{"id":26645,"date":"2012-04-12T11:02:03","date_gmt":"2012-04-12T11:02:03","guid":{"rendered":""},"modified":"2012-04-13T08:48:38","modified_gmt":"2012-04-13T08:48:38","slug":"a-tutta-luce","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/a-tutta-luce\/","title":{"rendered":"A tutta Luce\u2026"},"content":{"rendered":"
La galleria Ostrakon di Milano<\/strong> ospita dal 19 al 3 maggio la collettiva Più luce<\/strong><\/em>. Quattro artisti attivi a livello internazionale si confronteranno sul tema della luce<\/strong>, agente fisico e artistico senza la quale le loro opere risulterebbero incompiute e prive del loro "quantum emozionale". «Luce – spiega il curatore Dorino Iemmi<\/strong> – é l'agente fisico che rende visibile gli oggetti che osserviamo. Più Luce<\/em> è l'invocazione di Goethe negli ultimi istanti della sua vita. Ma il senso della mostra non sta nella seconda angosciosa locuzione. Perché non è una mostra avente come tema la luce, fisica o mistica […] bensì, come elemento compositivo integrato all'opera d'arte con funzione di espressione». realizza incisioni su plexiglass, perifotoscopie – volteggi di luce che mutano camaleonticamente a seconda della direzione dello sguardo – e radiopitture, sovrapposizioni di tarsie colorate e trasparenti, che una volta illuminate lasciano intravedere sfumature e "narrazioni". I gioielli e i monumentali cancelli-scultura di Davide De Paoli<\/strong> sono studi sulla percezione ottica, sottili lastre metalliche tagliate e piegate per creare dei raffinati giochi di pieni e di vuoto, delle modulazioni luminose che spostano l'attenzione verso il protendersi e il ritirarsi delle forme. Nicoletta Frigerio<\/strong>, attraverso un mix di argille, ceramiche, pietre, polveri, carte, cera e metalli, crea delle sculture-gioiello ispirate alla sfaccettata superficie lunare, che con i suoi volubili crateri forma delicati contrasti di chiaroscuro. Alberto Grein <\/strong>filtra la luce attraverso una trama di vetri colorati, uniti tra di loro con una caratteristica legatura a stagno ("Tiffany"), utilizzata da secoli per la composizione di grandi vetrate artistiche. Dall'accostamento-fusione di questi frammenti prendono vita immagini frattali<\/em>, diagrammi ermetici<\/em> e bizzarri animali, come il buffo Lombrico-libellula<\/em>. Quattro percorsi sperimentali che attraverso il dominio dei materiali si contaminano a vicenda dando vita a un percorso davvero luminoso. Più luce N. Frigerio, Specchio Lunare 2004, scocca di ottone argentato, specchiomolato a pietra e gemma di cristallo La galleria Ostrakon di Milano ospita dal 19 al 3 maggio la collettiva Più luce. Quattro artisti attivi a livello internazionale si confronteranno sul tema della luce, agente fisico e artistico senza la quale le loro opere risulterebbero incompiute […]<\/p>\n","protected":false},"author":1,"featured_media":26646,"comment_status":"closed","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"footnotes":""},"categories":[45],"tags":[],"yoast_head":"\n
Maurizio Aprea<\/strong>, <\/strong>affascinato dai materiali sintetici, <\/p>\n
Murano, stagno, lamiera di zinco
<\/span><\/div>\n
<\/p>\n
<\/strong>a cura di Dorino Iemmi
Inaugurazione giovedì 19 aprile, ore 19.00
GALLERIA OSTRAKON
<\/strong>via Pastrengo 15, Milano
tel. 3312565640, dorino.iemmi@fastwebnet.it
Orari: da martedì a sabato dalle 15.30 alle 19.30
Ingresso libero<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"