi in concomitanza con il taglio del nastro dei Cortisonici 2012, la città di Varese si trova tra le mani, grazie a VareseVive, la preziosa occasione di mettere sul tavolo, di comprendere e di condividere alcune fra le tappe cruciali della storia internazionale della Settima Arte. Un'occasione preziosa, a nostro avviso, per elaborare e considerare lo spessore storico e critico del cinema, il suo contributo entro l'orizzonte culturale. Insomma, un'ottima pietanza, più che un semplice companatico.<\/strong> Matteo Inzaghi ospite di VareseVive Un affondo storico e semiotico nella cinematografia italiana degli ultimi sessant'anni, piuttosto che un semplice commento o una guida alla visione. La prima serata dedicata alla Settima Arte ha visto al centro della lezione, tenuta da Matteo Inzaghi, la Commedia all'Italiana. Dalle origini – La panoramica storica e critica ha preso l'abbrivio […]<\/p>\n","protected":false},"author":1,"featured_media":26579,"comment_status":"closed","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"footnotes":""},"categories":[230,14,51],"tags":[],"yoast_head":"\n
Prima pellicola mostrata al pubblico e primi commenti<\/strong>: "Con I soliti ignoti <\/em>si inventa la Commedia all'Italiana – spiega Inzaghi – Si scopre come il modo migliore per stanare e spiegare la realtà del BelPaese e certi suoi stereotipi, sia riderci sopra e sdrammatizzarli". <\/p>\n
con Inzaghi<\/span><\/div>\n
La seconda serata sarà dedicata al tema della guerra. "Partendo dalle pellicole americane sul conflitto in Vietnam – spiega Inzaghi – si arriverà ai risvolti più attuali. L'ultima serata, a cui forse seguirà una quarta a cui stiamo lavorando, riguarda la figura della donna nella storia del cinema. Faremo una carrellata di film ricordando i 50 anni dalla morte di Marilyn Monroe, analizzando pellicole europee e anche americane".<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"